A Napoli, presso il Teatro Sannazaro, nell’animatissima via Chiaia, da venerdì 22 a domenica 24 marzo, la Compagnia Teatrale “Atti…mi di scena“, ha rappresentato una brillante e divertentissima commedia Caviale e Lenticchie, di Giulio Scarnicci, Renzo Tarabusi e Nino Taranto.
Scritta nel 1956, ebbe un tale successo che ne fu realizzata anche una versione televisiva.

Le scene sono ambientate in un modesto interno casalingo abitato da gente umile e arredato con pochi ed essenziali mobili, ma questo stesso piccolo ambiente, così semplice e povero, diviene il cuore di tutte le contraddizioni, i sentimenti e l’umanità di un’intera società. Una società quella rappresentata in Caviale e Lenticchie fondata ancora su forti distinzioni sociali. Da un lato, una nobiltà ed una borghesia, lontane dalle vicissitudini quotidiane, che mettevano a tacere la propria coscienza dedicandosi a quello che ritenevano un doveroso atto di carità cristiana; dall’altro lato, i meno abbienti, coloro i quali cercavano di sopravvivere alla miseria ricorrendo a stratagemmi vari.
È una commedia in cui vengono posti in evidenza anche quei comuni quanto imprevisti equivoci che portano l’uomo a ritrovarsi in condizioni e situazioni di certo non volute né calcolate.

Attimi…di scena” riesce a mettere in risalto tutte queste componenti della società senza tralasciare di trasmettere, con leggerezza e profonda umanità, anche le stesse contraddizioni dell’animo umano.
E così il protagonista, Liborio Lamanna che, fin dall’inizio, deride Maddalena, la sua convivente, considerata da lui rozza e ignorante, non esita a ridicolizzarsi quando teme che la donna accetti la corte di Vincenzo. Maddalena, tuttavia, pur essendo una donna di non elevata cultura, è in realtà, una donna avveduta nelle sue scelte, oculata nella conduzione familiare, ma soprattutto è una donna carica di sensibilità ed emozioni forti e profonde ma che è costretta a celare per via delle preoccupazioni quotidiane.

Sono i sentimenti a dominare la scena, sono le emozioni a raccontare la vita di tutti i giorni. Con grazia e candore, è Fiorella, la figlia di Liborio e Maddalena, a trasmettere questi stessi sentimenti talmente forti nella loro delicatezza ed intensità che riescono a infondere coraggio e risolutezza al giovane e ricco Roberto che, vissuto sempre negli agi e nella completa protezione di sua madre, sul punto di perdere il proprio patrimonio familiare e la propria libertà personale per via dell’avido cugino pieno di debiti, trova la forza di ribellarsi.

Un grande messaggio di amore è proclamato proprio dal protagonista Liborio quando il giovane e ricco Roberto gli chiede la mano di sua figlia. Liborio, felice dentro di sé, come padre per la gioia di sua figlia, proprio per questo suo stesso amore di padre non concede subito la mano al giovane. Liborio, timoroso che, da parte di Roberto, sia solo un’infatuazione momentanea, vuole che il giovane vada via da quella casa, per far sì che capisca lontano da Fiorella se effettivamente i suoi siano sentimenti autentici. Troppa differenza c’è tra i due giovani e, questo, come padre lo spaventa tantissimo: deve proteggere la sua bambina.

È una commedia dai continui e frequenti colpi di scena con personaggi dalle più svariate sfumature caratteriali e sociali, perfettamente interpretati e ben analizzati dagli attori Stefania Amoroso, Nino Autore, Giuseppe Carandente, Esther Cinicolo, Arturo Delogu, Roberto Errigo, Marcella Illiano, Nico Lo Russo, Massimo Menechini, Francesco Pace, Pino Parrotta, Rosa Pastorelli, Luisa Perfetto, Enzo Romanelli, Imma Salzano, Amedeo Tafone, Rosaria Vaccaro, Fulvio Visone.

Con Caviale e Lenticchie, Atti…mi di scena” ha regalato al pubblico grandi momenti di spensieratezza, ma altresì di riflessione confermando la propria metodologia teatrale, quella di donare qualche ora di leggerezza ed allegria offrendo agli spettatori uno spettacolo curato nei minimi dettagli a partire dalle luci, dai suoni, dai costumi.

La regia dello spettacolo è di Massimo Menechini. La direzione artistica è a cura di Stefania Amoroso. Luci e fonica sono a cura di Rino Acampora; i costumi sono a cura di “La Penna”; le scene sono a cura di Massimo Malavolta; il trucco è a cura di Carandente.

La Compagnia Teatrale Atti…mi di scena è nata nel 1998 da un’idea di Stefania Amoroso a cui si è affiancato Massimo Menechini, capocomico, regista e attore protagonista.

Le foto illustrano momenti dello spettacolo.

 
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Commenti (4)


  1. bene, grz al tuo reportage ora conosco questa “compagnia teatrale”


  2. Stavo per andarci anch’io… mi son persa un bello spettacolo!


  3. Ciao Diana, grazie per il commento. A presto e auguri di buone festività pasquali


  4. Ciao Rosy, proprio l’altro giorno ne parlavamo. A presto e buone festività pasquali.

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