Intervista con la Volleybas Udine ASD
Risponde alle domande di Comuni-Italiani.it Maria Maddalena Savonitto, allenatrice della squadra di Udine e ideatrice del progetto Volleybas.
Ci illustra il progetto Volleybas?
Si tratta di un gruppo unico in Italia, formato da un insieme di società sportive che collaborano fra loro con l’obiettivo di rendere competitiva la pallavolo friulana a livello nazionale attraverso la formazione dei e delle giovani di talento e lo sviluppo della ricerca scientifica, oltre che con la volontà di sostenere il diritto allo sport di squadra per tutti e tutte. La Volleybas attualmente riunisce 12 società sportive, 60 squadre, 600 atleti e atlete, 50 trainers e 120 dirigenti.
Avete chiuso il girone di andata a 5 punti.
Alla fine della scorsa stagione la società ha deciso di acquisire i diritti della B2 con l’obiettivo di permettere alle proprie giovani atlete di confrontarsi, dopo molti anni in serie C, con una categoria superiore. La rosa è, infatti, prevalentemente composta da ragazze giovani che non hanno esperienza nella categoria. Questo spiega le difficoltà riscontrate, per nulla inaspettate. Quello che conta, in questo campionato, è che le atlete di talento di cui disponiamo possano giocare a un livello più alto e contro avversarie di qualità.
Stiamo crescendo sotto tutti gli aspetti. Negli scorsi campionati la difesa era il nostro fondamentale più forte e puntiamo ancora su questo, anche se la velocità del gioco delle nostre avversarie ci crea maggiori difficoltà.
E quello più debole?
Facciamo fatica nei fondamentali d’attacco, anche perché non possiamo contare su una schiacciatrice di punta ma guardiamo al collettivo. Anche a muro stiamo lavorando per abituarci alla velocità maggiore a cui viaggia la palla in questa categoria e che a volte ci trova impreparate.
Un pronostico su quale atleta potrebbe essere l’MVP a fine stagione.
Come già detto il nostro è un gioco di squadra. Vorrei citare però la capitana Elisabetta Ocello per la capacità di guidare la squadra e le under 18 Pittolo, Venturini e Zilli, che stanno crescendo molto.
Nel girone D chi è favorito per la promozione e per i play off e chi potrebbe essere coinvolto nella zona retrocessione?
La classifica attuale è abbastanza rispettosa dei valori delle diverse squadre. Credo che Beng Rovigo e Marchiol Villorba si contenderanno il primo posto, per i play off ci sono più squadre in corsa e sia la Libertas Martignacco che la Friultex Chions hanno organici in grado di centrare l’obiettivo. La retrocessione riguarderà le squadre che hanno deciso di affrontare la categoria senza rinforzarsi con atlete provenienti da serie superiori.
In teoria dovrebbe essere un campionato di eccellenza in cui creare l’opportunità a giovani di talento di confrontarsi con atlete tecnicamente evolute e dinamiche tecnico-tattiche complesse, in realtà molte squadre affrontano il campionato con organici di semi-professioniste.
I canali sportivi gratuiti sul digitale terrestre danno molto spazio alla pallavolo. E’ un fatto positivo?
Certamente, tutti i fattori che possono contribuire a rendere più visibile il nostro sport sono da apprezzare, soprattutto in un momento di crisi come quello attuale che non vede certo crescere il numero degli sponsor. Auspico che possano essere maggiormente valorizzati i progetti che, come il nostro, oltre all’impegno sportivo, accompagnano un percorso di ricerca scientifica e di promozione della cultura e dei valori dello sport.
La scomparsa dai canali “generalisti”, per converso, può essere negativa?
No, perché le partite di pallavolo sono comunque trasmesse sui canali gratuiti del digitale terrestre.
A suo giudizio qual è lo stato di salute della pallavolo italiana, maschile e femminile, sempre ai vertici del volley europeo e mondiale?
La pallavolo è per numero di tesserati il secondo sport in Italia, quindi continuerà ad avere risultati a livello internazionale. Ci sono aspetti del percorso di formazione dei e delle giovani di talento che potrebbero essere migliorati.
È l’unico sport di squadra che non implica lo “scontro fisico”.
Registra un calo d’interesse per la pallavolo da parte dei maschi?
In alcune regioni come il Friuli-Venezia Giulia ci sono altre discipline di squadra che attirano i giovani di talento.
Negli anni le regole di gioco hanno subito continue modifiche. Cosa ne pensa?
Troppi cambiamenti delle regole rendono la disciplina meno “popolare” perché chi guarda non capisce facilmente i cambiamenti del gioco.
Cosa eventualmente cambierebbe?
Le regole d’invasione che riguardano la rete e la linea del campo sotto la rete. Stabilirei che anche solo toccare la linea di metà campo sotto la rete è invasione e che toccare la rete è comunque sempre fallo.
La Volleybas Udine ASD cosa rappresenta per la comunità di Udine?
La nostra società opera da quasi vent’anni a livello regionale ma è entrata stabilmente a Udine da un periodo relativamente breve se confrontato con alcune delle società sportive storiche della città. Siamo comunque riusciti a ottenere risultati positivi in termini di nuovi tesseramenti e di coinvolgimento delle istituzioni anche in virtù dell’innovativo progetto che sosteniamo e che risulta assolutamente originale sul territorio.
È inevitabile che questo accada, dal momento che sia il settore pubblico sia quello privato hanno a disposizione meno risorse da investire nello sport. Per questo siamo grati alle realtà quali Banca di Udine, Amga, Gaia, Domenis, Cerve, Aqua plus, Tecnoimpianti srl, Cmf 2, Seiduesei srl, Graphistudio, Milano Assicurazioni, Aviani&Aviani Editori, Tana del luppolo, Studio Bsz, Selca, M&L Engineering, Sms Concast, Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia, X-Look, Pizzeria 4S, Area Sport, Mio Walter Eredi, Elletielle, Helica, Trostufficio, Dreigot, Francovicchio snc, Pizzeria Alle due palme, Ifim, Albergo Alla spiaggia, Ottica Maestrutti, Vincent Hair Stylist, Brianice, Ledragomma, Saf che credono in noi e ci permettono di continuare la nostra attività.
Siete impegnati anche in iniziative sociali?
Le nostre attività extra sportive riguardano prevalentemente il mondo della ricerca. I progetti più innovativi, in questo senso, interessano i neuroni specchio, implicati nell’apprendimento motorio e sociale, la rappresentazione dell’immagine corporea, la carenza di ferro e le anemie nelle atlete, la traumatologia nella pallavolo e l’attività motoria e sportiva nella scuola primaria del territorio Alpe-Adria.
Categorie: Sport.
Tag: Pallavolo, Pallavolo Serie B2F, Volleybas Udine ASD
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Intervista con la Volleybas Udine ASD
31 gen, 2012
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