Nicola Mariani

L’ASD Migliarino Volley 1984 partecipa al campionato nazionale maschile di serie B2, girone D.
Risponde alle domande di Comuni-Italiani.it Nicola Mariani, direttore generale della società di Migliarino Pisano, frazione del comune di Vecchiano, in provincia di Pisa.

Ultimi in classifica, dopo undici partite avete 3 punti. Ad una giornata dalla fine del girone di andata dovete recuperare 10 punti per uscire dalla zona retrocessione. Cosa è successo?
La nostra è una squadra giovanissima, con molti atleti provenienti dal nostro settore giovanile. In organico abbiamo cinque atleti del 1991, due del 1993 ed uno del 1995. La cosa che abbiamo pagato maggiormente è l’inesperienza alla categoria, avendo solo quattro atleti con passati in campionati nazionali. Questi sono Wiegand (’85), Lusci (’88), Taccini (’87) e Montemurro (’87).
Sapevamo già a settembre che sarebbe stata dura perché le altre società si erano notevolmente rinforzate rispetto alle passate stagioni. Noi invece, da neopromossa e senza le possibilità economiche di altre squadre, abbiamo proseguito confermando l’ossatura della squadra vincitrice della serie C, cercando di rinforzarla con i rientri di Lusci e Taccini e gli arrivi di Montemurro e Romboni.

Quale fondamentale è il vostro punto di forza?
Devo dire che il nostro punto di forza è il gruppo che nonostante l’ultima posizione in classifica è rimasto molto unito e concentrato per cercare di uscire da questa situazione, e proverà fino alla fine a raggiungere la salvezza, grazie anche al lavoro di mister Claudio Grassini, uno dei migliori allenatori della regione. E’ proprio grazie al gruppo se l’anno passato abbiamo raggiunto la promozione sconfiggendo avversarie che sulla carta dovevano essere più attrezzate di noi.

Riccardo Martini

E quello più debole?
Il punto debole come già detto precedentemente è l’inesperienza specialmente nel ruolo di schiacciatore di banda. Tutte le altre squadre si sono rinforzate in questo settore, ingaggiando atleti con trascorsi in B1 o A2. Forse a noi manca questa pedina, un atleta di grande esperienza che sappia trainarsi dietro tutti i compagni, specialmente nei momenti più difficili della gara.

Un pronostico su quale atleta potrebbe essere il MVP a fine stagione.
Premiare un solo atleta non sarebbe giusto verso gli altri. Tutti stanno mettendo il massimo impegno per provare a risollevarsi. Binioris ed Imbriolo stanno confermando quanto di buono fatto la scorsa stagione avendo ancora ampi margini di miglioramento per affermarsi a più alti livelli. Anche Biancalani, che fino a due stagioni fa militava in Serie D, ha fatto enormi passi in avanti.
Inoltre capitan Martini, Wiegand e Grassini sono i senatori dello spogliatoio, atleti dotati di grande professionalità che svolgono anche il compito di guida per i più giovani.

Nel girone D chi è favorito per la promozione e per i play off e chi potrebbe essere coinvolto nella zona retrocessione?
La squadra favorita per la promozione diretta è il Cus Pisa, attualmente al primo posto, che può contare su atleti importanti per la categoria come Sabatini, Piccinetti, Castelli. Altre pretendenti per i playoff sono sicuramente Castelfranco e Firenze, che entrambe schierano ex atleti di B1/A2.
Da non dimenticare anche Ferrara e Bologna, società che fino a pochi anni fa militavano nell’olimpo del volley e che ora stanno cercando di ritornarvi.
Riguardo alla retrocessione, è difficile dirlo. Il livello delle squadre è molto equilibrato quindi non è facile individuare quali saranno le squadre coinvolte nella lotta per mantenere la categoria, oltre a noi ed ai Lupi.

Valerio Imbriolo

Esiste un derby particolarmente sentito dalla squadra e dai tifosi?
Essendo otto squadre toscane nel girone, di derby se ne giocano parecchi. I più sentiti sono sicuramente quelli con Castelfranco e con Camaiore, a causa dei recenti incontri playoff degli ultimi anni. I rapporti comunque sono buoni con tutte le società della zona, dunque non esistono derby “caldi“. Il derby per eccellenza sarebbe quello con il Cus Pisa, ma gli ottimi rapporti tra società e le amicizie sottorete lo rendono quasi una gara “amichevole“.

Il campionato nazionale di B2 cosa rappresenta, a suo giudizio, nel sistema pallavolo italiano?
Sicuramente è un campionato importante essendo di carattere nazionale. Qui società di piccoli paesi e con un budget limitato (come il Migliarino Volley) hanno la possibilità di affrontare società che invece hanno fatto la storia del volley italiano e che puntano a tornare in campionati ben più importanti rispetto alla serie B2. Anche il tasso tecnico è importante in quanto vi militano moltissimi atleti scesi da categorie superiori, vuoi perche sono al termine della carriera, vuoi per motivi di avvicinamento a casa. Credo che, per quanto riguarda il girone delle toscane, il tasso tecnico delle squadre sia aumentato notevolmente rispetto ai campionati scorsi.

Con i canali sportivi gratuiti sul digitale terrestre, la pallavolo ha aumentato la sua visibilità. Ritiene che sia un fatto positivo?
La pallavolo italiana, rispetto ai risultati che storicamente ha ottenuto, ha sempre vissuto all’ombra nel confronto con altri sport. Nonostante le vittorie mondiali ed europee sia con la nazionale che a livello di club, la pallavolo non è mai riuscita a trovare un grosso spazio nel palinsesto televisivo. L’avvento dei canali sportivi gratuiti e del digitale terrestre non può dunque che far bene al movimento pallavolistico che meriterebbe maggiore attenzione mediatica proprio per accontentare gli appassionati, sempre più numerosi e per poter aiutare le società nella ricerca di ulteriori sponsor.

