presentazione progetti umanitari

Il villaggio di Adi Gombolo in Eritrea oggi può contare su un pozzo d’acqua che prima non aveva. Ciò è stato possibile grazie a una parte dei fondi raccolti negli ultimi dieci anni dal Comune di Pordenone e destinati ad interventi di carattere umanitario e solidale all’estero.

E’ di circa 34mila euro il contributo della comunità locale alla realizzazione della fondamentale opera idraulica costata complessivamente 130mila euro, che va a migliorare le condizioni di vita di 1600 persone. Questo nuovo pozzo in Eritrea pesca l’acqua a 40 metri di profondità che poi, attraverso una condotta di 3 chilometri viene distribuita ad una decina di rubinetti pubblici nel villaggio.
L’energia per far funzionare la pompa sommersa è fornita da un sistema fotovoltaico ed è stata costruita anche una cisterna dalla capacità di 50 mt cubi. L’acqua viene erogata in determinate ore anche per rimarcare quanto sia importante questo bene prezioso ed evitare sprechi; la gestione e la manutenzione dell’impianto sono affidate ad un comitato del villaggio stesso costituito da 9 componenti di cui 4 donne, opportunamente preparati con lezioni pratiche e teoriche sulla gestione dell’impianto della comunità.

Il pozzo in Eritrea è l’ultima in ordine di tempo, di una serie opere portate a termine in diverse aree “disagiate” del pianeta, cui la città di Pordenone ha contribuito investendo in dieci anni la cifra complessiva di 100mila euro. Tra le opere realizzate con questi fondi: un panificio in Brasile; una stazione radio e sei aule per una scuola con altri due locali per gli insegnanti in un villaggio sperduto della Bolivia; lo scavo di pozzi per l’acqua in Somalia; in collaborazione con l’Efasce, viene finanziata l’opera di due insegnanti di sostegno in un quartiere di Buenos Aires.

Il rendiconto del progetto è stato presentato, stamane, da Domenico Capoduro, responsabile provinciale dell’ANLA (Associazione Nazionale Lavoratori Anziani d’Azienda). Presenti all’incontro il sindaco Sergio Bolzonello, mons. Vitale Vitali, presidente del Gruppo Missioni Africa di Montagnana che opera nella regione, e l’ing. Franco Pieropan che si è occupato degli aspetti tecnici dell’impianto.

 
© Riproduzione Riservata
 

Nessun commento

Lascia un Commento