Sono 867 i reperti paleontologi recuperati dai carabinieri del nucleo Tutela Patrimonio Culturale della Sicilia nell’abitazione di un imprenditore di Sciacca che li aveva accumulati nel tempo e che li teneva esposti orgogliosamente come una qualsiasi collezione privata.

Si tratta di fossili rinvenuti in diverse località della regione che coprono un arco di tempo tra l’età mesozoica alla quaternaria, in pratica da 200milioni a 11mila anni fa.
Tra i reperti di maggior rilievo i resti di un elefante nano e di un ippopotamo nano, specie ormai estinte.

L’uomo è stato denunciato per illecito impossessamento di beni appartenenti allo Stato.

Nel video realizzato dall’emittente “Televideo Agrigento” vengono mostrati i reperti sequestrati, raccogliendo gli interventi di Giuseppe Marseglia, comandante dei Carabinieri, e di Carolina Arpa, conservatore del Museo Gemellare.

 
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