Dall’ottobre del 2009 migliaia di reperti archeologici relativi alla civiltà dei Brettii e degli Enotri, sparsi sino ad allora in varie sedi della città, hanno trovato una degna collocazione nel Complesso Monumentale di Sant’Agostino, sulle rive del fiume Crati.
I reperti provengono per la maggior parte dal territorio dell’antica Cosenza, da Torre Mordillo, S.Mauro e Cozzo Michelicchio di Corigliano, Cerchiara di Calabria, contrade Moio e Cannuzze;
essi sono la testimonianza di un’epoca che va dalla preistoria all’età romana.
Il Museo è dotato di un sistema di rete wireless collegato a webcam che ne consente la visita attraverso il portale del Comune di Cosenza.
Consiglio una visita al Museo: è un luogo suggestivo sia per l’ambiente attuale in cui è collocato, sia per le sensazioni che si provano immergendosi in un passato così remoto.
L’esposizione bene articolata, l’ordine e la gentile accoglienza fanno di questo luogo di cultura un esempio d’eccellenza

 
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Commenti (2)


  1. interessante, complimenti
    ciao buon anno


  2. Grazie, Peiro, ricambio gli auguri

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