Domenica 20 marzo 2022 si è inaugurato a Bari un nuovo parco nell’ex Caserma Rossani. È stata una giornata, dalle 10:00 alle 20:00, di musica, spettacoli, giochi, sculture di palloncini, attività per bambini e sport, con l’accesso da Corso Benedetto Croce, Largo Sorrentino e da Via Giulio Petroni.

Lo spazio dell’ex Caserma Rossani, chiuso per trent’anni, ridotto a terreno incolto, una piastra di cemento e ruderi, da caserma militare oggi è diventato un parco e polo culturale urbano aperto e accessibile a tutti. Nel Parco Rossani ci sono il nuovo Polo bibliotecario regionale, attrezzature sportive, di divertimento, relax, impianti di illuminazione, panchine, videosorveglianza e spazi verdi con duecento alberi e mille arbusti della macchia mediterranea. Trattasi di ”un grande parco urbano dedicato alla cultura e al tempo libero” come afferma il sindaco Antonio Decaro.

All’inaugurazione hanno partecipato le istituzioni cittadine, i responsabili dell’impresa appaltatrice, le associazioni e organizzazioni coinvolte, Giorgio Martini, dirigente con ruolo di autorità di gestione del PON Metro. In foto il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e l’assessore all’Ambiente e allo Sport Pietro Petruzzelli.

Dopo il taglio del nastro, alla presenza di numerosi cittadini, si sono esibiti clown, giocolieri, trampolieri, danze, e ancora, esibizione di burattini, spettacoli di bolle di sapone, danza etnica, break dance, disegni dei writer baresi. Negli appositi campi di basket e skate park molti bambini e ragazzi con le loro associazioni sportive o free hanno partecipato ad attività sportive quali tornei di minibasket, competizioni di basket senior, lezioni di skate, pattini a rotelle della federazione sport rotellistici e l’associazione Pattinatori Bari, allenamenti, ginnastica, fitness funzionali, arti marziali, judo, parkour, canoa e canottaggio del Barion, una mostra progetti Pon Metro, un gazebo con dj Pon Metro, la scuola di cani salvataggio nautico – O.d.V., e zone per Pic nic con food truck – street food per la pausa pranzo. Nello stand dell’UNICEF, con un’offerta minima di venti euro era possibile adottare una Pigotta che ”consente all’UNICEF di fornire a un bambino africano interventi mirati che riducono il pericolo di mortalità nei suoi primi cinque anni di vita”.

Durante questa grandiosa festa sono state scoperte, sotto un albero di mimosa, una targa dedicata a Cateria Susca, vittima di femminicidio; la scultura -fontana in memoria di Michele Maggiore, docente all’Università di Bari di Idrogeologia – una colonna, alta circa 4,5 metri, firmata dall’architetto Vincenzo D’Alba, dipinta e incisa per tutta la sua altezza con segni e memorie grafiche che omaggiano l’acqua – opera che nasce su iniziativa della Sigea -dell’Ordine dei Geologi della Puglia e del Comune di Bari ; e l’installazione seduta ”Hug city frame”, curata da Fanny Cavone per la “Eco arte Academy”.

 
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Commenti (2)


  1. ciao Diana bel reportage, maa gli altri fotoreporter dove sono!!!


  2. Grazie mille Giovanni. …in vacanza?

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