Angelo Malerba

Gli elettori di Alessandria il 6 e il 7 maggio potranno scegliere tra sedici candidati a sindaco, nel 2007 erano solo 3.

Risponde alle domande di Comuni-Italiani.it Angelo Malerba, 38 anni, candidato sindaco del MoVimento 5 Stelle Alessandria.

Tra emergenze e possibilità di sviluppo quali sono le priorità del territorio?
Le priorità per il nostro Comune sono quelle legate ad una buona gestione, dove la creazione di poltrone ad hoc per accontentare “amici” non sia più una prassi. La valorizzazione meritocratica delle risorse umane già operative e pagate dal Comune deve essere la regola, mentre l’esternalizzazione solo un’eccezione. E’ necessario verificare la partecipazione dell’amministrazione comunale nelle varie società (sono tutte necessarie?), riducendo così lo sperpero di denaro pubblico erogato a questo tipo di partecipate.
Mancano fondi, l’amministrazione dovrà chiedere dei sacrifici, non ce lo nascondiamo. La domanda è: finalizzare i sacrifici in modo costruttivo per un piano concreto di risanamento e rilancio o continuare ad essere indifferenti verso la sofferenza del tessuto sociale ed economico di Alessandria? Sarà necessario fare un’attenta spending review (revisione di spesa) in modo da ponderare cosa si spende e dove, solo conoscendo possiamo poi cominciare a deliberare.
Inoltre, perché non far tesoro di esperienze positive come quelle di Vedelago per i rifiuti? I risultati della raccolta di prossimità della nostra città sono sotto gli occhi di tutti: raccolta differenziata sotto la percentuale minima imposta per legge, sacchetti lasciati fuori dai contenitori, cattivo odore nel periodo estivo intorno alle aree di raccolta, costi spropositati per l’acquisto degli stessi cassonetti… A chi sta giovando tutto ciò? Se confronto l’esperienza del “Centro Riciclo Vedelago”, dove il rifiuto ben gestito è diventato una risorsa, provo tristezza e rabbia.
Nonostante il commercio cittadino sia in profonda sofferenza, si è continuato a rilasciare licenze per la costruzione di centri commerciali, spostando la ricchezza della città nelle casse di operatori commerciali con sede fuori dal nostro territorio. Noi crediamo che il vero futuro sia nella promozione e valorizzazione del centro città, che di per se stesso è “una galleria commerciale” a cielo aperto, puntando inoltre sul turismo e il rilancio della vocazione fieristica.

Rispetto a queste priorità, come si articolerà la sua campagna elettorale?
La nostra campagna elettorale si è articolata su vari fronti: banchetti informativi, conferenze a tema, presenza su radio e televisioni locali, interviste ai giornali, promozione del comizio conclusivo tramite coinvolgimento degli esercizi commerciali presenti nelle vicinanze. Abbiamo raccolto e analizzato richieste, problematiche, urgenze ed iniziative provenienti dai cittadini per costruire un programma elettorale serio e aderente ai bisogni del territorio.

I tre aspetti qualificanti del suo programma.
Sceglierei questi tre valori:
Onestà: gli iscritti alla nostra lista sono tutti incensurati, hanno professionalità differenti e questo ci ha permesso di creare dei gruppi di lavoro per proporre soluzioni possibili e non facili promesse elettorali.
Trasparenza: no a sprechi, sì al confronto, alla ricerca di risposte adeguate al territorio anche quando queste richiedono sacrifici, a partire dal primo cittadino.
Coerenza: non siamo disponibili a barattare quanto scritto nel programma con una “comoda poltrona”! Siamo forse gli unici ad averlo dichiarato fin dal primo momento di presentazione della nostra lista, è un grande punto di forza del nostro movimento.

Alla luce degli scandali che coinvolgono la politica italiana, teme una forte astensione alle urne? Ed eventualmente con quali argomenti pensa di convincere gli elettori?
Il rischio dell’astensionismo è alto. Forse questo è uno dei motivi che ha provocato in Alessandria un moltiplicarsi di liste e candidati alla poltrona di sindaco. I partiti tradizionali hanno cercato di copiare le idee dei movimenti, molte del MoVimento 5 Stelle, riempiendo i cartelloni di parole come trasparenza, politica pulita, numeri di telefono per contatto immediato, pagine facebook… ma a ben guardare sono per la maggior parte le solite facce già conosciute (anzi no, qualche candidata nelle foto è miracolosamente ringiovanita!). I risultati delle precedenti amministrazioni sono deludenti. Siamo sotto osservazione dalla Corte dei Conti, ad un passo dal dissesto finanziario! Ritengo l’astensionismo pericoloso in quanto non permetterebbe un vero rinnovo della classe politica della città e questa sarebbe un’occasione persa. Negli incontri con i miei concittadini sottolineo spesso tale aspetto.

I suoi primi 100 giorni da sindaco. Quali atti avranno la precedenza su tutto il resto?
La prima decisione da Sindaco riguarderà la riduzione del mio compenso e anche quello della giunta da me guidata e dei consiglieri. Nel contempo sarà necessaria una seria e vigorosa azione di verifica dei conti delle Casse Comunali anche attraverso l’ausilio di professionisti. Solo così conosceremo la realtà della situazione finanziaria della nostra città. Ogni altra decisione dipenderà dai conteggi, anche se abbiamo in cantiere alcuni progetti a costi zero che vedremo di mettere in campo a breve.

