Adriano Bellacosa

E’ il solo comune di Nocera Inferiore a rappresentare al Ballottaggio del 29 e 30 maggio l’intera provincia salernitana che alle amministrative 2011 si presentava con 43 consigli comunali in scadenza. Anche stavolta i nocerini hanno confermato al primo turno, seppur in flessione rispetto all’exploit delle comunali 2007, l’alta percentuale di affluenza al voto: circa l’82% degli aventi diritto. In questa prima tappa campana dello speciale sui ballottaggi, Comuni-Italiani.it ha intervistato Adriano Bellacosa, 41 anni, candidato a sindaco di Nocera Inferiore per una coalizione di centrodestra (PDL, ADC, Libertà Autonomia Noi Sud, e le liste civiche “Nocera Rinasce”, “Principe Arechi”, “Nocera per le Libertà”, “Castello Fienga”).

Tra emergenze e possibilità di sviluppo quali sono le priorità del territorio?
Sicuramente tra le emergenze c’è quella di sanare la grave e preoccupante situazione di illiquidità in cui il Comune attualmente versa: l’anticipazione di tesoreria, al 31 dicembre 2010, era di 8,3 milioni di Euro,con solo 2 milioni di ulteriore anticipazione disponibile.
Urge, inoltre, porre rimedio ai danni causati da politiche dissennate che negli anni passati, a partire dalla fine degli anni 90, hanno badato solo alla spesa, senza tenere conto della necessità di acquisire correttamente le entrate proprie. Solo con un’ attenta politica di risanamento finanziario si potrà cercare di condurre l’Ente fuori dalla situazione di pre-dissesto in cui si trova, considerando anche le disposizioni in merito agli ulteriori tagli agli enti locali, che penalizzeranno anche il Comune di Nocera Inferiore già a partire dal prossimo esercizio finanziario 2011.
Bisogna comunque essere misurati e far sì che le azioni finalizzate al progresso e alla crescita economica non diventino un costo per coloro che verranno dopo di noi. Per il rilancio e lo sviluppo economico, sociale e culturale della città, ritengo necessario puntare sui giovani, sulla cultura, l’istruzione, la formazione e l’incentivazione dell’attività privata.
Le priorità del territorio sono quelle di essere “recuperato” da vari punti di vista:
1. è necessario innanzitutto un nuovo piano amministrativo e finanziario per far fronte alla gravosa situazione economica;
2. puntare sullo sviluppo economico attraverso la promozione dell’iniziativa privata in particolare delle piccole e medie imprese;
3. riorganizzare la città da un punto di vista urbanistico, con la redazione quindi di un PUC che tenga conto delle esigenze di una collettività cresciuta e che risolva i problemi di risanamento ambientale, abitativo e sismico;
4. valorizzare il patrimonio storico, artistico, archeologico del territorio per rafforzare anche il senso di appartenenza e di identità;
5. promuovere azioni di solidarietà sociale volte a sostenere la persona, famiglia e il benessere degli individui.

Rispetto a questi aspetti quale messaggio cercherà di trasmettere ai cittadini da qui alla data del ballottaggio?
Tanto le emergenze, quanto le forti potenzialità che il nostro territorio può ancora esprimere, richiedono di dare voce a tali priorità, concentrando l’attenzione su ciò di cui la nostra città e i nocerini necessitano e che è meglio per loro, piuttosto che sprecare il tempo a fare una campagna denigratoria e di bugie al fine di portare confusione ed incertezza nell’elettorato nocerino.
E’ una triste constatazione quella per cui la politica sia scesa così in basso: hanno fatto circolare, durante tutto il periodo di campagna elettorale, voci sulla mia dubbia origine nocerina, certificati di cresima falsi; ho sentito dire che tra i miei clienti ci sarebbero persone che hanno avuto problemi con la giustizia e che io avrei studiato all’università dei ricchi. Ovviamente tutte affermazioni che non hanno nessuna veridicità.
Nocera ha bisogno di una politica nuova, fatta di persone che innanzitutto sappiano rispettare i propri concittadini, non li istighino allo scontro e che vogliano seriamente apportare qualcosa di concreto in termini di crescita e sviluppo. In palio non c’è una poltrona, ma il futuro della nostra città.

