La Finplanet Fiumicino ha partecipato al campionato 2011-2012 di serie A di calcio a 5.

Comuni-Italiani.it intervista Massimiliano Di Vilio, presidente della società di Fiumicino, comune in provincia di Roma.

Purtroppo il campionato è finito con una retrocessione in A2, avendo perso i play out contro il Venezia. Quale bilancio trae della stagione?
Il bilancio della stagione a livello societario non credo sia positivo, altrimenti non saremmo retrocessi. Purtroppo tanti fattori hanno influito negativamente specie da un punto di vista economico sulla nostra stagione. Per quanto riguarda, invece, il cammino dei ragazzi non posso che ringraziarli perché pur tra mille difficoltà sono riusciti ad ottenere almeno la possibilità di giocarsi la salvezza fino alla fine disputando le due gare di play out contro il Venezia. Mi ha colpito la loro professionalità ed il loro senso di responsabilità.

Massimiliano Di Vilio

I verdetti della serie A di calcio a 5 rispecchiano i suoi pronostici di inizio campionato?
Sono d’accordo. I verdetti rispecchiano in pieno i pronostici di inizio stagione, anche se il campionato finirà solo sabato 16 giugno quando verrà disputata gara 5 della finale scudetto tra Marca e Luparense. Alcuni esperti ed addetti ai lavori, ad inizio stagione, pronosticavano per noi una posizione di classifica più tranquilla, anzi, nella migliore delle ipotesi ci davano a ridosso delle prime sei del campionato. Così non è stato e credo che abbia influito negativamente sulla nostra stagione la sconfitta nello scontro diretto contro il Rieti, gara in cui abbiamo compromesso la nostra salvezza.

Tra le partite di questo campionato quale ricorda maggiormente per risultato, emozioni?
Ho un ricordo nitido della gara casalinga giocata contro il Bisceglie. Credo che quella vittoria sia stata raggiunta gettando il cuore oltre l’ostacolo. Ma purtroppo quella che poteva essere la gara della svolta non ha avuto seguito.

Qual è lo stato di salute del futsal italiano?
Credo che la salute del calcio a 5 non sia ottimale visti i problemi economici che il nostro paese sta attraversando che si riversano inevitabilmente su uno sport che vive degli investimenti da parte di sponsor. Ho paura che il prossimo anno alcune squadre non si iscriveranno ai vari campionati di appartenenza e questo sarebbe un segnale negativo per tutto il movimento.

La rosa della Finplanet Fiumicino

E nel Lazio?
Nel Lazio, in particolare, credo ci siano grandi difficoltà anche evidenziate da alcuni miei colleghi presidenti che fanno fatica a reperire risorse economiche per coprire l’intera stagione. Purtroppo, l’ultima finanziaria e specialmente alcuni aspetti della stessa, non garantiscono vantaggi per questo sport che credo sia destinato nel breve a fare un passo indietro. Ma sono certo che un passo indietro lo faranno anche alcuni giocatori provenienti dal Brasile che potrebbero decidere alla fine di rimanere nella loro patria visto che la differenza di cambio tra l’euro e il real, non è più così vantaggiosa e sopratutto il rischio di non essere retribuiti è diventato molto più frequente.

Come si avvicinano alla vostra disciplina le nuove leve?
Le nuove regole adottate dalla divisione con il cambio di attività ha portato molti ragazzi nel mondo del calcio a 5, ma credo che vada anche imposto a tutte le società di disputare le gare garantendo la presenza dei giovani, altrimenti il loro avvicinamento a questa disciplina sarebbe senza alcun beneficio.

A suo giudizio, si può fare di più per tutelare la salute degli sportivi e, in particolare, degli atleti dai più piccoli a quelli impegnati, nel vostro caso, in serie A di calcio a 5?
Credo di sì. Secondo me le società ed i presidenti devono essere più rigidi nei controlli fisici di ogni singolo atleta. Inoltre sarebbe opportuno poter contare in campo su medici specialistici e non solo generici. Questo anche durante le gare delle serie minori e soprattutto giovanili.

 
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