La scomparsa dai canali “generalisti”, per contro, può essere negativa?
La Rai purtroppo non ha mai dato molta attenzione alla pallavolo, ad eccezione delle gare olimpiche o mondiali della nazionale. Seguire solamente la nazionale non ha molto senso, serve maggiore visibilità a tutto il movimento pallavolistico e quindi a quanti più campionati possibili.

Luca Wiegand

A suo giudizio qual è lo stato di salute della pallavolo italiana, maschile e femminile, sempre ai vertici del volley europeo e mondiale?
Nella pallavolo, così come in molti altri sport, stiamo vivendo un ricambio generazionale. La generazione di fenomeni che ci ha permesso di vincere tutto nel mondo sarà dura che si ripeta, anche perché le altre nazionali si sono rinforzate, questo perché molti atleti stranieri militano nei campionati italiani. Riguardo ai piani più bassi, dunque la pallavolo regionale e provinciale, noto un sempre minor numero di squadre.
Io ritengo molto importante investire e lavorare sui propri settori giovanili per permettere alla società di avere sempre atleti a disposizione, anche nel prossimo futuro.
Non si può sperare tutti gli anni di trovare uno sponsor “ricco” per permetterci di ingaggiare otto/dieci giocatori provenienti da altre società.
Invece molti campionati giovanili, che un tempo vedevano partecipare tante squadre della provincia, sono stati composti in modo regionale o comunque interprovinciale per la carenza di società partecipanti.

La pallavolo in rosa supera quella maschile. Come lo spiega?
A livello femminile la pallavolo è lo sport più praticato. Il maschile parte nettamente svantaggiato visto che in qualsiasi televisione, quotidiano, rivista, sito internet, ecc. … non si fa che parlare prevalentemente di calcio. Il calcio è lo sport maschile per eccellenza, anche se ultimamente è più giusto chiamarlo business invece che sport, almeno in certe categorie.

Le risulta un calo d’interesse per il volley da parte dei maschi?
La maggiore visibilità della pallacanestro rispetto alla pallavolo ed il recente boom del rugby stanno portando via atleti maschi alla pallavolo. Qui si ritorna al discorso dell’attenzione mediatica. Se un bambino in tv vede calcio, basket e rugby, giustamente opterà maggiormente per questi sport, sognando un giorno di esserci lui stesso dentro a quella tv. Da non dimenticare inoltre che molti ragazzi di oggi, rispetto a quelli di una volta, hanno minor voglia di praticare sport agonistico, avendo maggiori strumenti di svago quali consolle, cellulari, computer, ecc. …

Giovanni Binioris

Negli anni le regole di gioco hanno subito continue modifiche. Cosa ne pensa?
Credo che il rinnovamento delle regole sia stato positivo, anche per portare maggior equilibrio e spettacolo tra le compagini che si affrontano. Adesso è più facile vedere bellissimi scambi di gioco rispetto ad alcuni anni fa. Col cambio palla le partite risultavano spesso noiose e la squadra favorita difficilmente perdeva l’incontro.

Cosa eventualmente cambierebbe?
Al momento niente di più rispetto ad ora. I cambiamenti sono stati notevoli ma indovinati, quindi al momento godiamoci la pallavolo così com’è.

L’ASD Migliarino Volley 1984 che cosa rappresenta per la comunità di Migliarino Pisano e del comune di Vecchiano?
Migliarino Volley ha sempre avuto molto seguito nel Comune di Vecchiano, con la palestra sempre gremita per le partite della prima squadra. Il top lo abbiamo raggiunto lo scorso anno durante i playoff di serie C con molta gente che è dovuta rimanere fuori a guardarsi le partite dalle vetrate esterne.
Inoltre per la finale a Camaiore al nostro seguito c’erano 400 persone di fede biancorossa. I rapporti con l’Amministrazione Comunale sono ottimi, con molta stima reciproca. Attualmente, militando nel campionato nazionale di Serie B2, siamo la società più importante del Comune di Vecchiano. Con alcune società del territorio il rapporto è buono mentre altre ci vedono come antagonisti per i loro interessi.

La crisi economica condiziona la realizzazione dei programmi di una società di pallavolo?
La crisi economica attuale condiziona qualsiasi programma di qualsiasi azienda o società. La pallavolo ne risente maggiormente perché è da tutti visto come uno sport minore dunque trovare nuove risorse economiche è sempre più difficile. Per questo mi sento di ringraziare tutti i nostri sponsor per la fiducia che ci danno, in particolare i due main sponsor Baglini Ascensori Group e CTC Consorzio Toscano Cooperative.

Siete protagonisti anche di iniziative sociali, benefiche?
Il Migliarino Volley si è sempre reso favorevole ad iniziative benefiche a scopo sociale. Nel 2010 abbiamo partecipato attivamente ad un’asta in favore delle persone rimaste alluvionate dall’esondazione del fiume Serchio. Lo scorso anno è stato realizzato e venduto un calendario che ritraeva gli atleti della prima squadra, con l’intero incasso devoluto in beneficenza ad un’associazione che si occupa della ricerca scientifica medica. Inoltre nelle ultime due stagioni, l’intero organico della prima squadra, accompagnato da staff tecnico e dirigenziale, ha partecipato alla donazione del sangue in favore della Fratres. Attualmente stiamo valutando altre iniziative per poter dare una mano a persone meno fortunate.

 
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