I tre aspetti qualificanti del suo programma per governare la città.
La mia azione di governo sarà caratterizzata da quelle che ritengo le tre regole fondamentali per il buon andamento amministrativo: trasparenza, competenza e innovazione.
Un programma credibile è un programma che si caratterizza per la sua rispondenza ad almeno quattro requisiti:
• la sua concreta realizzabilità;
• la possibilità di quantificarne economicamente l’attuazione;
• la possibilità di fissarne i tempi di realizzazione;
• la sua confrontabilità, ovvero la corrispondenza tra proposta ed attuazione.
Il mio programma si è pertanto ispirato ad alcuni criteri guida, in base ai quali, innanzitutto, ci si è dati il proposito di indicare progetti concretamente realizzabili, e non piuttosto propositi di un impegno rituale o formale, da accompagnare alla presentazione delle liste elettorali.
Come risultato di un ampio confronto e di un’altrettanto ampia operazione di ascolto, il nostro programma mira a realizzare, sul lungo periodo, l’idea di una Città competitiva, aperta, solidale, innovativa ed equilibrata ed una Comunità nella quale l’individuo, e come Persona, e come Cittadino, sia al centro della società, in modo che le sue esigenze non siano mai periferiche rispetto alle ragioni dell’economia e dello sviluppo.

I suoi primi 100 giorni da sindaco. Quali atti avranno la precedenza su tutto il resto?
La prima cosa da fare sarà sicuramente la formazione della squadra di governo e l’organizzazione dell’intero apparato amministrativo, che dovrà essere modernizzato, con una nuova sistemazione logistica degli uffici e un sistema di trasparente premialità, per i meriti conseguiti nella gestione dell’apparato comunale, rimettendone il giudizio ai cittadini.
Tra i primi atti da realizzare, ci sarà sicuramente la determinazione delle priorità di intervento da racchiudere in una deliberazione programmatica dell’intero Consiglio Comunale, in modo che i cittadini possano essere informati da subito rispetto alle attività verso le quali sarà indirizzato l’impegno del governo cittadino.
Fatto questo, procederei immediatamente con la attuazione delle priorità programmatiche, rappresentate dal rilancio dello sviluppo, in particolare con la realizzazione delle aree per gli insediamenti produttivi, dove collocare nuove imprese, così da procurare un vero risorgimento economico e tante nuove occasioni di lavoro; mi dedicherei, quindi, alla realizzazione del nuovo piano commerciale, in combinato al nuovo piano della viabilità; ed avvierei una nuova politica di solidarietà sociale e di informazione diffusa, così da fronteggiare, con l’aiuto di una comunità informata e partecipe, il problema della sicurezza e quello dell’ambiente; di pari passo, punterei a valorizzare le iniziative culturali e sportive, che le nostre associazioni faticosamente sostengono e rispetto alle quali va coinvolta l’Amministrazione comunale, a svolgere la propria parte.

Giovani e quote rosa. Che criterio seguirà nella selezione della squadra di governo in merito a questi due aspetti?
Credo di aver coinvolto, già durante la fase della campagna elettorale, tantissimi giovani, perchè confido nella loro attività spontanea, appassionata e sincera. E posso dire altrettanto per le donne, di cui sostengo fortemente il coinvolgimento nella politica. I giovani e le donne dovranno continuare a sostenere le iniziative di informazione e di coinvolgimento che hanno svolto nella fase della campagna elettorale e, con loro, dovremo continuare ad operare in un’opera di sensibilizzazione istituzionale.
Nella mia squadra di governo ci sarà sicuramente una rilevante componente, e giovanile, e femminile, ma ciò che conta maggiormente è che si tratti di persone, appassionate, tecnicamente qualificate e pronte a lavorare a tempo pieno per il Comune, e non certo per mantenere una semplice carica onorifica.
Occorrerà che ognuno in prima persona si impegni per la realizzazione dei nostri diritti; ed il mio compito sarà quello di guida, di facilitatore, garantendo la realizzazione delle condizioni necessarie perché ciascuno possa mettere lavoro e qualità personali al servizio del progresso della nostra città.

