Intervista con il Legnano Basket Knights
Il Legnano Basket Knights partecipa al campionato di pallacanestro maschile Divisione Nazionale B, girone A.
Risponde alle domande di Comuni-Italiani.it Massimiliano Giudici, responsabile della comunicazione della società di Legnano, comune in provincia di Milano.
Il 2011, quarantacinquennale della società, quale traccia ha lasciato nella storia dei Knights?
Come annata molto positiva. Siamo ancora cresciuti come società, risultati e seguito, come succede ormai da 7 anni in fila. Il Legnano Basket rappresenta “LA” società di pallacanestro della città. Nato nel 2005 dalla fusione delle due più grosse realtà cestistiche della città, ossia la Pallacanestro Legnano (nata nel 1966 e stabilmente protagonista della serie C1 e B) e l’Olimpia Legnano (nata nel 1979 e arrivata fino alla serie C1), il Legnano Basket si è ormai radicato nel tessuto cittadino, risultando un importante punto di riferimento sportivo. Inoltre, da qualche hanno abbiamo associato al nostro nome il nickname “Knights”, prendendo spunto dalla storia della città, per identificarci ancora di più con le nostre origini e con un simbolo dello spirito con cui vorremmo che tutti i nostri giocatori entrassero in campo.
A conferma di questa lunga tradizione, il 16-17-18 marzo Legnano sarà la sede delle finali delle Coppe Italia della LNP. Grande impegno ma anche grande soddisfazione di essere al centro dell’attenzione mediatica e degli appassionati di tutta Italia?
Certamente è un onere ed un onore aver ottenuto l’organizzazione di questo importante evento. Abbiamo voluto fortemente portare la manifestazione a Legnano, per dare lustro alla nostra città, ma anche per rispondere al grande interesse che la nostra zona ha per il basket.
Come società è un ulteriore mattoncino nella nostra crescita, che punta al voler ritagliare uno spazio importante nel panorama cestistico nazionale.
Direi di sì. Abbiamo avuto sempre la politica dei piccoli passi, cercando ogni anno di fare meglio. Dopo due salvezze sempre più convincenti nelle passate stagioni, due anni fa perdemmo in semifinale e lo scorso anno all’ultima gara della finale… per fare meglio si può solo pensare ad un risultato, che è quello a cui puntiamo.
Un pronostico sui verdetti del campionato della serie B dilettanti 2011-2012 girone A.
Con il ritiro di Sassari nessuno scenderà direttamente. Vedo un girone spaccato a metà, ma con molto equilibrio tra le squadre di alta classifica e molto equilibrio tra quelle di bassa classifica. Come sempre accade, sarà determinante il livello di forma e la situazione infortuni nella post season.
Quale partita di questo campionato ricorda maggiormente per emozioni, risultato?
Quella che più mi ha divertito come gara e come contorno è stata la sfida con Bologna. Una gara di grande spettacolo tecnico, incertezza nel risultato, che poi fortunatamente ci ha visto vincenti, e una cornice di pubblico importante.
Nel roster quali sono gli atleti maggiormente determinanti e magari più amati dal pubblico?
Noi abbiamo una squadra “lunga“, come si suol dire, per cui definire un giocatore determinante è difficile. Spesso è successo che l’MVP della partita sia stato un giocatore diverso da una settimana con l’altra, perché la qualità dei nostri atleti è alta per la categoria. Anche definire i più amati è difficile, anche se Daniele Benzoni, Stefano Leva e Andrea Bianchi sono quelli che hanno più appeal con il pubblico, perchè sono con noi da ormai 3-4 anni.
Anche il basket, con i canali sportivi gratuiti sul digitale terrestre, ha aumentato la sua visibilità. Quanto è stato positivo sia per l’aspetto economico (sponsor) sia per la diffusione del basket tra i giovani?
Qui il discorso sarebbe veramente lungo. Sintetizzo dicendo che tutto quello che aiuta il basket a crescere, per me, è molto positivo. La tecnologia mi piace parecchio ed ha aiutato il movimento, infatti ora parlare, cercare, studiare, sentire e vedere basket è più facile che in passato. I canali gratuiti hanno ampliato la potenziale base di interesse, ma ora va anche fatta una campagna di informazione importante, altrimenti non si avranno i frutti desiderati.
La scomparsa dai canali “generalisti”, per contro, può essere negativa?
Anche qui la riflessione meriterebbe più spazio, ma diciamo che la vedo come l’evoluzione di una parte della comunicazione, né negativa, né positiva. Ora ci sono metodi più specifici per trovare quello che si vuole e penso che a breve, si andrà verso una “personalizzazione” della tv, che non sarà più intesa come oggi la pensiamo noi. Passando per il web o per canali specifici, ognuno potrà disegnare il proprio palinsesto in base ai propri gusti ed interessi.
