ASD Marca Futsal

Il calcio a 5 è in forte ascesa in Italia. Con un ricco know how di esperienza e progettualità, accumulato in appena sette anni, l’ASD Marca Futsal partecipa al campionato nazionale di serie A, vinto nel 2010-2011.

Risponde alle domande di Comuni-Italiani.it Fulvio Strim, direttore generale Marketing e Comunicazione della società di Castelfranco Veneto, comune in provincia di Treviso.

In serie A maschile dopo diciotto partite siete secondi con 41 punti. Final Eight/play off raggiunti. Con quali aspirazioni?
La stagione che stiamo vivendo è stata e sarà, colma di impegni. In estate avevamo programmato alcuni importanti obbiettivi: vincere la Supercoppa Italiana, qualificarci per la Final Four di UEFA Futsal Cup e riuscire a mantenerci in una posizione di vertice, contenendo un eventuale distacco dal primato intorno ai tre/quattro punti, al termine del girone d’andata. Quest’ultima attesa, auspicata in virtù dell’esperienza delle altre società che avevano percorso, prima di noi, il cammino che stavamo cominciando, era stata ponderata pensando al numero di impegni che ci attendevano. A gennaio abbiamo rallentato ulteriormente la nostra marcia, soprattutto per via di reiterate assenze di atleti infortunati e stanchi. L’importante è che, comunque, siamo saldamente al secondo posto e la sosta osservata in occasione dei campionati europei ci ha permesso di sanare le situazioni difficili. Ora siamo pronti per ripartire ad alti livelli con gli obbiettivi di vincere quanto più possibile, consci di essere sodalizio molto competitivo ed ambizioso.

Fulvio Strim

Tra queste partite quale ricorda maggiormente per risultato, emozioni?
In questo scorcio di stagione ci sono state sostanzialmente due partite che hanno segnato due obbiettivi importanti: l’incontro di Supercoppa con la Lazio ed il terzo match dell’Elite Round di UEFA Futsal Cup contro il Montesilvano. Ad essere sincero è proprio quest’ultima gara che ricordo con particolare emozione poiché ci ha permesso di raggiungere l’Elite del futsal continentale promuovendoci alle Final Four che giocheremo al Lleida (Spagna) a fine aprile e consacrandoci tra le migliori quattro compagini europee. Dopo anni di lavoro, è stato fantastico!

Quali squadre prevede in corsa per il titolo italiano?
Non ci sono, secondo me, sostanziali differenze dagli anni passati. Oltre a noi, Luparense e Lazio hanno qualche credenziale in più, ma non vanno dimenticate formazioni del calibro di Montesilvano, Pescara (attuali vice campioni d’Italia) e dell’Asti, che possono realmente creare difficoltà alle big.

A marzo sarete impegnati anche nella Final Four di Coppa Italia.
Nella kermesse padovana siamo sempre stati protagonisti. Il PalaFabris ci porta abbastanza bene, non solo in Coppa Italia, ma anche in Europa. Arriveremo più preparati di quanto lo fossimo stati un anno fa, quando perdemmo la finale ai tempi supplementari con la Lazio e questo rafforza la nostra volontà di riprenderci quel trofeo che vincemmo nel 2010. La concorrenza è agguerrita, con in prima fila la Luparense, ma vogliamo tentare tutto quanto nelle nostre possibilità per riconquistare la coccarda tricolore.

La conquista dello Scudetto 2011

La nazionale italiana maschile ha conquistato il terzo posto ai recenti europei e nei prossimi mesi incontrerà la Norvegia per i play off in vista dei mondiali in Thailandia. Qual è lo stato di salute del futsal italiano?
Il futsal italiano sta vivendo un momento di profondo rinnovamento e il lavoro che i club e le rappresentative nazionali stanno portando avanti porta frutti importanti. A livello sportivo stiamo tutti crescendo, in competitività ed in credibilità. A livello mediatico stiamo conquistando sempre più spazio e, almeno apparentemente, le società hanno cominciato a fare i giusti passi, anche economicamente per progredire di giorno in giorno. Manca ancora qualcosa, secondo me, per poter avere un’identità più forte ed adeguare gli impegni che questo sport ci impone: la qualifica, almeno, di semiprofessionismo.

E nel Veneto?
Il Veneto, da anni, è la vera capitale del futsal nazionale. La delegazione di Marghera sta ben lavorando, sia a livello di organizzazione dei campionati competitivi di categoria, che a livello giovanile. Ci sono oltre 300 società, il che significa circa il 10% del totale in Italia ed il livello tecnico è di prim’ordine. Certo, come da altre parti della nazione, esistono problemi endemici, ma è fuori dubbio che il calcio a 5 regionale continua a crescere.

