villa comunale di Casalnuovo

L’estate a Casalnuovo… un incubo, anzi no! Perché un incubo puoi farlo quando dormi, ma quando si tratta di chi vive a Casalnuovo, in estate, non è dato dormire, non è consentito, non è possibile!

Avete letto bene, non è “consentito” dormire!
In queste notti torride, afose e calde, se vuoi dormire o ti serri dentro casa e accendi il condizionatore, per poi svegliarti la mattina con i dolori alla cervicale e i problemi annessi e connessi all’utilizzo improprio dell’aria condizionata, oppure non dormi!
Vuoi sapere perché? Semplice:
Se non hai il condizionatore a casa (eventualità possibile) o se semplicemente non vuoi usarlo, ti fa male o non vuoi ricevere una bolletta Enel alle stelle, dovresti lasciare aperta la finestra o un balcone per “far passare un po’ d’aria”…il che significa, sistematicamente, non riuscire a dormire!
Sempre, ogni sera, come consuetudine di inciviltà e arroganza, bande di ragazzi si incontrano sotto le finestre o i balconi di poveri condomini dei diversi palazzi, dei parchi, di numerose zone di Casalnuovo e disturbano la quiete pubblica
Non pensare sia un discorso moralista, antico, “da vecchio”; quei discorsi dei nostri nonni che volevano riposare in silenzio o andare a dormire massimo alle 20.30 dopo il carosello!
Sono discorsi di chi oggi, a 20, 30 o 40 anni non riesce a dormire perché queste comitive di ragazzi schiamazzano per tutta le notte, fino alle 4, sotto numerose unità abitative…

La scena, che si ripete inesorabilmente ogni sera d’estate, da anni, è la seguente:
Sono le 23 circa, minuto più, minuto meno, e si iniziano a sentire i motorini che sfrecciano, sgommano, suonano il clacson vicendevolmente, come se fosse un gioco sonoro divertente…si inizia così, poi ci si raduna, sotto il balcone di qualche malcapitato e si inizia a chiacchierare, ma per una probabile legge interna a questi gruppi, non si chiacchiera con un tono di voce civile, si urla!
Certo, si urla, con volumi di cui è difficile calcolare i decibel!
Sembra una gara a chi urla di più, con un tono di voce più marcato e con la maggiore volgarità possibile! Urla e grida degne della più rara specie di animali esotici…roba da circo, però non paghi il biglietto, puoi assistere alla scena gratis, dal balcone di casa tua, comodamente seduto! E pensa, puoi anche scegliere l’orario dello spettacolo, tanto hai tempo fino alle 4 di notte!

Se sei uno dei più fortunati potrai anche ascoltare le melodie sinfoniche delle canzoni che questi ragazzi ascoltano, tanto il volume a cui vengono “sparate” è talmente alto che ti accompagna anche dentro casa! Se pensi che un concerto di Mozart, ti sarebbe costato un occhio della testa, ritieniti fortunato, sei spettatore e uditore gratis di forme di socializzazione tra l’animalesco e il vichingo! Roba da analisi sociologica, che ricorda gli anni in cui si studiavano le prime forme di vita animale, dall’Homo Sapiens a all’Homo Erectus, passando per forme sociali più evolute, come quelle che accompagnano le  parole, ops grida, ai gesti!
Si va avanti così tutta la notte, e se pensi di poter chiedere, gentilmente, di abbassare i volumi, assisterai ad una violenza verbale degna dei film di Van Damme, ma “in lingua madre”, per poi ricevere insulti, bestemmie e parolacce, a prescindere dall’educazione che tu hai usato nel chiedere di abbassare i volumi dei loro “dialoghi” o dello stereo o di evitare di accelerare, sgommare con i motorini.

Allora pensi: “ora chiamo le forze dell’ordine”, immaginandoti che verranno a “dare un’occhiata”, a ristabilire l’ordine pubblico…
Basta sapere che tutte le segnalazioni che sono state inoltrate ai media locali, sono state trasmesse dopo essersi rivolti ai carabinieri di zona, alle forze dell’ordine, che 9 volte su 10 hanno detto che avrebbero inviato una pattuglia che non è mai arrivata!
Ora, se un cittadino è costretto a rivolgersi ai media locali, per segnalare problemi e inciviltà, per dar voce ad un disagio, sentendosi anche solo contro l’inciviltà altrui, fate voi!
Sentirsi sempre, costantemente, vittime dell’arroganza, della maleducazione, dell’inciviltà delle persone è frustrante e rende la qualità della vita pessima. L’impotenza di fronte a certe cose lascia addosso una rabbia che rende tutto il resto difficile da tollerare.
Se è vero che “l’abitudine rende sopportabili anche le cose spaventose”, come diceva Esopo, a certe cose non ci si abitua mai…

 
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