Giuseppe Casti

Carbonia è il terzo comune, quanto a popolazione residente, dei complessivi 97 della Sardegna che il 15 e 16 maggio si presenteranno alle urne per le elezioni Comunali. In sette aspirano a guidare l’Ente di piazza Roma, fra loro Giuseppe Casti, 46 anni, candidato a sindaco di Carbonia per il Partito Democratico. Comuni-Italiani.it lo ha intervistato all’interno dello speciale sulle elezioni.

Tra emergenze e possibilità di sviluppo quali sono le priorità del territorio?
Le priorità assolute sono sicuramente il Lavoro e l’attuazione di un grande Progetto di sviluppo, capace non soltanto di affrontare le emergenze, che sono numerose, ma di porre le premesse per il futuro del territorio. Un futuro che è già cominciato e per cui stiamo lavorando.
La grave crisi economica, che in questi ultimi anni si sta manifestando con tutta la sua violenza, impone l’obbligo di fornire strumenti in grado, da una parte, di salvaguardare tutti gli obiettivi raggiunti da Carbonia e, dall’altra, di indicare nuove vie di sviluppo. A parte la salvaguardia, secondo criteri di sostenibilità ambientale, del comparto industriale esistente, siamo convinti che sia necessario predisporre un grande Progetto capace di promuovere un nuovo modello di sviluppo.
Tutti gli indicatori fanno ritenere che lo sviluppo possa essere incentrato anche sul Turismo: esistono tutte le condizioni perché il notevole Patrimonio Culturale, Storico e Ambientale di cui il territorio è dotato possa essere valorizzato, proseguendo sulla strada già intrapresa negli ultimi anni, e possa costituire, insieme alle altre risorse presenti sul territorio (agricoltura, allevamento, terziario, artigianato) un’offerta integrata capace di intercettare la forte domanda di turismo proveniente dall’Europa e da altre realtà.
Le linee di sviluppo sono già state individuate nei Piani strategici Comunale e Intercomunale e nel PUC (Piano Urbanistico Comunale), elaborati con grande impegno dalla precedente Amministrazione. Ora spetta alla Regione essere conseguente e fornire gli strumenti economici per la loro completa attuazione.

Rispetto a queste priorità, come si articolerà la sua campagna elettorale?
In queste settimane stiamo presentando ai cittadini un Progetto ben articolato che non si fonda su promesse o su salti nel buio, ma bensì su una conoscenza approfondita dell’esistente e sulle prospettive reali del territorio. Per questo, nel confronto quotidiano con i cittadini, stiamo sostenendo con forza la necessità di un lavoro d’insieme, con la partecipazione di tutte le forze politiche, sociali, sindacali, economiche e culturali.
La Città, che mi candido a rappresentare, si è sempre distinta per la grande capacità di saper affrontare unitariamente le difficoltà e in questa campagna elettorale questo dato è confermato dalla volontà dei cittadini di affrontare e superare l’attuale stato di crisi.
Stiamo presentando ai cittadini progetti di sviluppo che hanno basi solide nei programmi di crescita studiati dall’Amministrazione Comunale uscente. Come già anticipato, per riemergere dalla crisi economica sosterremo tutte le azioni che possono consentire all’Industria primaria di superare le attuali difficoltà e di riposizionarsi su livelli produttivi e occupazionali capaci di garantire maggiore serenità al territorio. Non mancherà l’impegno anche per le attività dei settori della piccola-media impresa, dell’artigianato, dell’agricoltura, della zootecnia e del terziario. Vogliamo impegnarci affinché l’Amministrazione Comunale possa creare ulteriori opportunità e condizioni di base per favorire l’insediamento di nuove iniziative oltre che rendere più sicura la conservazione dell’esistente.
Sarà indispensabile che l’Amministrazione, in pieno accordo con la Provincia di Carbonia – Iglesias, gli altri Enti Locali e il Parco Geominerario, perfezioni un Progetto di sviluppo che sia riconosciuto di grande valenza dal Governo Regionale, da quello Nazionale e, soprattutto, dall’Unione Europea.