Come si avvicinano alla vostra disciplina le nuove leve?
Le modalità di approccio al calcio a 5 sono e possono essere molteplici. I bambini ed i ragazzi hanno molte possibilità di conoscere questo fantastico sport e ne sono attratti. I contatti avvengo tramite tornei e stage estivi, attività delle varie società nei plessi scolastici, il passaparola. I genitori sono contenti di far praticare questo sport poiché, rispetto al calcio ad esempio, si gioca al caldo ed al coperto ed il messaggio che si trasmette durante l’attività è, ancora oggi, di sportività, lealtà ed amicizia, senza eccessi di violenza propria di altri sport. Ma la realtà è che è una disciplina coinvolgente e formativa. Molto dipende dalle attività che le società riescono a mettere in atto e tante sono le cose di cui parlare.

Contenti della copertura mediatica della vostra società e del vostro campionato?
Pur avendo fatto notevoli passi in avanti, la copertura mediatica del calcio a 5 è ancora distante da quella dedicata ad altri sport “diretti concorrenti” come, ad esempio, il volley ed il basket. Certo è, comunque, che cresce sempre di più l’interesse dei media, sia della carta stampata che televisivi. Oggi, il calcio a 5 nazionale viene veicolato attraverso le dirette televisive di Raisport, la trasmissione di partite e programmi, anche tematici, su diverse televisioni locali, 320 articoli su quotidiani sportivi quali la Gazzetta della Sport, Tuttosport e Corriere dello sport, testate locali ecc. Internet è certamente un veicolo privilegiato, ma, probabilmente solo per la nicchia di interessati specificatamente al futsal. La nostra società si affida alla cura del marketing e della pubblicità ad azienda specializzata che ne cura gli aspetti comunicativi ed organizzativi (eventi) ed analizza la risposta espositiva del brand Marca e dei suoi partner. Nel 2011, ad esempio, i risultati ottenuti, in termini globali di contatti, è stato di circa 13 milioni, attraverso tutti i canali messi in atto. Le dirette televisive Raisport sono state 19, con risultati di share molto confortanti, il che significa che la copertura mediatica che ci riguarda è stata di buon livello, ma si può fare molto di più e ci stiamo lavorando.

Il capitano Wilhelm al tiro durante la Coppa Italia 2012

Che rapporto c’è tra la sua squadra e la comunità di Castelfranco Veneto?
Marca Futsal è ben integrata nella ragnatela sociale di Castelfranco Veneto, così come pure di Montebelluna. La gente ci conosce, parla con i nostri atleti e tecnici. L’amministrazione comincia a recepire il nostro messaggio, anche in relazione a progetti sportivi e di impiantistica. Abbiamo costanti rapporti con altre società sportive, anche se non numerosissimi e non specificatamente solo della nostra città. L’interesse cresce, anche se piano piano.

La crisi economica come condiziona i vostri programmi?
Purtroppo non possiamo fregiarci del titolo di isola felice. Anche la nostra società, come tutto il resto delle attività nazionali, paga lo scotto della crisi. L’interesse di partner disposti ad aiutarci a portare avanti i nostri progetti, non solo di prima squadra, ma anche di settore giovanile, c’è sempre, ma inevitabilmente con impegni sempre più ridotti. A questo, però, abbiamo reagito cercando nuove opportunità anche in ambito extra provinciale e regionale. Questo ha implementato il lavoro dietro le quinte, ma è necessario per poter garantire il più possibile continuità, competitività ed impegni a 360 gradi, soprattutto con i giovani.

Siete impegnati anche con iniziative sociali e benefiche?
Le attività sociali in cui siamo impegnati, al momento, sono relative alla promozione della disciplina sportiva del calcio a 5. Teniamo brevi corsi conoscitivi presso le scuole. Da inizio stagione, ad esempio, siamo entrati in sette scuole, toccando l’interesse di più di 800 bambini e bambine. Riteniamo che le attività benefiche siano molto importanti e stiamo studiando alcune iniziative che dovrebbero partire con la prossima stagione sportiva. Come ogni altro aspetto che curiamo, però, riteniamo che, per centrare anche l’obbiettivo sociale/benefico, siano necessarie programmazione e idee chiare. Per questo ci auguriamo di poter trovare partner che ci permettano realmente di poter affiancare ogni nostro singolo tesserato ad una o più iniziative a favore di chi necessita di supporto.

 
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