Intervista con la Pallacanestro Aurora Desio
Risponde alle domande di Comuni-Italiani.it Roberto Sanvito, addetto stampa della società di Desio, comune in provincia di Monza e della Brianza.
In campionato dopo 29 partite avete 40 punti. I play off sono ancora un obiettivo?
I playoff erano il nostro obiettivo ad inizio stagione e li abbiamo raggiunti con buon anticipo. Pensare alla promozione è impossibile, la capolista Monticelli è troppo superiore, anche se siamo stati gli unici a batterla…
Un pronostico sui verdetti del campionato della serie C dilettanti 2011-2012 girone B.
Salirà in B2 sicuramente Monticelli, in chiave playoff la ritengo imbattibile.
Quale partita di questo campionato ricorda maggiormente per emozioni, risultato?
Sicuramente l’ultima. Vincere contro una squadra che nessuno finora aveva battuto, ricca di tanti giocatori presi dalla B1, fortissima e ricchissima, senza il nostro play titolare Marinò che rientrerà a settembre, è stato il massimo. Abbiamo regalato al nostro pubblico una bella soddisfazione e che ci dà spinta per i playoff.
La partita più sentita è quella contro le giovanili dell’Armani Milano. Quest’anno abbiamo vinto sia con gli Under 19 che con gli Under 17.
Nel roster quali sono gli atleti maggiormente decisivi?
Abbiamo perso a gennaio Matteo Marinò per la rottura del tendine d’Achille. Senza dubbio il playmaker più forte del campionato. Ci piace però sottolineare come l’età media della nostra squadra sia nettamente la più bassa delle 8 che faranno i playoff. Tutti giocatori decisivi e cresciuti nel nostro vivaio.
Un breve cenno alle vostre squadre minori.
Non mi piace definirle minori. Il nostro settore giovanile è da anni il fiore all’occhiello della società. Siamo stati quattro volte vice-campioni d’Italia a livello giovanile e attualmente Under 15, 17 e 19 sono in lizza per qualificarsi alle finali nazionali. Investiamo molto nei giovani. E non solo a parole. Il nostro vivaio è tra i più floridi della Lombardia e d’Italia. Lo dicono i numeri. E non a caso a luglio organizzeremo a Desio le finali nazionali Under 15.
Non so quanto abbia aumentato la sua visibilità. I riscontri di pubblico televisivo sono stati abbastanza bassi e, va detto, Sky “produceva” la pallacanestro molto meglio di quanto fanno ora Rai Sport e La7, mentre, secondo me, fa un buonissimo lavoro SportItalia con l’Eurolega.
La scomparsa dai canali “generalisti”, per contro, può essere negativa?
Non saprei rispondere. Quando il basket andava su Rai2 c’era davvero pochissimo spazio…
A suo giudizio qual è lo stato di salute della pallacanestro italiana, maschile e femminile?
Così così. I risultati della Nazionale sono sotto gli occhi di tutti e quest’anno non avremo nessuna squadra alle Final 4 di Eurolega nonostante sia Siena che Cantù e Milano abbiano fatto tanta strada e forse avrebbero meritato qualcosa di più. Del basket femminile preferisco non dire nulla, non mi ritengo sufficientemente esperto.
I giovani del secondo millennio si avvicinano allo sport e in particolare alla pallacanestro come le generazioni precedenti?
A Desio i numeri del minibasket sono abbastanza simili a 20-30 anni fa quando c’era la serie A. Qui la crisi di vocazioni si sente poco. E’ uno sport spettacolare, che piace e la tanta NBA in TV credo aiuti i più piccoli ad innamorarsene…
Ritiene che si possa fare di più per tutelare la salute degli sportivi e, in particolare per chi pratica il basket, dai più piccoli a quelli impegnati, nel vostro caso, in DNC?
Credo che, per quanto ci riguarda, si faccia il massimo.
Se le fosse chiesto cambierebbe qualcosa nelle attuali regole di gioco?
Introdurrei nuovamente la “contesa” e cancellerei la regola del possesso alternato…
Un suo giudizio sulla riforma dei campionati nazionali.
E’ appena stata approvata. Sono un po’ combattuto. Sembra facile, ma preferirei vederla all’opera e capire meglio se farà del bene o del male al movimento.
Sicuramente è la società sportiva desiana con più lustro. Siamo stati per una decina di anni in serie A e l’humus è rimasto intatto. C’è ancora molta attenzione, il palazzetto è sempre pieno, la gente ci segue.
E i rapporti con le altre società sportive?
Cordiali con tutte, non ci sono mai stati grossi problemi.
La crisi economica come condiziona i programmi di una società di basket?
La crisi economica condiziona molto i programmi di una società di qualsiasi sport esso sia. Qui a Desio abbiamo la fortuna di avere una società seria, che sa programmare e che punta veramente (non solo a parole) sui giovani. “Costruendoci” i giocatori in casa possiamo ovviare a molti costi (come quello dei cosiddetti “parametri“) e magari ricavare anche qualcosa nel caso in cui società di categorie superiori ce li richiedono. Ridimensionare il budget per noi non è un problema perché significa dar sempre più spazio ai nostri ragazzi…
Categorie: Sport.
Tag: Aurora Pallacanestro Desio, basket
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