Comunali 2011, intervista con Antonio Luciani
Francavilla è tra i quattro i comuni della provincia teatina che andranno al ballottaggio sui venticinque complessivi che hanno votato al primo turno per rinnovare il consiglio comunale. In vista della due giorni elettorale del 29 e 30 maggio Comuni-Italiani.it ha intervistato Antonio Luciani, 42 anni, candidato a sindaco di una coalizione di centrosinistra comporta da Partito democratico, Italia dei Valori e dalle liste civiche Luciani Sindaco e Francavilla Cambia.
Tra emergenze e possibilità di sviluppo, quali sono le priorità del territorio?
Bisogna che Francavilla torni ad essere città protagonista nell’area metropolitana Chieti-Pescara. Negli ultimi decenni, infatti, la nostra città, a causa della politica poco lungimirante dei passati amministratori, volta soltanto a coltivare i propri interessi personali, è stata tagliata fuori da qualsiasi progetto di sviluppo, nonostante la vicinanza dell’aeroporto d’Abruzzo e la presenza di alcuni dei principali snodi stradali e autostradali. Bisogna capire che il turismo di Francavilla non può limitarsi al periodo di Ferragosto ma deve essere spalmato per 365 giorni all’anno.
Per fare ciò, è importante che la nostra città torni a recitare un ruolo da protagonista per quanto riguarda la cultura, la congressualità, oltre che ovviamente il turismo estivo. E poi bisogna avviare collaborazioni con i Comuni montani per l’interscambio di turisti. Vogliamo rilanciare il centro commerciale naturale, ribadendo con forza il nostro no ai grandi insediamenti commerciali.
Rispetto a questi aspetti, quale messaggio cercherà di trasmettere ai cittadini da qui alla data del ballottaggio?
Francavilla cambia davvero. Questo è il messaggio della nostra campagna elettorale che già ci ha portato allo straordinario risultato del primo turno. La città è in cammino verso il futuro, e i cittadini di Francavilla hanno capito il nostro messaggio. C’è bisogno di mandare definitivamente a casa coloro che hanno governato la città negli ultimi trentanni: sempre le stesse persone, che si sono scambiate poltrone e incarichi solo ed esclusivamente per curare i loro interessi personali e particolari, senza alcuna attenzione per la città e per i cittadini.
Io sono alla prima candidatura, così come 30 su 32 persone componenti le mie due liste civiche non si erano mai candidate. Ciò a dimostrazione del fatto che il nostro unico interesse è il bene della città senza alcun doppio fine.
I tre aspetti qualificanti del suo programma per governare la città.
Innanzitutto c’è bisogno di riequilibrare il rapporto tra entrate e uscite senza, però, mettere le mani nelle tasche dei cittadini: Francavilla, a causa della politica dissennata dei passati amministratori, si trova a dover affrontare una situazione economica molto difficile. Noi riequilibreremo il bilancio e daremo impulso alla cultura, rivitalizzando Palazzo Sirena, cuore pulsante della città e lasciato nel più totale abbandono. Riporteremo a Francavilla la “Mostra del Fiore” e, ricordando il pregiatissimo Cenacolo di Michetti, d’Annunzio, Tosti, Barbella, faremo di Francavilla la città della cultura.
Punti essenziali del mio programma saranno, inoltre:
• formazione dei Comitati di Quartiere per dare voce ai cittadini;
• nomina dell’assessore al Quotidiano, un assessore, cioè, che risolva entro le 24 ore i piccoli problemi dei cittadini per far sentire l’amministrazione più vicina agli stessi cittadini;
• formazione di un albo delle associazioni, affinché possano essere più vicine al Comune e aiutare alla risoluzione delle problematiche che via via si presenteranno.
E’ nostra intenzione, poi, usare referendum consultivi con la popolazione sulle scelte più delicate riguardanti la città.
I suoi primi 100 giorni da sindaco. Quali atti avranno la precedenza su tutto il resto?
I primi cento giorni della mia amministrazione saranno incentrati sull’ordinaria e straordinaria manutenzione dell’arredo urbano, della pubblica illuminazione, del verde pubblico: negli ultimi trentanni la città è piombata in uno stato di degrado ormai non più accettabile.
Giovani e quote rosa. Che criterio seguirà nella selezione della squadra di Governo in merito a questi aspetti?
Le mie quattro liste sono quelle che hanno avuto nelle loro fila più donne: ben 17. E poi i giovani, se leggiamo uno per uno i miei candidati consiglieri ci accorgiamo che la maggior parte sono giovani.
Torna centrale il tema delle fonti energetiche e dello sviluppo ecosostenibile. Come opererà il suo eventuale governo in questo campo?
Il nostra programma parla chiaro. Francavilla non può prescindere assolutamente dal fotovoltaico, dalla raccolta differenziata, e, per quanto riguarda le costruzioni, esse dovranno rispettare le leggi vigenti in materia antisismica e spazi pertinenziali.
Ospiterebbe una centrale nucleare sul suo territorio?
Assolutamente no. Noi promuoveremo sempre, presso ogni istituzione, l’utilizzo e lo sviluppo sempre maggiore delle energie rinnovabili.
Guardando alla grave situazione di Lampedusa e ai conflitti in Nord Africa, come vive il territorio il fenomeno dell’immigrazione e che tipo di interventi in tal senso prevede il suo programma?
Francavilla è una città con circa nove chilometri di costa. Una città con importanti nodi autostradali e stradali, con una stazione ferroviaria. Una città che fa da cerniera tra l’area metropolitana e la parte meridionale della provincia di Chieti. Ed è chiaro che la nostra città è interessata dal fenomeno dell’immigrazione. E’ chiaro che la nostra deve essere una città accogliente, vivibile e organizzata, aperta ad altre realtà. Aperta al mondo.
Nel contempo, non dobbiamo sottovalutare le problematiche relative all’immigrazione clandestina. In tal senso, è nostro intento fare un censimento degli appartamenti sfitti per contrastare il più possibile la prostituzione e lo sviluppo della microcriminalità. Nelle zone di frontiera installeremo, poi, un servizio di videosorveglianza a circuito chiuso.
Federalismo fiscale. Una risorsa o un deterrente per il rilancio del territorio?
Bisognerà studiare e capire bene i decreti attuativi.
Alla fine di questa esperienza che paese si impegna a consegnare ai suoi concittadini rispetto a come si presenta oggi?
Francavilla sarà una città più pulita, attenta al verde pubblico, alle esigenze di giovani, anziani, lavoratori e pensionati. Una città a misura d’uomo, aperta al mondo.
Categorie: Elezioni Comunali.
Tag: arredo urbano, centro commerciale naturale, comitati di quartiere, fotovoltaico, mostra del Fiore, raccolta differenziata, turismo
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