Domenica 24 gennaio, presso la Reggia di Portici, voluta dal re Carlo III di Borbone nel 1738 ed ultimata nel 1742, ha avuto luogo una visita particolare organizzata dal Centro MUSA in collaborazione con l’UAN-Unione Astrofili Napoletani.

Un appuntamento di carattere astronomico che ha avuto per protagonisti il Sole come orologio naturale, e gli orologi solari inventati dall’uomo per misurare il trascorrere del tempo.

In un primo incontro nella Sala Cinese della Reggia, il professore Antonio Coppola, responsabile della Sezione Gnomonica UAN, ha tenuto una conferenza e, con l’aiuto delle proiezioni sulla lavagna luminosa, ha rievocato la storia dell’orologio a partire dalle scoperte dell’uomo primitivo incuriosito dalle ombre proiettate dal Sole sul terreno, fino al loro utilizzo per la misurazione del trascorrere del tempo. Ebbero, così, origine le meridiane, gli orologi verticali, gli orologi orizzontali, i canonici e via via fino agli orologi ultramoderni dei nostri giorni.

Ma il vero punto dell’incontro era la dimostrazione che l’ora letta sul nostro orologio da polso non corrisponde all’ora del Sole come orologio naturale.

Ci siamo allora trasferiti nel giardino degli agrumi antistante la Reggia dove nel 2015 era stato impiantato un grande orologio orizzontale azimutale-analemmatico, progettato dai proff. Antonio Coppola ed Edgardo Filippone, Presidente dell’UAN.
Un orologio a stilo “umano”, così detto in quanto è l’osservatore stesso a fare da gnomone.

Lì ci siamo divertiti a posizionarci, a mo’ di gnomone, sulla linea calendariale per vedere su quale ora la nostra ombra veniva proiettata e poi renderci conto che effettivamente non corrispondeva all’ora riportata sui nostri orologi.

Il prof. Coppola ci ha dato esaurienti spiegazioni sul fenomeno da molti ignorato e credo che ognuno di noi sarà in grado adesso di fare i calcoli necessari per conoscere la vera ora naturale, che cambia a seconda della stagione e della posizione dell’uomo sulla superficie terrestre.

Infine un telescopio, idoneo alle osservazioni in sicurezza sia in luce bianca sia in H alfa, installato sempre nel giardino, ci ha consentito di guardare attraverso una lente il Sole ed una sua evidente macchia solare.

Foto 10: lo gnomone dell’orologio solare nel Piazzale Tecchio di Napoli

 
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Commenti (1)


  1. Il prof. Antonio Coppola ha precisato che la definizione “ora legale”, da noi in uso, non è esatta; si dovrebbe parlare di “ora estiva” ed “ora invernale”: entrambe sono da considerarsi legali perché entrambe formulate dall’uomo.

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