Libero Volley 1984 B2 2011-2012

Dal 1984 ad Ascoli Piceno Libero Volley è un punto di riferimento per la pallavolo femminile, avendo partecipato fino alla serie B1.
Nel campionato 2011-2012 sta disputando la serie B2, nel girone F con 14 squadre provenienti dall’Umbria, dalle Marche, dall’Abruzzo e dall’Emilia-Romagna.

Risponde alle domande di Comuni-Italiani.it Fabio Carboni, segretario e responsabile organizzativo della società.

Dopo otto partite avete solo 4 punti, ma classifica è ancora corta. Sono emerse delle difficoltà?
Le difficoltà che sono emerse in questa prima fase del campionato sono relative soprattutto all’amalgama del gruppo e all’assimilazione di nuove metodologie di lavoro vista anche la giovane età della squadra corrispondente, per l’esattezza, all’Under 23.

Quali sono gli obiettivi stagionali?
Gli obbiettivi stagionali corrispondono ad un’unica parola: la salvezza.

In quale fondamentale eccellete e in quale invece siete più deboli?
Ci troviamo discretamente bene in attacco e battuta mentre siamo in difficoltà nella fase di ricezione.

Nel girone F chi è favorito per la promozione e per i play off e chi potrebbe essere coinvolto nella zona retrocessione?
Per la promozione e i play off le favorite sono quattro squadre che hanno poi una marcia in più: Pagliare, Bastia, Cesena e Porto Recanati. Per la retrocessione la lotta vede coinvolte chiaramente le ultime quattro squadre, ma siccome il campionato è assai lungo, secondo me a lottare saranno in sette /otto.

Esiste un derby particolarmente sentito dalla società e dai tifosi?
Diciamo che particolarmente sentite sono le partite con Amandola e Pagliare, soprattutto per la vicinanza comunque sempre nel massimo rispetto e nella massima civiltà possibile.

Il campionato nazionale di B2 cosa rappresenta, a suo giudizio, nel sistema pallavolo italiano?
Il campionato di Serie B2 rappresenta un’ottima esperienza anche per il riscontro mediatico offerto dal medesimo se viene svolto con la maggior parte delle proprie atlete, altrimenti qualche problema lo crea.

I canali sportivi gratuiti sul digitale terrestre, hanno aumentato la visibilità della pallavolo. Ritiene che sia un fatto positivo?
Sicuramente la presenza di canali gratuiti sportivi ha accresciuto la diffusione dello sport e nella fattispecie la pallavolo e questo non può che essere positivo.

La scomparsa dai canali “generalisti”, per contro, può essere negativa?
No, la scomparsa dei canali generalisti secondo me non darà nessun problema anche perché come sport eravamo già fuori.

A suo giudizio qual è lo stato di salute della pallavolo italiana, maschile e femminile, sempre ai vertici del volley europeo e mondiale?
Lo stato di salute attualmente del volley è ottimo, visto anche lo strepitoso risultato dell’Italia del volley femminile negli ultimi Campionati del Mondo, ma anche il maschile non scherza, speriamo che Savani e compagni ci regalino il pass per le Olimpiadi.

Le risulta un calo d’interesse per il volley da parte dei maschi?
Secondo me i ragazzini sono attratti dal calcio e dal suo contorno e perdono di vista di riuscire magari in qualche altro sport, concentrando le proprie energie solo ed esclusivamente su uno.

Negli anni le regole di gioco hanno subito continue modifiche. Cosa ne pensa?
Le ultime regole hanno cambiato di molto la pallavolo rendendola più veloce e spettacolare e ritengo che questo sia stato positivo perché ha avvicinato la gente ancor di più con partite sempre più avvincenti.

Cosa eventualmente cambierebbe?
Cambierei l’altezza della rete soprattutto nel maschile.

Libero Volley 1984 cosa rappresenta per la comunità di Ascoli Piceno?
Rappresenta la realtà pallavolistica più importante della nostra città e conseguentemente riesce ad attirare l’attenzione della cittadinanza che durante gli incontri casalinghi della nostra B2 raggiunge costantemente la media di circa 100 persone. Dal punto di vista di attenzione delle nostre autorità possiamo ritenerci più che soddisfatti perché l’amministrazione comunale nelle vesti dell’assessore allo sport è vicina a tutti i nostri problemi ma lo è anche verso altre discipline e attività rendendo così lo sport un aspetto importante dell’attività amministrativa.

La crisi economica condiziona la realizzazione dei programmi di una società di pallavolo?
La crisi ci sta creando non poche difficoltà rendendo qualsiasi forma di programmazione ridotta all’osso, con scelte da effettuare non sempre facili.

Siete protagonisti anche di iniziative sociali?
Abbiamo svolto attività di educazione alimentare con un progetto di alcune serate svolto da una dottoressa nutrizionista che ha visto coinvolte atlete e genitori e abbiamo in corso una collaborazione con la Croce Rossa Italiana per effettuare alcune serate dedicate alle manovre di disostruzione delle vie respiratorie e alcuni interventi nel primo soccorso.

 
© Riproduzione Riservata
 

Nessun commento

Lascia un Commento