Polisportiva Preganziol ASD B2

La Polisportiva Preganziol ASD partecipa al campionato nazionale di pallavolo femminile di serie B2, girone D.

Risponde alle domande di Comuni-Italiani.it Lorenzo Chin, dirigente e responsabile settore volley della società di Preganziol, comune in provincia di Treviso.

Alla fine del girone di andata avete solo 10 punti. Sono emerse delle difficoltà?
La nostra squadra ha meritatamente vinto il campionato di Serie C l’anno scorso e la società ha tenuto l’ossatura della squadra dell’anno scorso con nuovi innesti di discreto livello. Il tutto con un occhio al bilancio e nel rispetto di atlete e del c.d. fair play finanziario. Il campionato di B2 è di livello superiore e necessita di atlete più esperte e con diverse qualità. Dobbiamo lavorare per elevare queste caratteristiche e non vogliamo assolutamente dimenticare che il nostro obiettivo è quello di far crescere soprattutto le più giovani, alle quali va dato il giusto spazio nei … giusti momenti.

Analizzando i fondamentali, quali sono quello in cui eccellete e quello in cui siete più deboli?
Certamente nella difesa ci esprimiamo bene. Deboli invece nella battuta e ricezione, perché troppo incostanti.

Un pronostico su quale atleta potrebbe essere la MVP a fine stagione.
Per ora Lisa Savietto, il nostro opposto.

Nel girone D chi è favorito per la promozione e per i play off e chi potrebbe essere coinvolto nella zona retrocessione?
I favoriti sono: Martignacco, Beng, Fratte, Villorba, Strà e Spes. Per la retrocessione: tutti gli altri.

Esiste un derby particolarmente sentito dalla Polisportiva e dai tifosi?
Certamente quello contro lo Spresiano. Abbiamo battagliato tutto lo scorso campionato. Noi l’anno scorso li abbiamo battuti vincendo il titolo. Quest’anno tireremo le somme a fine stagione.

Il campionato nazionale di B2 cosa rappresenta, a suo giudizio, nel sistema pallavolo italiano?
Non ho grande esperienza. Ma penso che sia di livello medio/basso. Io opterei per avere due situazioni ben distinte: l’eccellenza, fatta da una serie A (unica) e da una B1 ed una B2 di alto livello. Poi il livello regionale con una C ed un a D uniche con un massimo di 48 squadre nel femminile per ogni Serie. Nel provinciale che tutto rimanga come sta.

Ci presenta il progetto “Volley Insieme”, nato nel settembre 2010?
E’ tutto ben dettagliato nel nostro sito www.polisportivapreganziol.it che vi invito a visitare. Comunque è un’ottima idea che mette assieme due società storiche del territorio trevigiano che possono “offuscare” i successi delle altre società tenendo di vista le giovani promesse.

Sede sociale e campi da tennis della Polisportiva Preganziol

Si stanno diffondendo queste “aggregazioni”. Nel volley si sta capendo che non sempre il piccolo è bello?
Rispondo solo che si deve essere realisti. In questo periodo storico di difficoltà economiche si deve fare di necessità virtù.

La squadra dell’Albatros Volley, con voi in “Volley Insieme”, con quale obiettivi sta affrontando il campionato di serie C?
L’obiettivo è unico e chiaro: far maturare le ragazze giovani per creare nel tempo una serie C di atlete appena maggiorenni.

Con i canali sportivi gratuiti sul digitale terrestre, la pallavolo ha aumentato la sua visibilità. Ritiene che sia un fatto positivo?
Certamente… più se ne parla e più si vede Volley in TV e meglio è per tutto il movimento.

La scomparsa dai canali “generalisti”, per contro, può essere negativa?
Non parlerei di scomparsa, ma di mutate strategie aziendali che sono però legate alla presenza ed alla concorrenza di nuovi e specialistici competitor del settore.

A suo giudizio qual è lo stato di salute (considerando l’impegno della Federazione con le varie rappresentative provinciali e regionali, Club Italia, ecc.) della pallavolo italiana, maschile e femminile, sempre ai vertici del volley europeo e mondiale?
I numeri mostrano un movimento in salute, non più in forte aumento, come negli anni 90, ma comunque stabile. In sofferenza il maschile, rispetto al femminile. Propongo un po’ più di proselitismo della Federazione presso le scuole in maniera più concreta e stabile.

La pallavolo in rosa supera quella maschile. Come lo spiega?
Nei maschi è sempre forte la concorrenza di sport con caratteristiche di contatto fisico: oltre al calcio e al basket ci aggiungerei anche il rugby (diventato di moda) e il calcetto o calcio a 5. Il volley in rosa invece direi che è proprio lo sport di squadra più femminile in assoluto. E’ bello, equilibrato ed intelligente.

Ma soprattutto le risulta un calo d’interesse per il volley da parte dei maschi?
Sì, in virtù di preferenze che si rivolgono agli sport che ho detto in precedenza.

Negli anni le regole di gioco hanno subito continue modifiche. Cosa ne pensa?
Più facili per giocare e più interessanti per i non addetti ai lavori. C’è più spettacolo ed ogni palla vale un punto.

Cosa eventualmente cambierebbe?
Ritornerei a considerare come fallo tutte le invasioni a rete.

La Polisportiva Preganziol ASD è impegnata anche in altre discipline sportive. Quali sono?
Tennis in special modo; poi Kick Boxing ed altre discipline minori.

La Polisportiva cosa rappresenta per la comunità di Preganziol?
E’ la società più numerosa e quella con la storia più lunga. Il nucleo storico è del 1973 ma la società è stata costituita per atto pubblico nel 1983. Grazie al risultato raggiunto nel Volley abbiamo aumentato gli iscritti e con questi anche i tifosi. Abbiamo catalizzato l’interesse di certe Istituzioni. Ma non dobbiamo mai pensare di essere arrivati… non dobbiamo mai “mollare l’osso”.

La crisi economica condiziona la realizzazione dei programmi di una società di pallavolo?
L’ho già detto prima e lo sostengo con forza. Il fair play finanziario è fondamentale. I programmi e gli obiettivi non possono essere disgiunti da un’attenta programmazione delle entrate istituzionali e da sponsor.

Siete impegnati anche in iniziative sociali, benefiche?
Sì anzi… sono necessarie. Partiamo con concorsi interni (atleta a tuttotondo) ma anche costruiamo i nostri centri estivi su tematiche di sensibilizzazione quali: SOS Telefono Azzurro; Save The Children; il Carcere Circondariale Minorile di Treviso; il rispetto dell’ambiente, degli animali; il rapporto con l’iper-produzione e la gestione dei rifiuti. Sono solo alcune delle tematiche che cerchiamo di approfondire.

 
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