Si è svolta il 2 e 3 giugno a Revello, la 1° edizione della Rievocazione Storica della Battaglia di Staffarda.

Gli accampamenti notturni, ricostruiti nei magnifici scenari dell’Abbazia, la battaglia combattuta con veri scoppi di cannoni e spari di moschetto, ci hanno riportato indietro nel tempo, quando il 18 agosto 1690, nei campi intorno all’Abbazia si scontrarono l’esercito francese guidato dal Generale Catinat e l’esercito del Ducato di Savoia con gli alleati, comandati da Vittorio Amedeo II.

La sera del 17 agosto 1690, l’esercito sabaudo si accampò nei campi presso l’Abbazia, dopo le prime scaramucce notturne fra i due eserciti, il consiglio di guerra decise di rimandare alla mattina seguente l’inizio delle ostilità. All’alba il Catinat ed i suoi uomini 15.000 fanti con 12 pezzi d’artiglieria e 4.500 cavalieri mossero inaspettatamente verso l’esercito degli alleati.
Vittorio Amedeo dispose immediatamente le difese davanti alle cascine nei pressi dell’Abbazia, dando cosi il tempo al suo esercito – 12.000 fanti, 5.000 cavalieri e 16 cannoni da campagna – di schierarsi.

Il primo attacco francese non riuscì a distruggere le forze a difesa delle cascine. Entrò quindi in azione l’artiglieria francese che dilaniò le prime linee, Vittorio Amedeo decise di contrattaccare con la cavalleria, ma non ebbe successo; la cavalleria si ritirò, mentre i Francesi davano l’ultimo e decisivo attacco.
La battaglia era persa e l’esercito francese prese e saccheggiò l’intera Abbazia. La battaglia costò al nostro esercito 4000 morti e 1200 prigionieri.

Vedendo ai nostri giorni la battaglia magistralmente ricostruita, le divise dei soldati, i bambini giocare con i giochi dell’epoca, la ricostruzione delle scene di vita giornaliera di intere famiglie che seguivano i soldati, mariti e padri, durante le guerre, il nostro pensiero va a ricordare i soldati caduti durante la battaglia.

 
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