Pino Polcaro

Un patrimonio di arte, usi e tradizioni di popoli diversi. Tutto questo è “Natale nel mondo”, la mostra presepiale permanente che non solo a Natale ma in ogni momento dell’anno richiama a San Giovanni Valdarno centinaia di visitatori.

Dietro ci sono la passione e l’esperienza di due collezionisti, Giuseppe D’Orsi e Pino Polcaro, che nel corso di 30 anni, viaggiando per l’Italia e all’estero, hanno raccolto tutto quello che di prezioso ed originale avevano da offrire mercatini e botteghe sul tema della Natività. Il resto lo hanno ricevuto in dono da amici e parenti che hanno voluto sostenere il loro progetto di realizzare un’esposizione di presepi aperta tutto l’anno, nella Cappella dei Pellegrini al piano terra della Basilica di Santa Maria delle Grazie.

Le caratteristiche della mostra, il tema di quest’anno e il valore del presepe: sono i temi al centro dell’intervista che i due curatori hanno rilasciato per Comuni-Italiani.it

Alla luce della vostra lunga esperienza e dei tanti visitatori della mostra, pensate che fare il presepe sia oggi per la maggioranza degli italiani ancora un valore o solamente un gesto abitudinario o peggio ancora una perdita di tempo?
Senza dubbio l’arte e la tradizione del Presepe ha subito nel corso degli ultimi anni un notevole cambiamento. La società di oggi ci impone di essere tutti sempre in corsa e a dedicare sempre meno tempo al “cibo dell’anima”. Ma il presepio continua ad esercitare il suo fascino. Questo lo avvertiamo dai numerosi visitatori che mostrano interesse a questa che vuole essere la rappresentazione della Famiglia e del calore che in essa vi si trova.
Anche se la tendenza dei giovani d’oggi è quella di non creare nuove famiglie si avverte negli occhi dei giovani visitatori il desiderio intimo di una ricerca latente e sopita del calore e della protezione che viene a trovarsi nell’ambito delle mura familiari. Ed ecco l’interesse per il presepio, per la famiglia che si riunisce col profondo senso di appartenenza e di protezione che in essa viene esercitata.

Guardando invece alla comunità locale, che valore ha il presepe?
Nella nostra comunità locale il valore del presepe è ancora molto sentito. Tanto che molto spesso i cittadini accompagnano parenti e amici che abitano lontano a visitare la nostra mostra e tutti rimangono affascinati dal modo diverso e proprio di interpretare sempre lo stesso tema.

“Natale nel mondo” è un progetto che si rinnova di anno in anno. Il tema di quest’anno è ispirato ai giochi olimpici di Londra 2012. Perché questa scelta e com’è possibile coniugarla con l’idea tradizionale del presepe?
Ogni anno cerchiamo sempre un tema di attualità e quest’anno ci è parso opportuno cogliere l’opportunità dei prossimi giochi olimpici per mostrare il lato folkloristico e culturale col quale ogni Nazione interpreta il tema universale del Natale attraverso l’ icona del Presepio e per avvicinare il mondo dello sport al mondo mistico e artistico della natività.

Giuseppe D'Orsi

Cos’è che la distingue dalle altre rassegne presepiali?
Tutti i visitatori ci dicono che la nostra mostra è molto diversa dalle solite mostre di presepi e questo è vero in quanto sono tutte rappresentazioni particolari e quasi nessuna di fattura classica. Ogni pezzo ha una sua originalità nella materia o nel soggetto. Il visitatore non si troverà quasi mai davanti alla tradizionale “capannuccia”. Ma davanti ad un opera che solleciterà la sua curiosità e il suo interesse.

Le vostre collezioni rispecchiano in generale il modello classico del presepio o ci sono contaminazioni moderne?
Molto spesso capita di avere contaminazioni di arte contemporanea ma senza uscire mai dagli schemi classici e mai dissacrare un tema così universale e profondo. Più che altro con le natività che esponiamo vogliamo mostrare quanto sia immensa la fantasia e l’arte dell’uomo che con mille materiali diversi e rispecchiando i propri usi e tradizioni riesce sempre ad interpretare in maniera unica ed originale lo stesso tema.

In mezzo a tanti esemplari, di ogni epoca e provenienza, ce n’è uno che può essere considerato il “pezzo forte” della mostra?
Non abbiamo un “pezzo forte” nella nostra collezione. Ogni natività ci ricorda un luogo o un viaggio o un amico che con affetto ci ha donato la natività conoscendo la nostra grande passione che via via negli anni si è andata affinando sempre più.
C’è tutto un mondo dietro al presepio. Le nostre ricerche ancor oggi spesso ci fanno stupire per cose o tradizioni di cui non eravamo ancora a conoscenza. C’è proprio una cultura dietro all’Arte presepiale in genere.

Quanto influisce sul fascino della mostra la particolarità della location, ossia la Cappella dei Pellegrini parte della splendida Basilica di Santa Maria delle Grazie?
La location della mostra influisce molto sul fascino dell’esposizione anche perchè la Basilica di S. Maria delle Grazie in cui è situata la “Cappella dei Pellegrini” che è sede della nostra mostra ha una storia molto interessante e tradizioni molto singolari.

Che legame c’è tra la mostra e la cultura e le tradizioni di San Giovanni in Valdarno?
Il legame che c’è fra la mostra, il presepio e la cultura di San Giovanni Valdarno è forte e profondo. Basti pensare al primo presepio della storia che fu scolpito da Arnolfo di Cambio (si conserva ancora nella cripta della chiesa di S. Maria Maggiore a Roma). Lo stesso Arnolfo di Cambio che ha costruito lo splendido Palazzo d’Arnolfo e non dobbiamo dimenticare che la stessa cittadina di San Giovanni Valdarno fu costruita su disegni di Arnolfo di Cambio.

Il domani del vostro progetto. C’è un obiettivo o un progetto particolare che avete in mente per il futuro prossimo?
Quando abbiamo iniziato ad esporre i pezzi della nostra collezione non immaginavamo di arrivare alla popolarità alla quale siamo giunti in sette anni di lavoro. La cosa ci sta crescendo tra le mani e sinceramente non immaginiamo cosa ci sarà dietro l’angolo.
Ci è stata richiesta una collaborazione col Museo internazionale del Presepio di Bethlemme. Ma siamo ai primi contatti. E’ una cosa che ci rimpie di gioia e di orgoglio e che ci stimola ad attivarci sempre più nelle nostre ricerche e nella diffusione dell’arte presepiale nel Mondo.

Info sulla mostra:
- dall’ 8 dicembre 2011 all’ 8 gennaio 2012 resterà aperta tutti i giorni; dopo questa data rimarrà aperta nei giorni festivi tutto l’anno fino al 1 novembre 2012 (esclusi luglio e agosto)
Orario: Festivi 10,00 – 13,00 16,00 – 19,00
Feriali 16,00 – 19,00
Ingresso Libero – Accesso ai disabili
Sito web: www.natalenelmondo.it

 
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