A suo giudizio qual è lo stato di salute della pallacanestro italiana, maschile e femminile?
Pessimo.
Se le fosse chiesto, cambierebbe qualcosa nelle attuali regole di gioco?
Se intende regole tecniche del gioco, qualcuna. Rimetterei la contesa e chiarirei bene l’annosa questione del “passo e tiro” o del “giro e tiro” che confonde atleti, allenatori e arbitri. Non sarei rigido sul discorso del numero di under per squadra a seconda della categoria di gioco, ma ne incentiverei l’utilizzo e la crescita con dei bonus per chi fa giocare i giovani (progetto già allo studio degli organi competenti) e per giovani intendo gli under 20, non gli under 23.
Da un punto di vista regolamentare e gestionale, invece, sarei più rigido sulla situazione economica dei club, assicurandomi prima dell’inizio del campionato, l’assoluta certezza che tutte le squadre iscritte, arrivino fino a fine stagione senza problemi. Vedere squadre che si ritirano (com’è successo spesso in questi anni a tutti i livelli) dai campionati, secondo me, falsa il risultato sportivo e danneggia il movimento. Sulla nostra pelle abbiamo vissuto questa situazione lo scorso anno, quando perdemmo in finale contro Vado Ligure, che dopo una settimana fallì e ora non esiste più come società a nessun livello. Ma è un discorso più generale, perché lo stesso si può dire per Napoli qualche anno fa in serie A, Sassari e Monfalcone nella serie B di questa stagione e, purtroppo, tanti altri esempi.
Il Legnano Basket Knights: in che misura è espressione dei Legnanesi e della città di Legnano?
Nella misura dei nostri oltre 400 iscritti di tutte le età, e dei 700/800 tifosi che vengono al Palace la domenica pomeriggio. Negli anni hanno vestito la nostra casacca decine di centinaia di ragazzi legnanesi che si sono divertiti e ricordano la nostra società come un punto importante della loro crescita. Con il calcio in grave crisi, credo che il Legnano Basket ora sia l’espressione migliore dello sport cittadino.
La crisi economica come condiziona i programmi di una società di basket?
Sì, abbastanza; ma credo che anche i regolamenti facciano la loro parte. Ora si parla tanto della prossima riforma dei campionati, che sembra solo un passo di transizione, per poi una nuova riforma nell’arco di 3 anni. Sinceramente, non c’è possibilità di programmazione e questo danneggia le società. Con regole chiare e programmi a lungo termine, si possono fare investimenti e programmazioni, senza no, e spesso questo è un motivo di spreco sanguinoso di denaro, in un momento in cui sarebbe meglio evitare.
Siete protagonisti anche in iniziative sociali, benefiche.
Da cinque anni abbiamo fondato la LB Charities Foundation. Questa fondazione nasce per volontà del presidente Marco Tajana, che oltre all’aspetto sportivo, vuole dare anche una spiccata connotazione sociale alla società.
La LB Foundation prende forma e viene ufficialmente inaugurata il 06/03/2008 e nell’arco dei suoi anni di attività, ha sempre cercato di ampliare il proprio raggio di azione e garantire il proprio aiuto agli enti che riteneva più attinenti alla propria filosofia. La LB Foundation, infatti, s’impegna ogni anno in “service” che hanno lo scopo di aiutare con un contributo di vario genere, un’associazione o un ente che opera nel sociale, cercando di agevolare le sue iniziative.
Alcuni tra gli esempi più significativi sono un contributo economico alla Castoro Sport (società sportiva per ragazzi diversamente abili), al reparto di pediatria dell’ospedale di Legnano, alla Casa dei Poveri di Legnano o a una ONLUS in Kenia. Infine la LB Foundation si occupa anche della distribuzione annuale di due borse di studio per categoria giovanile all’interno delle squadre del Legnano Basket agli atleti più meritevoli, che possono vincere attraverso un coefficiente che calcola la resa scolastica e quella sportiva.
Anche questo aspetto è uno di quelli che coltiviamo con più interesse insieme al risultato agonistico.
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Agnes:
Bravissima Nico! +1 ciao :-)...
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lindor:
ciao Ugo! grazie della visita e del voto :) :) :)...
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ugo1951:
Voto per te...ovvio! :-)...
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ugo1951:
''Fotoreportage da.. cane''... :-D :-D :-D
Interessante e completo!!! Brava Lin...
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mery:
Nico scusa...
mi sono sbagliata.. Nicoletta era quello che volevo scrivere e c...
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