Domenica 30 settembre si è conclusa al Lido di Venezia la rassegna d’arte all’aperto “Open 15” che ha riscosso grande successo di pubblico, stimato in cinquantamila visitatori.

Per questo motivo Arte Communications, organizzatrice della mostra, ha deciso di prorogare al 30 ottobre l’esposizione delle nove opere in acciaio dell’artista coreano Lim Dong-Lac.

Non volendo costituire un catalogo esaustivo, le immagini del reportage offrono una carrellata di alcune fra le opere esposte che si integrano con lo spazio circostante, spesso interagendo con esso sfruttandone il riflesso.

 
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Commenti (2)


  1. Le statue esposte in open space, con la luce che gioca e trasforma superfici lisce e lucide come questo acciaio, forme moderne che lasciano spazio all’interpretazione personale in un gioco quasi interattivo anche solo specchiandosi dentro o cercando attorno a se le cose riflesse. E’ una mostra di sicuro impatto visivo che stimola non soltanto il bambino ma anche l’adulto ad avvicinarsi, guardare, ammirare ed interrogarsi… Personalmente sarei stata curiosa di capire se sono dei simboli o soltanto elementi decorativi da land art e mi affascinano sia la sfera che lo stelo che si innalza nel cielo quasi fosse un totem indiano. Vedo che anche per l’autore gioca l’interattività dei riflessi e sicuramente fa parte di uno degli intenti dell’artista. Arte che chiama Arte in quanto la loro rappresentazione fotografica crea ad ogni scatto un apparire ogni volta diverso dei pezzi stessi e nuovi scorci disegnati dalle loro forme e dalla magia di luce e ombra.


  2. I tuoi commenti oltre che graditi sono sempre molto attenti e vanno al significato primario del mio lavoro: in questo caso hai colto benissimo il mio desiderio di interagire con le opere sfruttandone i riflessi per ottenere una immagine che non sia meramente documenteria, ma rappeeti un colloquio col il lavoro di un altro artista
    Ezio

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