Domenica 21 settembre, in occasione delle “Giornate Europee”, si è effettuata una visita guidata al Parco archeologico della villa di Pollio Felice, sulla punta del Capo di Sorrento, promossa dalla Soprintendenza Archeologica di Napoli in collaborazione con i Comuni della Penisola Sorrentina.

La Villa, nota anche con il nome di “Bagni della Regina Giovanna”, è una lussuosa residenza dell’aristocrazia romana costruita nel I secolo d.C.
Essa si compone di due aree principali: i quartieri residenziali sulla sommità della collina e il quartiere sul mare intorno ad un approdo naturale. Era la domus marittima, ossia la residenza in riva al mare, con il porto naturale racchiuso all’interno delle sue stesse mura.
Era la più sontuosa tra le ville della Penisola Sorrentina e famosa per i suoi otto splendidi belvederi.

Il poeta Publio Papinio Stazio narra che, durante il governo dell’imperatore Domiziano, sia stato un ricco possidente puteolano, Pollio Felice, ad edificare la villa essendo rimasto colpito, durante una sua visita, dalla natura così lussureggiante di questo luogo e dal belvedere che offriva una splendida vista sul golfo e sulle isole di Napoli.

La zona è nota anche come “Bagni della regina Giovanna”: si narra, infatti, che la Regina Giovanna D’Angiò, sovrana di Napoli tra il 1371 e il 1435, venisse qui in villeggiatura per intrattenersi con i suoi amanti lontana da occhi indiscreti. Si narra anche che gli amanti venivano poi fatti gettare giù dalle rocce circostanti, affinché non raccontassero degli incontri segreti con la sovrana.

Tra il XV e XVII secolo, alla costruzione romana vennero aggiunte una torre di avvistamento e una cappella intitolata a Santa Fortunata di cui restano poche tracce.

Un nutrito gruppo di visitatori si è accodato ieri alla guida, nonostante il percorso talvolta impervio per poter raggiungere i posti più significativi e panoramici della Villa.

Peccato per la presenza di foschia che ci ha impedito di godere degli splendidi panorami!

Luogo assolutamente degno di una visita. L’accesso è libero.

 
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