Handball Carpi ASD A1 2011-2012

L’Handball Carpi ASD partecipa per la prima volta nella sua storia al campionato nazionale Serie A1 Maschile ed è stata inserita nel girone A, dove attualmente guida la graduatoria insieme al Cassano Magnago.

Risponde alle domande di Comuni-Italiani.it Enrico Lucchi, presidente della società di Carpi, comune in provincia di Modena.

Il 2011, ha lasciato una traccia importante nella storia della società: la promozione in A1.
Massimo risultato conseguito fino ad ora alla fine degli anni ’90 dove nei campionati 1997/98 – 1998/99 – 1999/2000 ha partecipato al campionato di Serie A2. L’Handball Carpi altresì proviene da due promozioni consecutive 2009/10 Serie B / A2 2010/11 Serie A2 / A1 risultato storico per la nostra società.

Perchè la scelta della FIGH di creare una serie A d’Elite al di sopra dell’A1?
La serie Elite è stata istituita nel campionato 2005/2006 per dare maggiore visibilità al nostro sport, prima sulla piattaforma satellitare Sky, ora sul Digitale terrestre Rai Sport, anche se l’orario di trasmissione delle gare in diretta il venerdì alle ore 18,00 è difficilmente visibile ad un vasto pubblico.

Il presidente Enrico Lucchi

In campionato, dopo sedici gare siete primi con 39 punti insieme con il Cassano Magnano. E’ in gioco un’imprevista promozione in serie A d’Elite?
Siamo in testa alla classifica appaiati al Cassano Magnano che però ha una migliore differenza reti negli scontri diretti. Rimangono ancora due gare da disputare ed è difficile che i lombardi si lascino sfuggire l’occasione, in ogni caso arrivare primi a pari punti potrebbe in seguito aprire scenari inimmaginabili all’inizio della stagione (leggasi ripescaggio in Elite).

Un pronostico sui verdetti del campionato della serie A1 girone A.
Ai primi 4 posti della classifica ci sono le squadre già accreditate alla vigilia, cioè Cassano Magnago, Merano, Ferrara e noi. Non ci sono state sorprese da parte di altre squadre.

Quale partita di questo campionato ricorda maggiormente per emozioni, risultato?
Sicuramente la vittoria a Carpi contro il Cassano Magnago (24-23) giunta a 5″ dal termine ed in inferiorità numerica. Ma indubbiamente anche il recupero della gara con il Leno che ci ha permesso di essere primi in classifica.

Gennaro Di Matteo e Marco Zoboli

Nel roster quali sono gli atleti maggiormente determinanti e magari più amati dal pubblico?
Il portiere Luigi Malavasi, il nostro migliore realizzatore Gennaro Di Matteo, la “diga” Otto Fontanesi, Marco “Zeta” Zoboli, Stefano Bonazzi e William Zafferi quest’ultimi che hanno sposato fin dall’inizio il nuovo progetto della nostra società e indubbiamente anche il nostro attuale allenatore Davide Serafini, sfortunato nel primo anno di Serie B, per un infortunio ha deciso di chiudere la carriera agonistica ed iniziare quella di allenatore.

E’ derby con il Ferrara la partita più sentita dalla squadra e dai tifosi?
Certamente il derby con Ferrara è sentito, ma sicuramente per agonismo e rivalità il derby emiliano con i reggiani del Casalgrande è quello più atteso. Fra l’altro alla prima giornata abbiamo proprio perso il derby, 3 punti che ora pesano.

L'allenatore Davide Serafini

Le squadre giovanili come si comportano nei loro campionati?
Abbiamo 3 formazioni giovanili: l’U20M ha disputato un ottimo torneo perdendo lo scontro diretto all’ultima giornata con il Romagna, che avrebbe permesso alla squadra di accedere alla fase finale nazionale; l’U16M e l’U14M dopo un inizio difficile. Il lavoro sta dando i suoi frutti anche se deve ancora arrivare la prima vittoria.

Anche la pallamano, con i canali sportivi gratuiti sul digitale terrestre, ha aumentato la sua visibilità. Quanto è stato positivo sia per l’aspetto economico (sponsor) sia per la diffusione della pallamano tra i giovani?
Sicuramente, ma certamente non è la panacea che può risolvere i problemi finanziari che sono sempre presenti nella nostra disciplina. I giovani bisogna tirarli su in casa propria, non è che facendo vedere una partita alla settimana in Tv e mai notizie sui quotidiani si possano avvicinare alla disciplina.

E come si avvicinano oggi alla vostra disciplina?
Abbiamo avviato una collaborazione con le scuole di Carpi, aperto una scuola di pallamano, cerchiamo di farci conoscere sul territorio anche sull’onda dei risultati sportivi degli ultimi anni.

A suo giudizio qual è lo stato di salute della pallamano italiana, maschile e femminile? Come siamo collocati a livello europeo?
Lo stato di salute della pallamano italiana per me è deficitario sia in campo maschile che femminile. In Europa praticamente non abbiamo voce in capitolo, veniamo sempre e regolarmente eliminati nelle fasi eliminatorie, varie volte le squadre campione d’Italia non partecipano neanche alla Champions League, quindi…

Parata di Luigi Malavasi

La Federazione, nelle sue varie articolazioni, potrebbe fare di più?
Certamente, quest’anno ci sono le elezioni, speriamo nel nuovo consiglio federale eletto.

Alle ormai imminenti Olimpiadi di Londra quali nazionali prevede si giocheranno il podio?
Le squadre europee hanno sempre fatto la voce grossa in queste competizioni. La Francia è campione olimpica, la Danimarca ha appena conquistato l’europeo, ma non bisogna dimenticare la Croazia, la Serbia, la Spagna e la Germania. Nel campo femminile non conosco il movimento ma ci sono Danimarca e Norvegia con l’incognita Sud Corea sempre presente.

Se le fosse chiesto cambierebbe qualcosa nelle attuali regole di gioco o nell’organizzazione dei campionati?
La pallamano è uno sport di contatto fisico, negli ultimi anni si è voluto maggiormente tutelare questo aspetto e si è andati nella direzione giusta. La Federazione con l’ultima riorganizzazione dei campionati ha voluto rilanciare il movimento, i frutti si vedranno in futuro.

Rigore di Gennaro Di Matteo

L’Handball Carpi ASD cosa rappresenta per i tifosi, gli sportivi, le istituzioni locali?
La pallamano a Carpi è ben radicata essendo nata nel 1974, è sempre stata presente sul territorio per questo ha un buon seguito di tifosi.
Anche la città di Carpi quest’anno si è avvicinata maggiormente alla squadra, c’è un buon rapporto con le istituzioni locali che hanno cercato nei limiti del possibile di supportare le nostre esigenze.

La crisi economica come condiziona i programmi di una società di handball di alto livello?
E’ una continua caccia allo sponsor, non avendo un main-sponsor che ci possa garantire tranquillità. Siamo in ogni caso supportati nella nostra attività da un numero di aziende della nostra zona.

Siete protagonisti anche in iniziative sociali, benefiche?
Sì, quest’anno in collaborazione con le scuole abbiamo iniziato un corso di pallamano per ragazzi disabili.

 
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