In occasione del restauro dell’affresco del Ghirlandaio nel refettorio della badia di Passignano, grazie alla generosità della fondazione Friends of Florence, sono tornata a visitare la Badia, un antico monastero risalente al 395, fondato dall’Arcivescovo di Firenze.

Ancora oggi, il monastero, situato nel territorio di Tavarnelle Val di Pesa cuore del Chianti classico, è abitato da una piccola comunità di monaci dell’ordine Vallombrosiano, specializzati in viticoltura e silvicoltura e istituito da San Giovanni Gualberto le cui reliquie si trovano nella chiesa dell’abbazia sin dalla sua morte nel 1073.

Si visita solo la Domenica dalle 15 alle 18 sotto la guida di un monaco. Il nostro cicerone era del Kerala, India meridionale.

1- arrivando a Badia a Passignano;
2- il plastico architettonico della Badia in legno;
3- l’interno della chiesa è caratterizzato dal recinto del coro monastico posto a metà dell’unica navata, divideva i monaci dal popolo. Ai lati due tavole del XVI secolo dipinte da Michele di Ridolfo del Ghirlandaio;
4- l’“Ultima cena” di Domenico e Davide Ghirlandaio (1477) appena restaurata;
5- il chiostro con grandi orci di terracotta;
6- la cucina con il grande “canto del fuoco”;
7- la porta che dal chiostro ci conduce verso il giardino;
8-9 visto dal bel giardino, l’aspetto esteriore del monastero, che sorge a fianco della chiesa, è quello di un forte castello militare con torri angolari;
10- si richiude, sul silenzio del monastero, il grande portone di legno decorato da un bel battacchio;

 
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Commenti (2)


  1. deve essere un gran bel posto!


  2. Da vedere e poi la campagna intorno è bellissima!

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