Tra i monumenti selezionati dal FAI 2021 c’è anche l’abbazia di San Mauro ubicata a Sannicola in provincia di Lecce. Il 16 e 17 ottobre i ragazzi della scuola media di Sannicola, preparati dai loro docenti, si sono prestati di fare da ciceroni ai visitatori alla scoperta del luogo. L’attenzione è centata soprattutto sugli affreschi dell’abbazia.

In entrambi i giorni, al tramonto è prevista la performance con la campana tibetana dell’arte-terapista e attore Giuseppe Caggiula. L’Abbazia di San Mauro sorge su uno sperone roccioso, a picco sul mare, a circa 70 metri d’altezza. Qui si gode di una vista privilegiata di tutta la città di Gallipoli e la costa circostante. Accanto all’Abbazia sorgeva anche un antico monastero, di cui rimane ben poco.

Storicamente l’Abbazia risale al periodo compreso tra il X e il XII secolo, edificata da monaci basiliani. Le prime informazioni sull’esistenza dell’Abbazia sono state rinvenute in una pergamena in lingua greca risalente al 1149. Dopo un primo momento di prosperità con i monaci, che arrivarono a possedere numerosi appezzamenti terrieri circostanti, cadde in rovina. Solo nel 1968 l’Abbazia è stata dichiarata monumento nazionale.

La struttura, edificata in conci squadrati in pietra di tufo, ha una pianta rettangolare. La facciata non presenta elementi architettonici di rilievo. Internamente la chiesa è divisa in tre navate e la pavimentazione originaria è andata completamente perduta. È decorata con un ciclo di affreschi risalente al XIII secolo, che ricoprivano tutta la muratura, poi andati perduti con il tempo. Secondo gli studiosi, gli affreschi furono realizzati da diverse maestranze, tutte provenienti dalla Grecia. Del monastero restano poche tracce: tre ingressi che immettono rispettivamente in tre grotte, solo una parzialmente accessibile e con resti di affreschi non identificabili.

 
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