Mi son recata, quest’anno, nella prima decade di luglio come al solito, in una delle località termali della nostra Italia e tra le vetrine che usualmente vengono allestite dai commercianti del luogo ve n’era una che catturava l’attenzione del pubblico per la sua particolarità.

Il sig. Miro De Cataldo di Casale Monferrato, venuto anch’egli come sempre per le sue cure termali, aveva chiesto ed ottenuto l’allestimento di tale vetrina non per la vendita dei suoi oggetti, ma per la sola esposizione.

Il De Cataldo è un artigiano dilettante, amante dei mestieri antichi e le sue abili mani costruiscono attrezzi di lavoro, macchinari, mezzi di locomozione di altri tempi ed altro, il tutto rigorosamente in miniatura.

Nella vetrina, quindi, aveva esposto una bottega da falegname con tutti i suoi attrezzi, un laboratorio da panificatore con tutti i mezzi da lavoro in dimensione ridotta, un biciclo-carretto da arrotino ambulante, una primitiva trebbiatrice, un rullo compressore per l’asfalto delle strade, antichi vomeri in legno e in ferro, persino un cannone antigrandine molto usato nelle Langhe e nelle regioni del Nord Italia, ed altri oggetti ancora.

Non potevo non essere attratta da tale singolarità e naturalmente fotografare quanto esposto.

Ebbene, un mattina mi reco alle fonti e vedo il sig. Miro seduto dinanzi alla vetrina con le lacrime agli occhi: quasi tutti i suoi manufatti erano scomparsi!
Durante la notte dei malviventi avevano manomesso parecchie vetrine trafugando gran parte del contenuto!

Anni di lavoro andati in fumo! – mi confidava il sig. Miro – Aspiravo ad aprire un Museo Didattico nel mio paese perché le scolaresche potessero visitarlo ed avere conoscenza dei lavori praticati dai nostri avi”.

Ed ha aggiunto:
Adesso, signora, potrà ugualmente scrivere il suo articolo; almeno le son rimaste le fotografie a ricordo dei miei lavori

I negozianti hanno l’opportunità di richiedere i duplicati dei loro articoli in vendita, ma il sig. Miro ha perso per sempre le sue creature!

 
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Commenti (3)


  1. Un interessantissimo reportage, Cristina!
    E quale tristezza pensando al trafugamento di tutto il lavoro del signor Miro!
    Speriamo che le forse dell’ordine prima o poi le possano ritrovare…


  2. …Errata Corrige
    forze, naturalmente, forze dell’ordine, non forse… ;-)


  3. Una storia veramente triste.

    La malvagia e la vigliaccheria di certe persone non conosce limiti.

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