Francesco Sartini

I cittadini di Vimercate sono chiamati a rinnovare il consiglio comunale nei giorni 15 e 16 maggio. Tra i candidati a sindaco c’è Francesco Sartini, 41 anni, sostenuto dalla Lista Civica Vimercate 5 Stelle. Comuni-Italiani.it lo ha intervistato in vista dell’importante appuntamento elettorale.

Tra emergenze e possibilità di sviluppo quali sono le priorità del territorio?
Una delle azioni più urgenti per il territorio del Vimercatese è a mio avviso il disinnesco della situazione che si verrà a creare con le nuove arterie di traffico su gomma che interesseranno l’area. La Pedemontana e gli altri interventi stradali stringeranno Vimercate in una mosa di traffico. Il supporto di infrastrutture efficienti alternative alla gomma è fondamentale.
Il metrò e nuovi collegamenti verso le ferrovie devono costituire una valida e vantaggiosa alternativa all’utilizzo dell’auto.
La valorizzazione e rivitalizzazione del centro storico, a forte vocazione commerciale. L’uso dell’auto spinge verso i centri commerciali esterni alle città. Si perde così il valore del centro storico sacrificando le attività commerciali che sono nate e vivono nel centro.
L’altra grande priorità di Vimercate è la gestione dell’edilizia. Preservare le aree vergini e puntare al recupero delle aree dismesse, avendo come riferimento non negoziabile la creazione di edilizia di qualità, sia in termini di autosufficienza energetica, sia in termini di equilibrio tra edifici e aree verdi. Vimercate non merita altri quartieri senza verde.

Rispetto a queste priorità, come si articolerà la sua campagna elettorale?
La campagna elettorale si articolerà sulla nostra figura di lista civica, legata ad un movimento nazionale che concepisce la politica come partecipazione dei cittadini alla gestione della propria comunità. Ci proponiamo come cittadini comuni, orgogliosamente inesperti di politica, ma determinati ad essere dalla parte della comunità, contro interessi di parte, sia essa parte economica o partito politico.
Presenteremo le nostre idee, non astratte o irrealizzabili, ma partendo da esperienze concrete applicate in altri comuni con successo. Sulla volontà di applicare progetti di successo vogliamo costruire il consenso necessario a fare di Vimercate una città ancora più bella e vivibile.

I tre aspetti qualificanti del suo programma.
Gli aspetti fondamentali sono:
• l’attenzione alla gestione del territorio e delle risorse naturali. Temi come il verde, i rifiuti, l’inquinamento sono un nostro punto fondamentale. Basta sacrificare il verde all’interesse della cementificazione a scopo di lucro! Fermiamo “l’affare” rifiuti, su cui poggiano interessi enormi e i sospetti di infiltrazioni malavitose! La riduzione dei rifiuti prodotti è possibile e permette alla comunità di risparmiare soldi, sviluppare lavoro e ridurre i costi per le famiglie.
Puntiamo sulla diffusione di riscaldamento geotermico, di energia solare, di gas metano come combustibile contribuendo alla diminuzione dell’inquinamento e alla realizzazione dell’indipendenza energetica. Progetti in questo ambito dimostrano una certa redditività, che deve essere condivisa con tutta la cittadinanza.
Sviluppo sostenibile. Un corretto sfruttamento delle risorse naturali, la valorizzazione delle persone con diverse abilità, il sostegno al commercio e alle attività produttive, sono elementi che permettono di promuovere l’economia senza necessariamente dover consumare territorio o risorse non rinnovabili. Vogliamo promuovere questo modello fino a divenire polo di riferimento e attrazione per l’area circostante nello sviluppo e attuazione di modelli di economia e sviluppo sostenibili.
• Il Comune vicino ai cittadini, e i cittadini vicini al Comune. Rendere effettiva la partecipazione dei cittadini alla gestione della cosa pubblica. Tutti i cittadini devono avere la possibilità di partecipare a tutte le decisioni in merito all’amministrazione comunale. L’amministrazione deve ascoltare realmente le esigenze dei cittadini, e garantire di poter operare in assoluta libertà da indicazioni di partito che troppo spesso si dimostrano dettate da interessi contrastanti con quelli della comunità.

I suoi primi 100 giorni da sindaco. Quali atti avranno la precedenza su tutto il resto?
a. Interventi di risparmio energetico sull’illuminazione pubblica e sul riscaldamento e condizionamento degli edifici pubblici.
b. Interventi di miglioramento delle strutture sportive, non più all’altezza di una città come Vimercate.
c. Interventi di rivitalizzazione del centro storico e di mobilità sostenibile, ad esempio collocando stazioni di bici a noleggio nei pressi dei parcheggi gratuiti e promuovendo sconti nei negozi del centro per chi presenta il “ticket” della bici.
d. Interventi di taglio delle spese Comunali non direttamente collegate a servizi essenziali per i cittadini.

