Intervista con il Volley C.S. Prata

Il Volley C.S. Prata partecipa al campionato nazionale maschile di serie B2, girone C.
Risponde alle domande di Comuni-Italiani.it Francesco Bongiorno allenatore della società di Prata di Pordenone, in provincia di Pordenone.

Dopo dodici partite avete 30 punti. A una giornata dalla fine del girone di andata siete secondi con sei punti di vantaggio sulla terza. L’obiettivo è la B1?
La classifica ci impone di puntare alla promozione, comunque il 28/01 ci sarà lo scontro diretto che la dirà lunga sulle nostre possibilità.

Qual è il vostro punto di forza? e quello debole?
La ricezione e l’attacco sono le nostre armi migliori. Il muro, invece, va a fasi alterne.

Un pronostico su quale atleta potrebbe essere il MVP a fine stagione.
Potrebbe essere Luca Moro, l’opposto che ha una notevole potenza nella schiacciata.

Nel girone C chi è favorito per la promozione e per i play off e chi potrebbe essere coinvolto nella zona retrocessione?
Sarmeola e Prata sono le favorite per la promozione diretta, l’altro posto per i play-off se lo giocano Valsugana Volley e Agorà Venezia.
La retrocessione sarà lotta tra Sottomarina, Paese, Loreggia, Treviso.

Il campionato nazionale di B2 cosa rappresenta, a suo giudizio, nel sistema pallavolo italiano.
Un salto di qualità dai campionati regionali, si fa molta fatica a prendere le giuste misure.

I canali sportivi gratuiti sul digitale terrestre incrementano la visibilità della pallavolo?
Sicuramente sì, più possibilità hai di farti vedere e più puoi attirare nuove leve.

La scomparsa dai canali “generalisti”, per contro, può essere negativa?
Hanno sempre fatto vedere poca pallavolo, che neanche ci si accorge…

Qual è, a suo avviso, lo stato di salute della pallavolo italiana, maschile e femminile, sempre ai vertici del volley europeo e mondiale?
A mio parere stiamo ottenendo molto. E’ merito di allenatori qualificati e di molte società che svolgono un lavoro di reclutamento importante su tutto il territorio. Considerato cosa ottengono altri sport come l’atletica, la pallacanestro ed il tanto decantato calcio, direi che stiamo facendo miracoli.

La pallavolo in rosa supera quella maschile. Come lo spiega?
La pallavolo a livello femminile è sicuramente lo sport più praticato, perché si adatta molto alle ragazze, crea aggregazione, è uno sport pulito, non aggressivo, slancia e armonizza il fisico, non lo deforma.

Le risulta un calo d’interesse per il volley da parte dei maschi?
Nel nostro caso è fortunatamente il contrario, ma se c’è qualche maschietto che pensa che sia uno sport per femmine, si ricrederà vedendo come in qualsiasi spiaggia si giochi, si socializzi e si faccia amicizia tra i due sessi, proprio perché si può giocare in armonia anche a squadre miste.
Quando lo si capisce è troppo tardi, perché iniziare a 16 anni non è facile, e poi vai ad affrontare chi ha iniziato con il minivolley e quindi ha già 7/8 anni di volley alle spalle.

Negli anni le regole di gioco hanno subito continue modifiche. Cosa ne pensa?
Cambiare fa solo che bene, meno gli arbitri sono protagonisti e più il pubblico si diverte.

Cosa eventualmente cambierebbe?
La validità del tocco di piede.

Il Volley C.S. Prata cosa rappresenta per la comunità di Prata di Pordenone?
Una società che da 45 anni è presente nel territorio, che coinvolge oltre 100 atleti dal minivolley alla B2, che riesce a portare un 200 spettatori a partita, che trova buon riscontro con l’amministrazione comunale, collabora con le altre associazioni nel realizzare importanti manifestazioni comunali.

La crisi economica condiziona la realizzazione dei programmi di una società di pallavolo?
Certo che sì, anche se devo dire che gli industriali di Prata hanno sempre avuto pochissima sensibilità nel finanziare lo sport, quello che ora ci aiuta è che nostri ex giocatori si sono sentiti coinvolti e dalle loro attività recuperano sponsorizzazioni sia in proprio che chiedendo aiuti ai loro fornitori.
Aver seminato bene allora ci consente di raccogliere oggi.

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