Una villa unica in un luogo originale: è Villa Pliniana di Torno, così chiamata perché cara ai due Plinii, il Vecchio (quello del Vesuvio!) ed il Giovane. Catturati dalla magia di una fonte d’acqua intermittente, ne parlarono nelle rispettive opere.

Villa anomala, la Pliniana. Sorge in un luogo difficile da raggiungere ancora oggi: via terra solo un lungo e non facile sentiero, percorribile esclusivamente a piedi ed in fila indiana, la collega a Torno; via lago, è protetta dagli scogli e dalle acque profonde, e solo chi conosce il luogo sa avvicinarsi.

Proprietà privata (degli Ottolenghi) la viilla è stata aperta al pubblico il weekend del 14 e 15 aprile. Un’occasione eccezionale per visitarla e vedere da vicino quello che resta delle decorazioni e degli interni di un luogo che, nel tempo, è stata rifugio, residenza, mansione, villa, e anche prigione.

Proprio all’attracco per i battelli, infatti, è possibile vedere il lungo corridoio che, al tempo in cui la villa apparteneva ai conte di Anguissola, signore di Como, ospitava i prigionieri. Quelli che il potente uomo d’armi voleva accanto a sé, per essere sicuro non fuggissero.

Foto 1: L’ingresso alla villa da terra
Foto 2: Il camino nella saletta piccola al piano nobile
Foto 3: Suggestiva immagine della cascata dietro la villa, vista anche attraverso una finestra della parete principale
Foto 4: uno dei disegni di prova apparsi sotto la tappezzeria
Foto 5: Il corridoio delle prigioni
Foto 6: Il prezioso soffitto di epoca ottocentesca
Foto 7: La fonte Pliniana

 
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