Il “Comitato no tubo” si riunisce al Monte Splendore
L’iniziativa è finalizzata a sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica sui rischi derivanti dall’attraversamento del metanodotto in 30 comuni dell’Appennino centrale. Nello specifico, il comitato punta il dito contro la scelta di farlo passare in zone considerate ad alto rischio sismico: 15 comuni sono a rischio “A”, l’altra metà a rischio “B”. Interessato per 20 km lo stesso comune dell’Aquila, due anni colpito da un tremendo sisma.
Il meeting sarà ripreso dalla RAI (RAI TRE Umbria/Marche) che raccoglierà le testimonianze di amministratori, associazioni e cittadini presenti. I partecipanti potranno anche approfittare del paesaggio offerto dal Sentiero Italia per una camminata in montagna o un pic nic.
L’attività di contrasto del comitato, oltre che con i presidi e le manifestazioni, si articola in azioni sul piano legale. In tale ottica, lo stesso Comitato ritiene prioritario l’impegno delle istituzioni comunali e regionali delle Marche e dell’Umbria su due fronti:
• impugnare il decreto davanti al T.A.R. (in Abruzzo e’ gia’ in corso da parte dei Comuni dell’Aquila e di Sulmona e di alcune associazioni)
• approvare anche in Umbria e nelle Marche una legge regionale (sulla stessa linea di quella in corso di approvazione in Abruzzo) sull’incompatibilità di opere come i grandi metanodotti e le aree a elevata sismicità
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