Massimo Molteni

Aspettando le elezioni Amministrative 2011, che si terranno il 15 e il 16 maggio, Comuni-Italiani.it ha intervistato Massimo Molteni, 53 anni, candidato a sindaco di San Giuliano Milanese, sostenuto da una coalizione composta da Sinistra Ecologia Libertà, Federazione della Sinistra e Lista civica “La città che sale”.

Tra emergenze e possibilità di sviluppo quali sono le priorità del territorio?
San Giuliano Milanese ha una superficie di circa 32 km quadrati. Un’area enorme che va non solo difesa (è a verde per circa il 70% della superficie) ma anche valorizzata rilanciando il ruolo dell’agricoltura nel Sud Milano in accordo con il Parco Sud. In tempi di consumo consapevole e filiera corta rilanciare le produzioni locali in un territorio non inquinato è fondamentale.

Rispetto a queste priorità, come si articolerà la sua campagna elettorale?
Incontri con i cittadini, presenza sul territorio, proposte ma anche ascolto dei problemi della città.

I tre aspetti qualificanti del suo programma.
• Una città che rialza la testa. Emergere dal degrado materiale e culturale della città pensando ai problemi che ci attendono ma senza fermarsi a quelli. L’idea della città che vogliamo come bene comune dei cittadini.
• Un nuovo patto con i cittadini e le associazioni. Ricostruire un tessuto sociale e una capacità di dialogo e intervento che non può essere lasciato solo nelle mani dell’Amministrazione. Un rapporto nei due sensi per gestire le emergenze e qualificare gli interventi.
• Una città dei diritti e dei doveri. Per tutti. Dal piccolo (la raccolta differenziata, il parcheggio abusivo, l’evasione fiscale spicciola per fare alcuni esempi) al grande (gli interventi edilizi, la sicurezza sul lavoro, le politiche della scuola, l’accoglienza…) non ci possono essere differenze né preferenze.

I suoi primi 100 giorni da sindaco. Quali atti avranno la precedenza su tutto il resto?
a. La gestione della “bomba” Genia, l’azienda pubblica che ha 60 milioni di euro di debiti. Non ci sono ricette fatte e chi lo dice mente sapendo di mentire. Dobbiamo salvare il salvabile di questo patrimonio comune, tutelare i lavoratori, ma anche guardare al futuro e pensare al ruolo di un’azienda pubblica nei prossimi 5-10 anni (es. energie rinnovabili).
b. Il Piano di Governo del Territorio. Questo importante strumento è stato impugnato davanti al TAR dal Parco Sud Milano, una vicenda inconcepibile per un’amministrazione di centrosinistra. Vogliamo recuperare lo spirito originario del Piano (consumo zero di territorio, programmazione, no all’uso degli Oneri di Urbanizzazione per finanziare il Bilancio) e farne uno strumento di riqualificazione cittadina evitando nuove speculazioni.

Giovani e quote rosa. Che criterio seguirà nella selezione della squadra di governo in merito a questi due aspetti?
Lo stesso già seguito nella formazione delle liste, una parità 50-50 dei generi, un rinnovamento che punta sui giovani e la competenza come elemento discriminante.

Torna centrale il tema delle fonti energetiche e dello sviluppo ecosostenibile. Come opererà il suo eventuale governo su questo campo?
Con politiche comunali di grande attenzione e lavorando in sinergia con gli imprenditori e le associazioni del territorio.

Ospiterebbe una centrale nucleare sul suo territorio?
Assolutamente no. Sono contrario al nucleare e per l’acqua pubblica. Stiamo facendo una campagna elettorale che guarda ai referendum come elementi di costruzione di una democrazia partecipata.

Guardando alla grave situazione di Lampedusa e ai conflitti in nord Africa, come vive il territorio il fenomeno dell’immigrazione e che tipo di interventi in tal senso prevede il suo programma?
San Giuliano Milanese è stato un comune-guida nell’integrazione dell’ondata migratoria degli anni ’60 e ’70. Oggi quell’esperienza è un’eredità importante e uno stimolo ad affrontare con attenzione i problemi posti dai nuovi flussi migratori. Mediazione culturale, integrazione scolastica, lavoro con le parrocchie, le associazioni, i cittadini, a fianco dei nuovi immigrati sono una premessa indispensabile.

Federalismo fiscale. Una risorsa o un deterrente per il rilancio del territorio?
Il federalismo vero e solidale è una necessità per affrontare le sfide del futuro. La riforma che sta per essere varata è un insieme di demagogia e populismo che in realtà scaricherà nuovi impegni e gravami sulle amministrazioni locali senza fornire ulteriori risorse economiche. In questo senso è un deterrente al rilancio di qualunque politica comunale.

Alla fine di questa esperienza che paese si impegna a consegnare ai suoi concittadini rispetto a come si presenta oggi?
Migliore, ma questo, visto le condizioni attuali, rischia di essere un impegno troppo semplice. Io spero in una San Giuliano del futuro come città di tutti nella quali vi sia la consapevolezza di vivere meglio e la certezza di un’Amministrazione capace e virtuosa.

Sito Internet: www.ilmassimopersangiuliano.it

 
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