Giovani e quote rosa. Che criterio seguirà nella selezione della squadra di governo in merito a questi due aspetti?
Siamo un movimento nato dai giovani, sulla rete. Ritengo comunque fondamentale l’apporto di esperienza e solidità a fianco alle spinte energiche dei giovani. Ho nella mia squadra persone con decennale esperienza nell’ambito del sociale, della comunicazione o dell’impresa, così come donne giovani, mamme laureate, studenti e giovani lavoratori.
Nella squadra di governo garantirò un ampio spazio alle donne e ai giovani, motore del movimento. Nella lista che mi sostiene la metà dei candidati è donna.

Torna centrale il tema delle fonti energetiche e dello sviluppo ecosostenibile. Come opererà il suo eventuale governo su questo campo?
Ho già ampiamente accennato al tema energetico e dello sviluppo ecosostenibile come elemento cardine del programma.
L’adozione di fonti energetiche rinnovabili di tipo solare e geotermico dimostra due elementi che vogliamo realizzare a Vimercate: la produzione di utile e l’indipendenza energetica. Sull’esempio di altri comuni, vogliamo attuare progetti di impianti di produzione di energia su tetti pubblici, finanziandoci con quote vendute ai cittadini, delle quali dimostreremo il ritorno economico.
In questo modo, il cittadino può “costruirsi” un impianto di produzione energetica mettendo la propria quota di investimento, mentre il comune mette lo spazio e la costruzione dell’impianto. L’utile prodotto viene suddiviso tra gli “investitori”.

Ospiterebbe una centrale nucleare sul suo territorio?
Sono una persona ospitale, ma non ospiterei mai una centrale nucleare sul territorio del mio comune, come non la ospiterei su quello italiano.
I tragici eventi giapponesi stanno mettendo in crisi anche i più accaniti sostenitori del modello nucleare odierno.
Concordo con Rubbia quando afferma che le fonti energetiche fossili sono destinate ad esaurirsi e quando conclude che le fonti energetiche del futuro non possono che essere solare e nuclare, ma riconosce anche che per entrambe occorrono ancora notevoli sforzi di ricerca e perfezionamento delle tecniche di sfruttamento. Mentre per il solare i rischi legati alla tecnologia attuale sono tutto sommato percorribili, per il nucleare no.
Il nucleare di oggi, in Italia, è a mio avviso un mezzo per concentrare la generazione di energia nelle mani di pochi, senza nessuna reale garanzia sulla sua sicurezza. Non dimentichiamoci che nessuno al mondo ha ancora un modo per risolvere il problema delle scorie nucleari.

Guardando alla grave situazione di Lampedusa e ai conflitti in nord Africa, come vive il territorio il fenomeno dell’immigrazione e che tipo di interventi in tal senso prevede il suo programma?
Il territorio di Vimercate non è coinvolto in pesanti fenomeni immigratori dalle regioni nord africane. La diffidenza e la difficoltà ad accettare culture diverse dalla nostra si sentono sul territorio.
Le misure che possono agevolare l’integrazione degli immigrati sono la mediazione culturale, l’offerta di spazi di confronto e di conoscenza reciproca, lo stimolo allo sviluppo di attività produttive da parti di chi è ben radicato nel territorio e che valorizzino la manodopera che l’immigrazione può portare. Cerimonie pubbliche di giuramento da parte di cittadini stranieri inserite in contesti di feste civili permettono alla comunità e al cittadino straniero di creare appartenenza.
La cura e valorizzazione di tutti i quartieri per evitare fenomeni di ghettizzazione e di malavita. Questi ultimi saranno combattuti con le leggi che ci sono e che saranno applicate, non senza un occhio di riguardo verso le specifiche situazioni umane, ma mettendo al primo posto la sicurezza dei cittadini, di Vimercate, Italiani o stranieri che siano.

Federalismo fiscale. Una risorsa o un deterrente per il rilancio del territorio?
Premesso che la misura del beneficio per i comuni del federalismo fiscale non è ancora quantificabile, anche a detta degli stessi promotori, la speranza è che si possa tramutare in opportunità per il comune di poter coinvolgere da vicino i cittadini, con il pagamento delle imposte e il controllo sull’impiego delle stesse.
L’emersione degli affitti in nero e la compartecipazione al recupero dell’evasione fiscale possono essere misure positive che permettono di ribilanciare e correggere i costi dei servizi con un duplice beneficio: equità nella valutazione degli aiuti economici ai cittadini e redistribuzione dei costi dei servizi. Una stretta relazione tra il pagamento onesto delle imposte e la realizzazione di servizi di qualità costituisce un potenziale circolo virtuoso sperimentato con successo in altri comuni italiani.

Alla fine di questa esperienza che paese si impegna a consegnare ai suoi concittadini rispetto a come si presenta oggi?
Un paese più verde, con meno traffico, con un centro più vivo, con impianti sportivi all’altezza della città. Ma soprattutto mi impegno a consegnare un paese dove la gente abbia nuovamente fiducia nella politica e nell’impegno nella gestione della cosa pubblica. Voglio lasciare un paese dove si può dire che tutti sono ascoltati e i problemi di tutti sono presi sul serio. Un paese dove, anziché accontentarsi del meno peggio, si punti al meglio. Insieme.

 
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