Tra cascate di coriandoli, musiche assordanti e una marea gente festosa, è toccato alla “Poker Band”, della Filarmonica vinovese Giuseppe Verdi, aprire domenica 3 febbraio 2013 la sfilata del Carnevale per le vie del centro di Carignano, seguiti dalla “Castellana e Gran Siniscalco”, maschere simbolo del paese, due personaggi nati nel 1952, da una leggenda legata in parte all’epoca medievale e in parte alla fantasia.

Il Carnevale di Carignano è una vera e propria tradizione ed affonda le proprie radici nella storia della città. Alcuni documenti fanno risalire il carnevale già nel Medioevo, quando un gruppo di giovani organizzava feste di Carnevale. Nel 1952 in piena fase del dopoguerra, con la voglia di ricominciare e di dimenticare la tristezza del periodo precedente, i carignanesi riscoprono il gusto di fare il Carnevale, al quale riservano un posto privilegiato da tramandare di padre in figlio.

Ai giorni nostri, sono 5 i borghi attivi nella preparazione dei carri di Carnevale, borgo dei Matti, borgo Torre, borgo Piazza, borgo Fuori le mura e il borgo dei Giovani. L’allestimento dei carri è molto impegnativa e laboriosa, si inizia a pensare al soggetto già a settembre, per iniziare la lavorazione dei pupazzi in cartapesta nel mese di novembre. Il lavoro più delicato è affidato ai pittori che devono colorare i pupazzi e le scenografie dei vari carri. Le sarte con lavori certosini, nei loro laboratori confezionano i costumi che danno il tocco di classe ed armonia alla sfilata.

 
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Commenti (1)


  1. Belle foto di un bel carnevale

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