Dolciaria Rovelli Morciano B2 2011-2012

La Dolciaria Rovelli Sangrem Volley Morciano partecipa al campionato nazionale maschile di serie B2, girone E.

Risponde alle domande di Comuni-Italiani.it Raffaele Antonetti, responsabile comunicazione della società di Morciano di Romagna, comune in provincia di Rimini.

Dopo nove partite avete 19 punti. Obiettivi importanti per questa stagione?
Il nostro obiettivo principale, venendo da un’amara retrocessione dopo sei anni di B1, era di ricreare entusiasmo ed aspettative intorno alla prima squadra maschile. Riteniamo di aver osato molto, rinnovando per 8/12 la formazione e puntando sulla linea giovane, però siamo anche consci di aver allestito un team competitivo ed agguerrito, a cui nessun obiettivo è precluso.

In quale fondamentale eccellete?
Essendo una squadra che fa della forza fisica uno dei propri punti di forza, è sicuramente l’attacco la nostra freccia principale.

E quello più debole?
Inevitabilmente paghiamo qualcosa in termini di ricezione, anche se abbiamo comunque dei validissimi giocatori, abili in questo fondamentale.

Un pronostico su quale atleta potrebbe essere il MVP a fine stagione.
Non mi piace parlare di singoli, pensiamo che sia tutto il gruppo che a fine stagione meriterà il nostro plauso.

Nel girone E chi è favorito per la promozione e per i play off e chi potrebbe essere coinvolto nella zona retrocessione?
Come favorita principale per la promozione diretta in B1 vedo senz’altro l’attuale capolista Fenice Volley Forlimpopoli, per un posto nei playoff ritengo che Volley Forlì, Grottazzolina e noi stessi ci potremo giocare buone carte, per le zone basse della classifica, mi sembra di vedere un po’ svantaggiate Selci e Monte San Giusto, per la terza squadra sarà invece più dura dare delle indicazioni precise, ci sono diverse formazioni sullo stesso piano.

Raffaele Antonetti

Esiste un derby particolarmente sentito dalla squadra e dai tifosi?
Tutti i derby romagnol-riminesi (chiedo venia per l’ardito neologismo) sono particolarmente sentiti, in particolare quelli contro San Marino e, negli anni scorsi in B1, contro Bellaria. Tutto però assolutamente circoscritto ad un sano campanilismo, sia ben inteso.

Il campionato nazionale di B2 cosa rappresenta, a suo giudizio, nel sistema pallavolo italiano?
E’ una bella fucina di giovani condita da qualche “vecchio” di troppo anche se, soprattutto negli ultimi anni, essendosi un po’ abbassato il livello tecnico generale, non fornisce più quell’esperienza sufficiente per affrontare altre platee. Difatti i giovani più talentuosi si preferisce “spedirli” in B1 a farsi le ossa.

I canali sportivi gratuiti sul digitale terrestre, hanno aumentato la visibilità della pallavolo. Ritiene che sia un fatto positivo?
Non potrebbe essere altrimenti, più visibilità garantisce comunque maggiori ritorni d’immagine, a tutto vantaggio sia delle singole realtà che dell’intero movimento.

La scomparsa dai canali “generalisti”, per converso, può essere negativa?
Non credo più di tanto, personalmente preferisco i canali tematici, dove l’appassionato sa esattamente cosa trovare, a calderoni “di tutto un po’” che alla fine non riescono a coinvolgere i non addetti ai lavori.

A suo giudizio qual è lo stato di salute della pallavolo italiana, maschile e femminile, sempre ai vertici del volley europeo e mondiale?
Ritengo che la salute sia abbastanza buona, meglio per il settore femminile che per il maschile tutto sommato, anche se si rimane comunque ad altissimo livello in entrambi i casi.

La pallavolo in rosa supera quella maschile. Come lo spiega?
E’ un problema oserei dire “sociologico” che sentiamo particolarmente anche qui a Morciano, si paga enormemente la concorrenza di sua Maestà il calcio, chi non lo pratica sembra quasi un’anomalia mentre, per tradizione, nel settore in rosa si riesce ad avere senz’altro più appeal e meno concorrenza. A questo aggiungiamo che, nel maschile, si pagano anche delle scelte infelici fatte a livello federale per i settori giovanili.

Ma soprattutto le risulta un calo d’interesse per il volley da parte dei maschi?
Sì, direi proprio di sì.

Avete anche un settore femminile. La prima squadra a quale campionato partecipa e con quali obiettivi?
E’ senz’altro il nostro settore di punta in quanto a tesserati e movimento. Oltre alla prima squadra, che milita da quest’anno in serie D regionale, disputiamo altri sette campionati minori. La nostra serie D, essendo neopromossa, punta ad una tranquilla salvezza anche se, visti i risultati fin qui conseguiti, una “strizzatina d’occhio” alla zona playoff potremmo anche buttarla!

Sangrem Volley Morciano serie D 2011-2012

Negli ultimi anni le regole di gioco hanno subito continue modifiche. Cosa ne pensa?
All’inizio facevo parte del partito degli scettici, lo confesso, avendo sempre giocato ed allenato con le vecchie regole, in seguito ho dovuto ricredermi su diversi aspetti, giudicandoli infine positivi.

Cosa eventualmente cambierebbe?
Per ovviare al prevalere delle capacità offensive, visto l’aumento generale dell’altezza e della potenza, sia nel maschile che nel femminile, si potrebbe ipotizzare di posizionare la rete ad un’altezza diversa, qualche centimetro più in su.

La Sangrem Volley Morciano cosa rappresenta per la comunità di Morciano di Romagna?
Siamo una società nata nel 1993, quindi abbiamo sviluppato nel tempo un radicamento profondo sul territorio riuscendo, soprattutto negli ultimi anni, ad essere un punto di riferimento anche per le realtà comunali e non a noi vicine.

In che misura la crisi economica condiziona la realizzazione dei programmi di una società di pallavolo?
Negli ultimi anni ci ha inevitabilmente condizionati abbastanza e promette di farlo ancor più nel prossimo futuro. Stiamo cercando di contenere al massimo alcune voci di bilancio, cercando nel contempo di conservare risorse per lo sviluppo di altre. Operazione invero parecchio complicata, ma a cui stiamo rivolgendo le nostre maggiori energie.

Siete impegnati anche in iniziative sociali, benefiche?
Il fatto stesso di coinvolgere oltre 150 tesserati (con tutto ciò che li circonda, ovvero famiglie, amici, istituzioni) è già di per sé, in una realtà comunale di 7000 anime, il nostro primo obiettivo sociale. Abbiamo sviluppato negli anni diverse iniziative, ad esempio la cura dell’attività psico-motoria in età prescolare. Sta per partire un “consistente” Progetto Scuola legato alla scuola Primaria di primo grado. Diverse volte siamo stati coinvolti in iniziative di promozione, di buonissimo riscontro è stato, alcuni anni fa, aver legato il nostro nome, attraverso testimonial “prestati” dalla nostra B1 maschile, alla campagna pubblicitaria dell’Avis Provinciale per sensibilizzare le donazioni nel periodo estivo. Siamo sempre molto attenti e disponibili a queste tematiche, che consideriamo forse il nostro vero fine esistenziale.

 
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