Giornate FAI: Monastero di San Salvatore e Pieve di San Siro
Non è spuntata la primavera con le “Giornate FAI”.
La pioggia incessante ha accompagnato l’intera giornata di domenica, con un drastico calo delle temperature.
A Capo di Ponte, nella Media Valle Camonica, erano due i luoghi da visitare: due piccoli tesori da riscoprire: il Monastero di San Salvatore e la Pieve di San Siro.
Il Monastero di San Salvatore fino a pochi anni fa era di proprietà privata e nel 2003 è stato acquistato dalla Fondazione Camunitas, assicurandone così la salvaguardia e la valorizzazione.
Storicamente il Monastero è citato per la prima volta nel 1095, in una bolla del Papa Urbano I. Sin dagli inizi la sua storia è legata all’Abbazia di Cluny. Nel 1570 passa all’Arcidiocesi di Brescia. Con la rivoluzione napoleonica il Monastero diventa proprietà privata e nel 1879 rischia di diventare una filanda.
Nel 1912 viene sottoposto a vincolo monumentale. Nel XX secolo è stata asportata buona parte degli intonaci. Del complesso monastico oggi rimane soltanto la chiesa. Degni di nota i capitelli alla fine delle grosse colonne della navata centrale e tre dipinti superstiti.
La Pieve di San Siro è un esempio di costruzione “Romanico-Lombardo” e sorge su uno sperone roccioso a picco sul fiume Oglio.
È consacrata a San Siro che è il Santo dei Longobardi e primo Vescovo di Pavia, capitale del loro regno. Si trova a Cemmo, ora frazione di Capo di Ponte.
Anche se non è stato trovato un documento che ne attesti la costruzione gli studiosi la fanno risalire ai secoli XI e XII.
Stranamente alla Chiesa si accede da un portale laterale, in quanto la facciata non ha porte: è una facciata chiusa. L’interno della chiesa ha una struttura del tutto particolare che si sviluppa su piani di altezza diversa. Presbiterio e navate laterali sono rialzati, come pure la navata centrale sotto la quale si trova una piccola cripta. Oltre ai capitelli istoriati, la Chiesa vanta un gioiello d’arte sacra assai raro: una fonte battesimale a tino. Il campanile è stato edificato nel XV secolo.
Foto del reportage:
Foto 1,2,3,4,5 – Monastero di San Salvatore;
Foto 6,7,8 – la Pieve di San Siro;
Foto 9 – la cripta della Pieve;
Foto 10 – fonte battesimale.
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graziam:
I tuoi racconti fotografici valorizzano la nostra splendida Italia e i suoi innu...
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MAURY54:
Grazie Cristina,
per il tuo gradito commento.
Anch'io non avevo mai visto un...
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Kris:
Che bella la Pieve di San Siro su quello strapiombo! Ed il fonte battesimale dav...
Commenti (3)
Kris scrive:
Che bella la Pieve di San Siro su quello strapiombo! Ed il fonte battesimale davvero unico: non ne avevo mai visti di così semplici.
Abbiamo davvero un’infinità di tesori!
MAURY54 scrive:
Grazie Cristina,
per il tuo gradito commento.
Anch’io non avevo mai visto una fonte battesimale così a forma di tinozza.
Già di tesori ne abbiamo veramente tanti nella nostra splendida Italia.
Un saluto dal Lago
Maurizio
graziam scrive:
I tuoi racconti fotografici valorizzano la nostra splendida Italia e i suoi innumerevoli tesori, come merita!
Complimenti e grazie!
Grazia & Speedy