Simone Gelli, capitano dell'USE Basket Empoli

L’USE Basket Empoli partecipa al campionato di pallacanestro maschile Divisione Nazionale B, girone B.

Risponde alle domande di Comuni-Italiani.it Marco Mainardi, direttore generale della società di Empoli.

Il 2011, quale traccia ha lasciato nella storia della società?
E’ stato un campionato positivo nel quale abbiamo raggiunto l’obiettivo prefissato, ovvero i playoff. Ma dire che ha lasciato traccia nella storia della società è eccessivo.

In campionato dopo ventidue partite avete 22 punti. Risultati in linea con gli obiettivi stagionali?
Sì, puntiamo alla salvezza che vuol dire entrare fra le prime dieci e per ora ci siamo. Se poi arrivano i playoff, meglio, ma non sono un’ossessione.

Un pronostico sui verdetti del campionato della serie B dilettanti 2011-2012 girone B.
Lucca e Castellanza sono le squadre più forti, l’outsider può essere Mirandola.

Quale partita di questo campionato ricorda maggiormente per emozioni, risultato?
La vittoria interna con Lucca ottenuta con una bomba a pochi secondi dalla sirena.

Il dg Marco Mainardi e il presidente Gianni Cerrini

Nel roster quali sono gli atleti maggiormente determinanti e magari più amati dal pubblico?
Difficile fare un nome, sicuramente il capitano Simone Gelli è qualcosa di più di un giocatore. E’ nato e cresciuto qui e ha un posto particolare nel cuore dei tifosi e di tutti noi.

Anche il basket, con i canali sportivi gratuiti sul digitale terrestre, ha aumentato la sua visibilità. Quanto è stato positivo sia per l’aspetto economico (sponsor) sia per la diffusione del basket tra i giovani?
Sicuramente l’aumento della visibilità ha un effetto positivo, ma la strada credo sia ancora lunga per consolidare e aumentare l’immagine del nostro sport.

La scomparsa dai canali “generalisti”, per contro, può essere negativa?
Non credo.

A suo giudizio qual è lo stato di salute della pallacanestro italiana, maschile e femminile?
Non buono. Molte società sono alle prese con problemi economici e le regole attuali non aiutano chi cerca di comportarsi in un certo modo. Troppo spesso si sente dire di club che non mantengono gli impegni ma continuano a tesserare giocatori e credo che la Fip dovrebbe fare qualcosa per tutelare chi, a costo di sacrifici, queste regole le rispetta senza fare passi più lunghi della propria gamba. Oltre a questo, seppur la cosa non riguardi le nostre categorie, ci sono ancora troppi stranieri in serie A e soprattutto in Legadue.

Ademaro Lombardi, presidente onorario dell'USE Basket Empoli

Se le fosse chiesto, cambierebbe qualcosa nelle attuali regole di gioco?
Se vi riferite alle regole tecniche la cosa che proprio non mi va giù è la freccia al tavolo. Vorrei il ritorno alla palla a due, ma è comunque una cosa di piccolo conto.

L’USE Basket Empoli cosa rappresenta per i tifosi, gli sportivi, le istituzioni locali?
La nostra società esiste dal 1922, è una delle più vecchia di Empoli. La cosa che più ci preme è che abbiamo 24 gruppi in totale e molti di questi sono giovanili e minibasket. Il vivaio è la nostra priorità ed è un ruolo sociale che in città ci viene riconosciuto anche dalle istituzioni. Credo sia una cosa molto importante, più di una vittoria.

La crisi economica come condiziona i programmi di una società di basket di alto livello?
Sicuramente, quantomeno porta ad avere più prudenza nell’allestimento del roster, ma per fortuna la nostra non è una società di alto livello.

Siete protagonisti anche in iniziative sociali, benefiche?
Quando a Empoli c’è un’iniziativa benefica diamo sempre il nostro appoggio e ormai da anni facciamo donazioni a enti cittadini e all’Unicef.

 
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