I tre aspetti qualificanti del suo programma.
• Innanzitutto, in un quadro di forti tagli ai Bilanci dei Comuni, l’obiettivo prioritario è la salvaguardia della spesa sociale. L’impegno è garantire i servizi destinati alle fasce sociali più deboli: famiglie e persone in difficoltà economica, minori, anziani, persone diversamente abili, persone a rischio di esclusione sociale, mantenendo, e ove possibile migliorando, i livelli di assistenza e integrazione garantiti nel 2010. Salvaguardare questi servizi non è semplicemente necessario, ma anche doveroso, in una situazione di crisi come quella conosciuta dal nostro territorio.
• Riteniamo fondamentale proseguire nel progetto di riqualificazione e valorizzazione del tessuto urbano, che ha già ottenuto importanti riconoscimenti: Carbonia rappresenta l’Italia al Premio Europeo per il Paesaggio. La recente approvazione del Piano Urbanistico Comunale, uno dei pochi adeguati al Piano Paesaggistico Regionale, mette a disposizione della comunità un importantissimo strumento con cui sono state individuate le nuove aree destinate allo sviluppo della Città. Il nuovo PUC consente, infatti, di continuare a migliorare l’organizzazione urbana, l’offerta dei servizi, il sistema abitativo (con la realizzazione di nuove abitazione e l’assegnazione di terreni edificabili) e la fruibilità delle risorse ambientali e culturali.
• Intendiamo, inoltre, dare un forte sostegno a tutte le attività produttive. In sintesi è nostra intenzione predisporre un progetto di sostegno del Commercio cittadino (Centro e Frazioni), far sviluppare l’impresa artigianale seguendo le caratteristiche distintive del territorio. Nell’ottica di promozione delle attività produttive rientra anche l’espansione delle aree del Piano degli Insediamenti Produttivi (PIP). Nel settore agricolo e zootecnico ci concentreremo sullo sviluppo dei settori agroalimentari e agro-pastorali e delle risorse ambientali e naturalistiche, favorendo il recupero e la valorizzazione, anche in una prospettiva turistico – ricettiva, dei complessi insediativi rurali, strettamente collegati alle attività agricole.

I suoi primi 100 giorni da sindaco. Quali atti avranno la precedenza su tutto il resto?
I due problemi più avvertiti dalla popolazione sono l’occupazione (soprattutto nell’ambito della disoccupazione giovanile che, nel Sulcis, raggiunge livelli impressionanti) e il problema della casa. La precedenza sarà sicuramente data a queste due tematiche. Anche se i problemi occupazionali, devono essere risolti a livello regionale e statale, con azioni importanti che gli attuali governi non stanno varando, la mia Coalizione si impegna ad attuare tutti gli interventi di supporto all’occupazione come gli inserimenti lavorativi, il servizio civico comunale e Piano per l’Occupazione Giovanile che ha già offerto 100 opportunità di lavoro a giovani diplomati o laureati sotto i 35 anni.
Vogliamo garantire la sicurezza di una casa per il maggior numero di persone. L’obiettivo prioritario sarà dare attuazione ai Piani di Zona al fine di migliorare l’offerta abitativa e sostenere gli affitti con contributi integrativi per il pagamento dei canoni di locazione.

Giovani e quote rosa. Che criterio seguirà nella selezione della squadra di governo in merito a questi due aspetti?
La nostra attenzione rispetto a questi temi è molto alta, basta pensare che le liste che sostengono la mia candidatura sono composte per oltre il 33% da donne e per circa il 27% da giovani in età compresa tra i 18 e i 30 anni. È mia intenzione comporre una Giunta che tenga conto degli equilibri di genere e delle classi d’età, con un occhio di riguardo ai giovani. D’altra parte sono punti importanti del nostro programma l’attenzione alle politiche giovanili e la diffusione della cultura della parità di genere nella vita quotidiana.

