Due artisti espongono fino al 16 marzo a Palazzo Palumbo Fossati, sede della Galleria Michela Rizzo: Sandro Mele presenta “The American Brothers” e Matthew Attard “Line drawings”.

Si ricava anche da una simpatica conversazione con l’autore che l’arte di Sandro Mele è un far politica con gli strumenti a sua disposizione: video, disegno, pittura e fotografia. Nel lavoro presentato a Venezia c’è una marcata critica al nuovo corso della Fiat – voluto e messo in atto da Sergio Marchionne – non alla maniera dei giornali, ma dal punto di vista dell’artista che prende chiaramente le parti della classe operaia, forte del fatto che l’opera non si limita ad informare, ma esprime la valutazione, personale ed artistica fin che si vuole, ma soprattutto umana. Sandro Mele non critica per sentito dire o per notizie di seconda mano: come reporter con la sua arte ci mostra chiaramente il suo punto di vista.

Matthew Attard invece si muove apparentemente sul piano estetico: con le sue disegno-sculture propone allo spettatore un quiz ottico: linee metalliche ad un primo approccio astratte formano invece un preciso disegno, ma da un unico punto di vista, dal quale l’unione di più elementi crea l’illusione ottica di unica figura. Ma questa è solo la prima impressione, perché anche visti singolarmente i pezzi del puzzle hanno una loro valenza e dignità estetica. Spesso l’arte gioca con l’ambiguità, ed in questo gioco Matthew riesce magistralmente.

- Foto 1: la gallerista Michela Rizzo
- Foto 2: l’artista Sandro Mele
- Foto 4: il curatore Raffaele Gavarro
- Foto 8: l’artista Matthew Attard

 
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