Torna centrale il tema delle fonti energetiche e dello sviluppo ecosostenibile. Come opererà il suo eventuale governo su questo campo?
Uno dei punti del mio programma è dedicato proprio al tema ambientale e alle azioni di tutela dello stesso. Il problema più imminente a Nocera è oggi quello relativo ai rifiuti. Attualmente abbiamo una situazione territoriale abbastanza disomogenea per ciò che concerne il sistema di raccolta urbano e solo due aree su tre (secondo la suddivisione attuata dalla precedente amministrazione comunale) effettuano la raccolta differenziata.
Tra gli obiettivi della mia azione di governo in merito a tale ambito c’è quello di estendere la raccolta differenziata “porta a porta” anche alla terza area, che corrisponde al centro della città, con un rigoroso sistema di vigilanza che preveda controlli e sanzioni; promuovere l’attività di “Ecoscambio”, con l’organizzazione di mercatini domenicali in cui barattare o donare oggetti non più utilizzati; potenziare l’isola ecologica di Fosso Imperatore; istituire un “Nucleo Ecologico” per il controllo del territorio ed il monitoraggio dell’acqua, dell’aria e delle sorgenti elettromagnetiche.
Questi e gli altri interventi inseriti nel mio programma di governo saranno attuabili senza l’impiego di ingenti risorse, ma solo con la spesa attualmente derivante dalla TARSU, che deve anche trasformarsi, da tassa in tariffa.

Ospiterebbe una centrale nucleare sul suo territorio?
Assolutamente no. E comunque non credo che sia possibile, né sia mai stato ipotizzato da qualcuno.

Guardando alla grave situazione di Lampedusa e ai conflitti in nord Africa, come vive il territorio il fenomeno dell’immigrazione e che tipo di interventi in tal senso prevede il suo programma?
Il mio programma non ne parla. Non credo che, al momento, rappresenti un problema di diretta riferibilità alla nostra città.

Federalismo fiscale. Una risorsa o un deterrente per il rilancio del territorio?
Può rappresentare una risorsa per il rilancio, perché credo nella efficacia di politiche territoriali caratterizzate dalla competizione fra i Comuni. Credo, però, che, prima di tutto questo, lo Stato debba assicurare una base di infrastrutture che, al momento, vede fortemente penalizzata la nostra comunità ed il nostro territorio.

Alla fine di questa esperienza che paese si impegna a consegnare ai suoi concittadini rispetto a come si presenta oggi?
Vorrei che Nocera tornasse ad essere una “Città da vivere”. Quella che era la città delle “cento ciminiere”, delle industrie di lavorazione di conserve alimentari, delle industrie tessili, del grande commercio, dei grandi eventi culturali, è diventata, nel corso del tempo, una città povera di sviluppo, dove lo straordinario spirito di intraprendenza di cui i nocerini sono dotati, è stato fortemente sacrificato, vessato.
Nocera è una città che può esprimere ancora forti potenzialità per le sue importanti risorse patrimoniali, sociali e soprattutto umane. Bisogna restituirle il ruolo e l’autorevolezza che merita e far sì che diventi anche un modello per le altre città d’Italia. Ciò non può prescindere da un’azione sinergica con le istituzioni e gli enti sovraordinati ed anche con gli altri comuni limitrofi.
Mi sta a cuore la rinascita politica, socio-culturale ed economica di Nocera ed il mio progetto politico guarda alla Città del Futuro, che è inserito in un orizzonte temporale che va ben oltre il periodo degli appuntamenti elettorali, ma che mira a creare una Città del Futuro, che sia competitiva al livello europeo, attrattiva e globalizzata.

 
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