Il programma di attività della Delegazione FAI di Napoli prevedeva una visita al Complesso Paleocristiano di Cimitile, nei pressi di Nola.
La visita è stata effettuata ed ha riscosso un grande consenso da parte dei partecipanti.

Interessante la località in cui sorge il complesso dove già nel IV sec. a.C. risulta esservi stato eretto un edificio dedicato al culto di Ercole.

Tra il II ed il III sec. d.C. vi sorse una necropoli (Cimiterium, Cimatile e quindi Cimitile, l’attuale nome della località). In questa necropoli venne sepolto il sacerdote Felice che aveva amministrato la Chiesa locale in sostituzione del vescovo Massimo.

Intorno alla sua tomba, in seguito, fu eretto un Santuario che divenne luogo di pellegrinaggio in suo onore.
Il nuovo vescovo Paolino, per dare migliore ospitalità ai numerosi pellegrini che provenivano da tutto l’Occidente, fece costruire alloggi per i poveri, fece lastricare la strada che portava a Nola e restaurare l’acquedotto proveniente da Avella.

Nel corso dei secoli altri edifici religiosi sorsero intorno alla primitiva Basilica: in un’area di 9000 mq oggi se ne contano sette, di età paleocristiana e medioevale, dedicati ai Santi Felice, Calionio, Stefano, Tommaso, Giovanni, ai SS. Martiri ed alla Madonna degli Angeli.

Nella Basilica di San Felice, dove si trova anche la tomba di San Paolino, si può ammirare un’artistica edicola decorata a mosaici su fondo oro.

La tomba del Santo Felice è circondata da pilastrini e transenne di marmo traforato e coperta da una lastra di marmo con un bassorilievo del Buon Pastore.

 
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Commenti (3)


  1. Complimenti Cristina,

    un fotoreportage che è un valido documento di conoscenza e fruizione del nostro immenso patrimonio culturale.

    Saluti, Maria


  2. Grazie, Maria.
    Mi rendo conto che il nostro patrimonio artistico è come il Pozzo di San Patrizio: non si tocca mai il fondo. Siamo fortunati ad avere tale ricchezza, purtroppo però non sempre tutto viene mantenuto in condizioni decenti!

    Vedo che anche tu proponi delle eccellenti documentazioni: complimenti anche a te.


  3. Interessante fotoreportage. Complimenti Cristina. E’ vero…concordo con te e Maria…aggiungo che il nostro patrimonio culturale e artistico e’ il nostro oro, il nostro petrolio…verra’ il giorno che queste miniere di tesori preziosi e unici avranno il giusto e meritato risalto, portando lavoro e dignita’a tanti nostri giovani, meritevoli, che ne sono privi. Come diceva il grande Eduardo…”adda’ passa’ ‘a nuttata !…”
    Ciao Ugo

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