In tempi di crisi e di drastici tagli ai trasferimenti ai comuni, come pensa di garantire i servizi al cittadino e le politiche sociali?
È un momento difficile sia per la nostra città che per il nostro Paese. Il nostro Movimento nasce da cittadini che vogliono cambiare il modo di governare la città seguendo le reali esigenze del luogo e dei suoi abitanti e non favorendo interessi di parte. Il solo lamentarsi dell’amministrazione locale ci è parso poco utile e poco costruttivo ed è per questo che ci siamo attivati in prima persona. In questi mesi di lavoro sul programma abbiamo avuto modo di constatare che noi alessandrini siamo persone di buon senso e che non amano gli sprechi. Pensiamo che decidendo insieme le priorità del comune riusciremo a dar seguito alle necessità rimaste inascoltate dalle precedenti giunte. Potremmo anche chiedere direttamente ai cittadini di proporre soluzioni, tramite bandi pubblici di idee.
Il Movimento 5 stelle di Alessandria sa che, in caso di vittoria, il cammino sarà tutto in salita. A noi non interessa un ritorno di immagine ma solo la gestione efficiente e trasparente della città.

Federalismo fiscale. Una risorsa o un deterrente per il rilancio del territorio?
Per anni quello dei “soldi che restano sul territorio” è stato uno slogan della Lega, che ha avallato i più nefasti atti di Berlusconi in cambio dell’applicazione del tanto agognato federalismo fiscale. Quando dagli slogan si passa alla realtà i nodi vengono al pettine e analizzando i singoli provvedimenti si trovano parecchi elementi critici.
Il quadro che emerge è quello di un federalismo “per abbandono”, con gli enti locali che sono costretti ad aumentare le addizionali fiscali e a portare a livelli altissimi la pressione fiscale totale, dal momento che le tasse applicate dallo Stato centrale non diminuiscono; la crisi e la politica di rigore senza equità portata dal Governo Monti hanno reso evidente tutto ciò, e l’IMU è un caso emblematico.

E’ sempre attuale il tema delle fonti energetiche e dello sviluppo ecosostenibile. Come opererà il suo eventuale governo su questo campo?
Una delle 5 stelle presenti nel nostro simbolo, e nel nostro programma, è proprio quella relativa all’energia e dunque di particolare importanza per noi e per i nostri simpatizzanti. Per quanto riguarda lo sviluppo sostenibile e il consumo del territorio, siamo l’unica forza politica ad aver presentato il 19 aprile scorso una lettera di diffida al Comune e ai suoi dirigenti per impedire l’ennesima ed inutile colata di cemento in Valle S. Bartolomeo, già tristemente famosa a livello nazionale per l’impiego di imprese edili in sospetto odore di ‘ndrangheta.

Rispetto alla necessità ineludibile di una maggiore trasparenza nella gestione della cosa pubblica, quali misure adotterà la sua amministrazione?
Un comune funziona bene se ci sono le persone giuste al posto giusto e messe nelle condizioni migliori per poter svolgere la propria attività. Per questo è fondamentale rivedere la dotazione organica, la struttura organizzativa degli uffici e dei servizi in modo da perseguire la massima efficienza ed efficacia. L’assegnazione di posti di responsabilità a qualunque livello deve avvenire solo su base meritocratica ed il merito deve essere l’unico strumento di valutazione del personale comunale. Particolare attenzione dovrà essere posta alla quantità e qualità dei dirigenti comunali, delle loro funzioni e del raggiungimento degli obiettivi. Dovranno essere ridotte al minimo le consulenze esterne e le esternalizzazioni dei servizi in quanto è ampiamente dimostrato che il più delle volte tali pratiche aumentano i costi senza un effettivo miglioramento delle prestazioni.
I servizi comunali devono essere accessibili, ove possibile, on line. E’ necessario potenziare il sito del comune per consentire l’interazione dell’utente con l’amministrazione comunale e per monitorarne l’azione della stessa.

A fine mandato che paese si impegna a consegnare ai suoi concittadini rispetto a come si presenta oggi?
I cinque anni di mandato futuri saranno “duri”, non ce lo nascondiamo! Alessandria è reduce da un durissimo decennio in cui sia l’amministrazione di destra, e prima quella di sinistra, hanno attuato una politica miope, privilegiando gli interessi di parte, che di fatto ha portato il Comune nelle attuali condizioni, ad un passo dal dissesto finanziario. Noi siamo alessandrini scontenti, che hanno scelto di presentare una propria lista, impegnandosi in prima persona. Il programma è stato scritto seguendo le indicazioni degli abitanti per cui immagino, per il 2017, una città che ha ripreso a vivere, con servizi pubblici efficienti, meno inquinata e con un’economia in crescita. Senza ulteriori aperture di centri commerciali, il centro storico riprenderà ad essere attivo e produttivo. Una città che riscopre la sua vocazione turistica e fieristica. Alessandria ha le risorse per farcela e dobbiamo lavorare perché questa opportunità si realizzi.

 
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