Liomatic Perugia Basket 2011-2012

La Liomatic Perugia Basket partecipa al campionato maschile 2011-2012 di Divisione Nazionale A.

Comuni-Italiani.it intervista Paolo Chiacchella, General Manager della società di Perugia, comune capoluogo dell’Umbria con centosessantanovemila abitanti.

La formula del campionato di Divisione Nazionale A si ispira all’NBA?
Sì, in effetti, si ispira all’NBA, in questa stagione i team partecipanti saranno suddivisi in 2 conference, NORD e SUD e 4 division con incontri di andata e ritorno con le squadre della stessa conference più una partita singola con quelle dell’altra, direi proprio che l’influenza del torneo a stelle e strisce si è fatta sentire.

Con quali ambizioni scendete in campo?
Durante questa estate abbiamo confermato sette decimi della squadra dello scorso anno che già aveva disputato un ottimo campionato, sono stati poi inseriti tre elementi di indubbie qualità, due giovani ed un senior provenienti da realtà importanti. Il resto lo dirà il campo.

Paolo Chiacchella e Roberto Segoloni

Quali squadre crede che lotteranno per la promozione?
Direi che sulla carta le favorite sono Omegna, Torino, Trento, Capo d’Orlando, Napoli e Perugia. Sicuramente con l’avanzamento della stagione si potranno fare pronostici più precisi.

E quelle che rischiano la retrocessione?
E’ difficile dirlo anche perché con la nuova formula contano tantissimo i punti conquistati con le squadre della propria division.

Cosa rappresenta nel basket italiano la DNA, Divisione Nazionale A?
In teoria dovrebbe essere il campionato totalmente italiano e dare la possibilità di crescere a giovani interessanti, nei fatti bisognerà vedere quanti avranno il coraggio di far giocare i giocatori “under“.

Quali sono le punte di diamante del roster a disposizione del coach Furio Steffè?
Io penso che la vera forza della nostra squadra sia la compattezza e la voglia di lavorare insieme, al di là delle punte di diamante .

Furio Steffè

Negli ultimi anni le regole di gioco, quelle relative al tesseramento degli atleti, le formule dei campionati hanno subito continue modifiche. Cosa ne pensa?
Sarebbe ora di stabilire regole certe che possano durare negli anni così da consentire progetti a lungo termine ed investimenti più sicuri.

Che rapporto avete costruito con gli sportivi e le istituzioni locali?
I rapporti con l’Amministrazione sono indubbiamente buoni, mentre fatichiamo di più a coinvolgere la città forse anche per una certa mancanza di organizzazione da parte nostra nella comunicazione.

La crisi economica condiziona i programmi di una squadra di pallacanestro?
Indubbiamente è molto difficile in un contesto così preoccupato fare programmi che coprano un ventaglio temporale più lungo della semplice annata.

Partecipate anche a iniziative sociali, benefiche o culturali?
La nostra società è stata sempre molto sensibile a tale tipo di iniziative; organizziamo ogni anno nel periodo natalizio un torneo per ricordare un nostro atleta morto a quindici anni per leucemia con jnassi e contributi devoluti al Comitato Umbro per le leucemie e abbiamo sulle nostre maglie sponsor etici come AVIS, Galleria Nazionale dell’Umbria, ecc.

 
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