Lo scorso 26 luglio 2014 a Jelsi, in Provincia di Campobasso, ha raggiunto il suo culmine la 209ª Festa del Grano (29 giugno – 3 agosto) che si svolge ogni anno in onore di Sant’Anna, compatrona dal 2007. Tale festa esprime un profondo e sentito ringraziamento alla Santa da parte della popolazione jelsese per aver salvato il paese molisano dalle potenzialmente rovinose conseguenze del terremoto del 26 luglio 1805.

La scelta del grano, puramente simbolica, è un vero e proprio omaggio a Sant’Anna da parte degli jelsesi che ogni anno le offrono devozionalmente il frutto principale della loro terra e del loro lavoro ad esso correlato. La Festa del Grano rappresenta, ormai da 209 edizioni, un’occasione singolare e coinvolgente che vede l’intera popolazione impegnata nel preparare con cura il proprio carico di frumento per la sfilata mattutina, che inizia dopo la conclusione della santa messa solenne nella Chiesa Madre di Sant’Andrea apostolo, e nel realizzare sempre nuove ed originali decorazioni con questo cereale. I preparativi di questo evento, in cui si fondono armoniosamente fede ed arte, tradizione e modernità, sono curati dal “Comitato Sant’Anna – Festa del Grano” che si occupa: di raccogliere il grano necessario per gli addobbi; di eseguire gli addobbi stessi nelle principali vie e piazze del paese, a cura delle treccianti; di preparare i pani in onore della Santa, a cura delle panificatrici; di allestire il carro su cui, dal 1974, viene caricata la statua di Sant’Anna con Santa Maria Bambina (che in precedenza veniva condotta a spalla); di organizzare la sfilata ed i molteplici e differenti eventi collaterali; di curare le numerose attività di promozione e valorizzazione della festa stessa.

Alla sfilata del 26 luglio 2014, iniziata dopo la Santa Messa delle ore 9:30 (celebrata nella Chiesa Madre da mons. Giancarlo Maria Bregantini, arcivescovo metropolita di Campobasso-Bojano), hanno preso parte:
- le traglie, trainate ognuna da una coppia di buoi e ricolme di covoni di grano arricchiti da artistiche, originali e sempre diverse creazioni dello stesso cereale, nonché dalle immagini di Sant’Anna o di altri santi o personaggi illustri oppure da altri ornamenti relativi a temi di attualità. Le traglie consistono nei tradizionali e tipici mezzi di trasporto dei covoni di grano, realizzati in legno di quercia e composti ciascuno da due “soglie” (pattini di legno) unite da due assi, da tre tavole che formano il piano di carico e sono fissate su questi assi da sei legni, e da due “catinelle” che partono in basso dagli assi anteriore e posteriore e sono unite, verso l’alto, ad un palo centrale;
- le traglie ed i carri allegorici in miniatura, trainati dai più piccoli oppure da ovini;
- due carri addobbati con fiori di carta e provenienti Larino (dove sono utilizzati in occasione della festa patronale di San Pardo), su uno dei quali, quello segnato n. 115, sono stati collocati il busto e le reliquie di San Leo, patrono di San Martino in Pensilis;
- i trasportatori e le trasportatrici di covoni di grano in costume tradizionale;
- gli asini carichi, sulla groppa, di grano e di ornamentazioni da esso ottenute;
- una donna vestita da sposa, in riferimento a Sant’Anna protettrice della maternità
- il reliquiario a forma di baldacchino con una reliquia della Santa incastonata all’incrocio dei bracci della croce latina collocata nel suo centro;
- il carro con la statua di Sant’Anna con Santa Maria Bambina, il quale è stato interamente realizzato col grano ed è stato caratterizzato da elementi simbolici facenti riferimento all’Arca dell’Alleanza;
- il clero locale, i fedeli e la banda musicale;
- le autorità ed i gonfaloni del Comune di Jelsi, della Regione Molise, della Provincia di Campobasso, e di diversi altri comuni molisani;
- i carri artistici ed allegorici, vere e proprie scenografie decorate con grano artisticamente lavorato, riguardanti ciascuno: il bowling, la boxe, il tennis, la recente visita di Papa Francesco in Molise (5 luglio 2014), Peppa Pig in vacanza a Jelsi, il Cohen Children’s Medical Center di New York, lo Sleeping Beauty Castle del Disneypark di Anaheim, i Mondiali di Calcio Brasile 2014 con Rio de Janeiro presentato come il vero ritiro della Nazionale, Origami di grano (cultura cinese);
- i carri agricoli ricolmi di grano e trainati da trattori d’epoca e recenti;
- i carri con le rappresentazioni sceniche degli antichi mestieri e delle attività sociali di un tempo, facenti parte della civiltà contadina jelsese.
Come di consueto, le traglie ed i carri, prima della loro sfilata per le principali vie e piazze del paese molisano, sono stati benedetti alle ore 9 circa.

Intorno alle ore 13:30, presso l’Aia di Sant’Anna c’è stata la benedizione dei covoni di grano, seguita dallo spettacolo pirotecnico in località Valle del Cerro. Nel pomeriggio ha avuto luogo, alle ore 18:30, la processione di ritorno del simulacro di Sant’Anna, iniziata presso la Cappella dell’Addolorata e terminata alla Chiesa Madre di Sant’Andrea apostolo, dove è stata poi celebrata la santa messa con i padri salesiani e le confraternite e si è rinnovato il rito di consegna della spiga benedetta. La serata è stata invece animata dal concerto gratuito del noto cantautore Luca Carboni, tenutosi in Via A. Valiante a partire dalle ore 22, e dai fuochi d’artificio di mezzanotte, sempre in località Valle del Cerro.

Il presente fotoreportage si correda delle sottostanti otto immagini che ritraggono:
-la partenza da Piazza Vincenzo D’Amico dell’artistico carro con la statua di Sant’Anna con Santa Maria Bambina (foto n. 1);
- una coppia di buoi mentre traina una traglia artisticamente decorata col grano e culminante con un’immagine della compatrona di Jelsi (foto n. 2);
- un’altra traglia carica di grano ed adornata a festa (foto n. 3);
- il carro artistico avente per tema la recente visita di Papa Francesco in Molise (foto n. 4);
- il carro allegorico avente per tema i Mondiali di Calcio Brasile 2014 e precisamente il vero ritiro della Nazionale, Rio de Janeiro (foto n. 5);
- un vecchio trattore Landini mentre traina un rimorchio carico di covoni di grano maturo (foto n. 6);
- due carri con scene della civiltà contadina jelsese (foto nn. 7-8).

 
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