Chi l’avrebbe mai detto che dopo Pompei e Ercolano non ci sarebbero stati altri tesori di epoca romana scoperti. Beh uno sta, da qualche anno. pian piano riaffiorando dal quel sarcofago costruito in epoche antiche dal Vesuvio alle pendici del Monte Somma, precisamente nel comune di Somma Vesuviana.

Ecco quella che probabilmente fu l’ultima dimora terrestre dell’imperatore Augusto sta rivedendo la luce dopo secoli, “probabilmente” ultima dimora di Augusto poiché ad oggi ancora non sono state ritrovate prove che confermano tale ipotesi; anche se storicamente si sa che l’imperatore romano è morto nella zona di Nola, che non dista molto da questa zona, quindi c’è la grande possibilità che questa sia stata la sua ultima “casa”.

L’importanza data da tale ipotesi deriva dal fatto che la struttura è imponente e riccamente rifinita, come si evince da colonnati, absidi abbelliti con statue, e mura affrescate e mosaici pavimentali, qualcosa che solo un grande nobile poteva permettersi all’epoca.

Il sito solo in rare occasioni apre al pubblico, una di questa è proprio appunto la giornata FAI, questo perché è ancora tutt’ora, anzi si può dire che sono appena iniziati le opere di scavo. Infatti come si vede dalle foto, esso è un vero e proprio cantiere, dove studiosi internazionali, guidati dalla Università di Tokio, stanno portando alla luce, con le dovute cure e purtroppo tra cavilli burocratici, questo tesoro.

 
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