Al mattino del 3 agosto di ogni anno, come da consolidata tradizione, la città molisana di Termoli dà inizio ai solenni festeggiamenti in onore del suo patrono San Basso vescovo e martire con la solenne concelebrazione Eucaristica che si tiene alle ore 8 nella Cattedrale di S. Maria della Purificazione (XII-XIII sec., in stile romanico-pugliese), a cui fa seguito una suggestiva e molto partecipata processione a mare della statua del santo, da sempre ritenuto dai termolesi un valido protettore delle genti di mare, su cui fare affidamento.

A Termoli il culto del vescovo e martire San Basso, di cui ancora non si conosce con esattezza l’identità, ha origini nel Medio Evo come testimoniato dalla presenza di una sua duecentesca scultura romanica a sinistra dell’architrave del portale della Cattedrale. Ma le sue spoglie mortali furono ritrovate solo il 31 dicembre 1760 nella medesima basilica, durante i lavori di scavo per la realizzazione di un nuovo altare maggiore, quando il vescovo della diocesi termolese era mons. Tomaso Giannelli. Inoltre nell’abside di sinistra si conserva un’urna che custodisce i resti mortali di S. Timoteo vescovo e martire (compatrono della cittadina e discepolo di S. Paolo apostolo), i quali invece furono rinvenuti nella cripta in data 11 maggio 1945, mentre erano in corso dei lavori di restauro.

La città di Termoli festeggia San Basso due volte l’anno: il 4 agosto, data presunta della traslazione delle sue ossa di cui non si sa con precisione né dove né quando si sia svolta, ed il 5 dicembre, giorno della sua morte terrena secondo il martirologio romano.

La giornata del 3 agosto di quest’anno (2013), la prima delle tre della festa patronale termolese, è stata iniziata dalla solenne concelebrazione eucaristica, tenutasi alle 8 in Cattedrale e presieduta dall’arcivescovo di Lecce mons. Domenico U. D’Ambrosio, già vescovo di Termoli-Larino dal 1989 al 1999, che ha sostituito l’attuale vescovo di questa diocesi, mons. Gianfranco De Luca, essendo stato assente.

Al termine della funzione religiosa la statua lignea di San Basso, vestita con abiti vescovili prevalentemente rossi e con ricami in oro, è stata condotta in processione attraverso il centro storico fino a raggiungere il porto per poter poi essere imbarcata sul motopeschereccio “Cosimo Padre”, appositamente addobbato a festa, ed iniziare la tanto attesa processione a mare.

Tale imbarcazione è stata la prima estratta nel sorteggio effettuato il giorno 1° agosto 2013, resosi necessario dopo che il “Luigi Padre”, sorteggiato alcune settimane prima, aveva avuto delle avarie al motore.

Prima dell’imbarco, la statua del santo patrono è stata portata a spalla proprio dai membri dell’equipaggio del “Cosimo Padre”. Dinanzi ad essa si sono susseguiti nel corteo: la croce, due marinai con una corona recante un nastro con la scritta “Viva San Basso”, la banda musicale, altri marinai, alcuni membri delle Forze Armate e delle associazioni locali ed il clero. Alle spalle del simulacro hanno sfilato le autorità militari e civili (tra cui il sindaco di Termoli, Basso Antonio Di Brino, ed il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura), i gonfaloni dei comuni di Termoli e Larino ed i fedeli.

All’imbarco sul motopeschereccio “Cosimo Padre”, oltre al santo ed ai membri dell’equipaggio, hanno trovato posto, tra gli altri, l’arcivescovo D’Ambrosio, il parroco della Cattedrale mons. Mascilongo, il sindaco termolese ed il presidente della Regione Molise. Altre autorità e persone selezionate hanno trovato posto sul motopeschereccio “Miante”, secondo estratto nel medesimo sorteggio del 1° agosto, mentre la banda musicale è stata ospitata sul “San Pio”, terzo estratto. I cittadini ed i turisti che sono arrivati nel porto per tempo, nelle prime ore del mattino, hanno potuto salire, nei limiti numerici imposti, a bordo degli altri pescherecci che hanno accompagnato quelli estratti durante tutta la processione a mare. Essa si è svolta al largo dei litorali termolesi di Rio Vivo e di S. Antonio dopo essere stata salutata dallo sparo dei mortaretti all’uscita del corteo dei motopescherecci dal porto.

A circa metà della navigazione dal “Cosimo Padre” è stata gettata in mare la corona col nastro avente la scritta “Viva San Basso” per commemorare i relativi caduti. Dopodiché il corteo delle imbarcazioni ha intrapreso la via del ritorno ed una volta raggiunto il porto i loro numerosi passeggeri, che si sono anche divertiti a bordo, sono sbarcati in un clima di festa e di allegria. Le autorità, i pescatori, i marinai ed alcune persone comuni sono stati intervistati dalle TV locali, hanno raccontato le loro esperienze ed emozioni in merito, e si sono fatti ritrarre nelle foto di gruppo. La statua di San Basso è invece rimasta sul motopeschereccio “Cosimo Padre” fino alla processione serale per la vie cittadine, al suo termine ha sostato nel mercato ittico fino al mattino seguente, per consentire la veglia notturna ai devoti.

Il presente fotoreportage è corredato dalle sottostanti dieci immagini che ritraggono:
un momento della solenne concelebrazione eucaristica delle ore 8, tenutasi nella Cattedrale termolese, con la statua di San Basso vescovo e martire sulla destra, prima della sua processione verso il porto (foto n. 1);
la partenza della processione di San Basso dalla romanica Cattedrale di S. Maria della Purificazione (foto n. 2);
il simulacro del santo patrono di Termoli mentre ha oltrepassato l’arco (foto n. 3);
due marinai mentre sorreggono una corona col nastro recante la scritta “Viva San Basso” e destinata ad essere gettata in mare per commemorare i relativi caduti (foto n. 4);
la partenza della processione a mare con la statua di San Basso imbarcata sul motopeschereccio “Cosimo Padre”, sorteggiato per primo lo scorso 1° agosto 2013 (foto n. 5);
il corteo processionale dei motopescherecci mentre lascia il porto (foto n. 6);
il medesimo corteo mentre è al largo del litorale termolese a nord del centro storico (foto n. 7);
il rientro in porto dei motopescherecci “Cosimo Padre” e “San Pio” (foto n.8);
il motopeschereccio “San Pio”, con la banda musicale a bordo, mentre sta per attraccare (foto n. 9);
il lato posteriore del “Cosimo Padre”, con gli addobbi e la statua di San Basso, poco prima del suo attracco (foto n. 10).

 
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