Torna centrale il tema delle fonti energetiche e dello sviluppo ecosostenibile. Come opererà il suo eventuale governo su questo campo?
Crediamo sia indispensabile, come scritto nel nostro programma, favorire l’uso delle risorse rinnovabili, in particolare il fotovoltaico, con una forte attenzione alla riduzione dell’impatto visivo e orientandoci verso un piano capace di garantire l’autosufficienza energetica.
Ci impegniamo ad incentivare il ricorso alle nuove tecnologie costruttive per garantire elevate prestazioni energetiche delle case e chiederemo opportuni corsi di formazione per creare, nel territorio, le necessarie competenze. I nuovi esperti, nel settore del risparmio energetico, avranno importanti possibilità occupazionali non soltanto nel Sulcis – Iglesiente, ma nell’intera Sardegna

Ospiterebbe una centrale nucleare sul suo territorio?
Non solo ritengo inammissibile la realizzazione di una centrale nucleare nel territorio, ma sono assolutamente convinto che tale scelta sia sbagliata anche a livello nazionale sia per la pericolosità degli impianti, sia per il problema irrisolto delle scorie radioattive. Così come precedentemente detto ritengo sia necessario, invece, investire nelle fonti energetiche alternative e rinnovabili.

Guardando alla grave situazione di Lampedusa e ai conflitti in nord Africa, come vive il territorio il fenomeno dell’immigrazione e che tipo di interventi in tal senso prevede il suo programma?
L’immigrazione in Città è un fenomeno strutturale e non più congiunturale, il nostro Comune negli anni passati si è contraddistinto per il costante impegno finalizzato a favorire l’inclusione sociale dei nostri concittadini stranieri. Nonostante gli importanti risultati raggiunti, sono ancora tante le iniziative da sviluppare.
Benché la presenza dei cittadini stranieri non sia numericamente elevata e la convivenza sia sempre stata pacifica, la rilevanza del fenomeno induce a considerare alcuni importanti aspetti che, se non governati, rischiano di alimentare la conflittualità sociale, data la crisi che affligge il nostro territorio e i messaggi sbagliati veicolati in modo strumentale da alcuni mass media. Occorre continuare a diffondere la cultura dell’accoglienza e sensibilizzare ancor di più la popolazione verso un fenomeno (l’incontro fra culture diverse) che deve essere visto come un’opportunità e non come un problema, rafforzando il dialogo tra le Comunità migranti residenti e l’Amministrazione.
Diventa cruciale, inoltre, mettere a disposizione dei nostri concittadini migranti alcuni spazi dove poter socializzare e svolgere quelle attività che consentano la trasmissione, alle seconde generazioni, dei tratti caratteristici delle culture di provenienza.
I recenti avvenimenti, che hanno coinvolto i Paesi del Maghreb, richiedono la capacità e la lungimiranza di farsi trovar pronti ad affrontare eventuali emergenze umanitarie. attraverso la predisposizione di idonei spazi, strumenti e corrette modalità operative, come accaduto nel recente passato in occasione degli sbarchi sulle coste sulcitane.

Federalismo fiscale. Una risorsa o un deterrente per il rilancio del territorio?
Così come pensato dal Governo nazionale il federalismo è un deterrente per lo sviluppo del territorio in quanto alimenta la frattura fra nord e sud e mira ad aumentare il divario, senza affrontare i problemi strutturali che continuano a bloccare lo sviluppo del Meridione.
Al contrario il Centro Sinistra, da tempo, lavora ad un’idea di federalismo diversa, orientata alla modernizzazione delle pubbliche amministrazioni, senza offenderle con inutili, confusi e dispendiosi provvedimenti come fa il ministro Brunetta, ma pensando di alleggerire e semplificare gli apparati burocratici per aumentarne l’efficienza e l’economicità anche attraverso un maggior controllo da parte dei cittadini. Siamo contrari ad un federalismo che scatena l’egoismo sociale o territoriale e che cerca di sovvertire i fondamentali principi della nostra Costituzione: ogni cittadino, indipendentemente da dove risieda, deve partecipare al finanziamento dei servizi pubblici sulla base della sua capacità contributiva.
Soprattutto crediamo che il percorso del federalismo debba essere costruito insieme alle Regioni, province e comuni. Per questo ci impegniamo a proseguire il percorso di incontro e riflessione intrapreso con l’ANCI (l’Associazione dei comuni italiani) e con gli altri Enti Locali.

Alla fine di questa esperienza che paese si impegna a consegnare ai suoi concittadini rispetto a come si presenta oggi?
Un Città sempre più baricentro del territorio, provinciale e oltre, nel settore dell’erogazione di servizi alla persona, nella promozione delle nostre specificità culturali, paesaggistiche e architettoniche e in rapporto all’economia legata al turismo culturale e ambientale.

 
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