Ieri, 20 gennaio, nello storico complesso dell’ex Macello Borbonico di Portici, è stata inaugurata la nuova Stazione Zoologica Anton Dohrn, comprendente il “Centro Ricerche Tartarughe Marine” più grande del Mediterraneo.

Numerosi i cittadini accorsi per visitare questo sito costituito da un’area di 600 mq coperti e 7000 scoperti, a pochi passi dal Granatello ed affacciato direttamente sul mare di Portici.

Il Centro sorge in continuità del Turtle Point di Bagnoli, chiuso nel 2014, ed è dotato di laboratori con attrezzature scientifiche per le analisi ambientali e di un ambulatorio con vasche, sala chirurgica e radiologica per la cura delle tartarughe marine, recuperate nel mar Mediterraneo, vittime di incidenti.

Già da tempo il Centro ha rimesso in libertà delle pazienti come l’Agata Christie, rilasciata a Ischia lo scorso 21 ottobre.
Oggi ospita Ottavia, che ha subito un difficile intervento, Oceania con una zampa atrofica proveniente da Brindisi, la piccola Michi nata e raccolta lo scorso ottobre sulle spiagge di Pisciotta.

Purtroppo molti sono gli incidenti di cui sono vittime gli abitanti marini: ferite causate dalle eliche dei natanti, ingestione di plastiche scambiate per meduse, ami o reti da cui non riescono a liberarsi.

Dopo la cura, le piccole ospiti vengono rimesse in libertà e seguite nel loro andare con particolari sensori, controllandone il comportamento e le migrazioni.

Portici può andare orgogliosa di questo Centro Zoologico, unico nel Meridione, voluto dallo stesso Comune con il contributo della Regione Campania, dotato anche di laboratori per la ricerca e di una consistente esposizione didattica.

 
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