Collegno Volley, foto ufficiale 2011-2012

Il Collegno Volley Cus Torino partecipa al campionato nazionale di pallavolo femminile di serie B2 girone A.

Intervistiamo Ezio Gandini, direttore sportivo della società di Collegno, comune in provincia di Torino.

Dopo un avvio interessante, siete comunque rimasti in acque tranquille, chiudendo all’ottavo posto, con 36 punti come la sesta e la settima. Da questa stagione trae un bilancio comunque positivo?
Il nostro è un bilancio più che positivo, in quanto gli obbiettivi fissati ad inizio stagione sono stati raggiunti.

In quali fondamentali vi siete espressi meglio?
Battuta, muro e difesa. L’attacco è stato quello più debole.

Quale atleta è la MVP a fine stagione?
L’opposto Roberta Bruno.

I verdetti del girone coincidono con le sue previsioni di inizio campionato?
No, pensavo che Acqui Terme facesse un campionato tranquillo, per le prime posizioni le squadre più forti pensavo fossero quelle.

C’è una partita particolarmente sentita dalla squadra, dai tifosi?
Il derby con Pinerolo.

Nella pallavolo italiana, cosa rappresenta il campionato nazionale di B2?
Un campionato di ottimo livello dove le atlete giovani possono crescere.

Con la presenza di canali sportivi gratuiti, grazie alla diffusione del digitale terrestre, la pallavolo ha aumentato la sua visibilità, a vantaggio degli appassionati e… degli sponsor. Ritiene che sia un fatto positivo?
Sicuramente sì.

La scomparsa dai canali “generalisti” della Rai per contro, può essere negativa?
Sì, tutto il movimento del volley ne risente.

E’ lo sport preferito dalle donne, il settore rosa supera quello maschile. Come giudica la maggiore diffusione della pallavolo femminile?
Per le ragazze è lo sport preferito, ma i maschi subiscono la concorrenza del calcio e basket. Penso sia un trend irreversibile.

Siamo ormai prossimi a Londra 2012, cosa prevede per la pallavolo maschile e femminile?
Speriamo in ottimi risultati.

Negli ultimi anni le regole di gioco hanno subito continue modifiche. Qual è la sua valutazione?
Penso che la pallavolo non debba diventare troppo difficile da capire per chi non la pratica.

Eventualmente, se le fosse chiesto, cosa cambierebbe nelle “regole di gioco 2013-2016″?
Eliminare il net in battuta e ritornare all’invasione come era prima delle modifiche.

Che tradizione ha la pallavolo a Collegno e che importanza ricopre rispetto ad altri sport di squadra, sia in campo maschile sia in quello femminile?
A Collegno abbiamo un ottimo rapporto con le istituzioni, e siamo molto seguiti dal pubblico locale.

La società è protagonista anche di attività sociali e culturali?
Noi facciamo parte del Cus Torino (Centro Universitario Sportivo), di conseguenza siamo presenti in tutte le attività universitarie degli atenei torinesi.

La crisi economica come condiziona la realizzazione dei programmi di una società di pallavolo?
E’ fondamentale per la sopravvivenza delle società dilettantistiche fare molta attenzione ai bilanci e lavorare sui settori giovanili per far crescere all’interno della società atlete per il futuro.

 
© Riproduzione Riservata
 
 

Nessun commento

Lascia un Commento