Intervista con l’ASD Silvolley Trebaseleghe
Comuni-Italiani.it ha intervistato Gianni Bottacin, presidente della società di Trebaseleghe, comune in provincia di Padova.
Dopo cinque partite avete 15 punti e siete primi in classifica. Puntate alla promozione?
Gli obiettivi stagionali sono di continuare a mantenere il livello tecnico-agonistico delle passate stagioni e di costruire una compagine in grado di continuare per alcune stagioni l’attività con questa società, in particolare come trascinamento del numeroso movimento giovanile.
Con quali novità nella rosa?
Sono molte le novità inserite nella rosa di questa stagione: 8 nuovi arrivi su 12 atleti.
Fondamentali: pregi e difetti della squadra.
Il fondamentale di eccellenza attualmente sembra la ricezione e in seconda battuta il muro. Quello più debole l’attacco.
Un derby sentito può essere quello con il Loreggia, compagine a noi molto vicina e composta anche da nostri atleti.
Quale partita del campionato precedente ricorda maggiormente per emozioni, per il risultato?
Ho un ricordo particolare di una gara di B1 a Jesi, con un metro di neve in autostrada e la loro squadra prima in classifica che ha rischiato una sconfitta (3-2), noi abbiamo giocato una gara solo di cuore.
Il campionato nazionale di B2 cosa rappresenta, a suo giudizio, nel sistema pallavolo italiano?
Il campionato di B2 rappresenta una pallavolo molto articolata, dove si possono attualmente trovare squadre dignitosamente strutturate ed altre in completa fase di esperienza.
Con i canali sportivi gratuiti sul digitale terrestre, la pallavolo ha aumentato la sua visibilità, a vantaggio degli appassionati e… degli sponsor. Ritiene che sia un fatto positivo?
Il mondo pallavolistico è ancora lontanissimo da una gestione di sponsorizzazioni ottimale, nonostante i nuovi media a disposizione delle società, perché l’aspetto dirigenziale nel ramo è molto scarso.
La pallavolo in tv è ancora poco rappresentata in relazione ad altre discipline sportive in rapporto ai numeri che esprime il movimento nel suo insieme.
A suo giudizio qual è lo stato di salute della pallavolo italiana, maschile e femminile, comunque sempre ai vertici del volley europeo e mondiale?
Lo stato di salute di questo “difficile” ma “spettacolare” sport di squadra è ottimo, anche se con una distribuzione nazionale a macchia di leopardo.
E in Veneto?
In Veneto attualmente si tiene il passo, ci sono parecchi segnali di preoccupazione in particolare riguardo delle difficoltà di reperimento di risorse economiche sempre più insufficienti ai bisogni di un movimento che si è ampliato negli ultimi decenni in modo esponenziale.
La pallavolo in rosa supera quella maschile solo per il predominio del calcio tra gli uomini?
Calcio/pallavolo maschile: non vedo concorrenzialità, ambedue oggi soffrono di numeri, come tutti gli sport di squadra. La socializzazione tende ad insegnare ai giovanissimi di avvicinarsi a discipline sportive dove l’individualismo risulti più evidente, a scapito di una disciplina di regole e di sacrifici sempre più mal sopportati dai genitori, che pensano di fare così il bene dei propri figli. E invece i cittadini di domani che non hanno avuto questa formazione non saranno gli stessi di coloro che l’hanno avuta.
Sì, c’è un calo di interesse, in relazione alla risposta precedente e anche al fatto che le dirigenze societarie si sono impegnate di più negli investimenti sul pronto (squadre di atleti adulti), un atleta di pallavolo è in grado di giocare a livelli medio alti fin quasi 40 anni !!! La Federazione non ha mai prodotto importanti iniziative di promozione incentivanti il reclutamento a differenza di coloro che non lo facevano, piuttosto che sul futuro del movimento. Consideriamo anche il fatto che un maschio, una volta scelta la sua disciplina sportiva, difficilmente l’abbandona come invece è più facile nella femmina.
Negli anni le regole di gioco hanno subito continue modifiche. Cosa ne pensa?
Le regole che cambiano, non hanno stravolto la disciplina ma solo modificata.
L’ASD Silvolley Trebaseleghe cosa rappresenta per la comunità locale?
Rappresenta per Trebaseleghe un biglietto da visita importante per una piccola comunità di provincia 12.000 abitanti, in tutta Italia si porta questo nome come un vanto, frutto di una passione di molti dirigenti che dura da quarant’anni e che ha portato a Trebaseleghe uno scudetto di Campioni d’Italia Under 14 maschile nel 2005 e due stagioni di Serie A2 1997/98 e 1999/2000. Oltre che i natali pallavolistici … da Andrea Zorzi all’attuale libero di Padova in Serie A2 Fabio Balaso.
La tutela della salute dello sportivo è normata da una legge dello stato ed è compito della dirigenza sociale attuarla. Il di più sarebbe disporre la gratuità delle visite mediche con il SSN anche ai maggiori di 18 anni.
Molte società, anche in serie A, negli ultimi anni hanno gettato la spugna. La crisi economica come condiziona la realizzazione dei programmi di una società di pallavolo?
Molte società continueranno a gettare la spugna ancora di più nel prossimo futuro, molti ragazzi e ragazze non potranno più praticare questo bellissimo sport e lasceremo vuoti i palasport e le palestre che abbiamo costruito con enormi sacrifici negli anni passati. In questo particolare momento le grida di dolore non trovano orecchie attente all’ascolto, perché il nostro peso politico/sociale è molto basso, le incombenze e responsabilità dei Presidenti di Società troppo alte, ma ricordiamoci sempre che i giovani di oggi saranno i cittadini di domani e quale domani dare loro, noi adulti, lo dobbiamo decidere adesso!
Siete impegnati anche in iniziative sociali, benefiche?
Abbiamo implementato iniziative promozionali con l’AVIS di Trebaseleghe e con la Città della Speranza di Padova.
Categorie: Sport.
Tag: ASD Silvolley Trebaseleghe, Pallavolo, Pallavolo Serie B2M
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