Intervista con il PCG Bresso
Risponde alle domande di Comuni-Italiani.it Alberto Plantamura, responsabile del settore Volley della società di Bresso, comune in provincia di Milano.
Siamo quasi alla fine del girone di andata: dodici partite e 9 punti. Che bilancio trae, con riferimento anche alle aspettative d’inizio stagione?
Dopo la promozione dello scorso anno, pur cambiando lo staff tecnico, abbiamo confermato la strada del ringiovanimento della rosa, una rosa composta per lo più da atleti cresciuti nel nostro vivaio. Sapevamo di affrontare un campionato difficile, ma sin dai primi giorni il coach Vitaglione e il direttore tecnico Luciano Mauro hanno ricordato ai ragazzi la grande pazienza e dedizione con cui dovevamo affrontare l’anno.
Gli obiettivi erano quelli della crescita tecnica e di gioco (e i risultati iniziano concretamente a vedersi), tenendo sempre a portata di mano la salvezza.
Il 2012 sarà sicuramente in salita, ma solo con lo spirito giusto ci potremo riprendere: il gruppo c’è e le qualità non mancano.
Quale fondamentale è il vostro punto di forza?
Non c’è un punto di forza principale… stiamo cercando di migliorarli tutti!
E quello più debole?
Ad oggi credo il muro, nonostante l’altezza dei nostri giovani, siamo ancora un po’ scomposti.
In questo momento Alessandro Bondi si sta dimostrando un giocatore di categoria, ma spero che alla fine dell’anno tutti i nostri atleti abbiano contribuito al raggiungimento dell’obiettivo.
Nel girone A chi è favorito per la promozione e per i play off e chi potrebbe essere coinvolto nella zona retrocessione?
Per la promozione, Saronno e Sant’Anna se la giocheranno fino alla fine, ma non sottovaluterei Parella e Fossano.
Per la retrocessione io coinvolgerei tutte le squadre dalla settima alla quattordicesima posizione.
Esiste un derby particolarmente sentito dalla squadra e dai tifosi?
Credo di no, come società abbiamo buonissimi rapporti sia col Vero Volley Milano, che con Agliate, così come con Carnate e Saronno.
Ai nostri tifosi piace la pallavolo vera… quella sana per intenderci!
Il campionato nazionale di B2 cosa rappresenta, a suo giudizio, nel sistema pallavolo italiano?
E’ per l’appunto la prima categoria nazionale, nella quale personalmente solo poche società osano a far giocare giovani.
Abbiamo due prime divisioni maschili, una più “esperta” (militano infatti le nostre vecchie glorie) che attualmente è seconda in classifica, mentre l’altra, composta da ragazzi sotto i 23 anni di età, è quinta.
Le ragazze invece sono settime. Anche qui, la società ha deciso di investire fortemente nei giovani e per questo siamo molto fieri dei nostri risultati.
I canali sportivi gratuiti sul digitale terrestre trasmettono tanta pallavolo. Ritiene che sia un fatto positivo?
Assolutamente! In un periodo di crisi generale, quale miglior modo per farsi pubblicità! Ma credo e spero si possa fare ancora di più per questo sport!
La scomparsa dai canali “generalisti”, per contro, può essere negativa?
Credo di no. Meglio i canali a tema, dove sicuramente il target di persone che lo segue risponde al vero appassionato di sport.
A suo giudizio qual è lo stato di salute della pallavolo italiana, maschile e femminile, sempre ai vertici del volley europeo e mondiale?
Sono anni che noi preferiamo investire sui giovani: questo gioverà nel prossimo futuro, ne sono certo. Con il proseguire della crisi economica, saranno sempre meno gli sponsor che crederanno in progetti sportivi e quindi molte società, che si affidano solamente a risorse esterne, saranno destinate a rivedere i loro programmi.
Che cos’è il progetto “palla tra le mani”?
E’ il nostro progetto scolastico che da ben 4 anni ci vede inseriti nelle scuole elementari di Bresso. Offriamo una serie di attività, totalmente gratuite, col fine di far avvicinare le classi di quinta elementare al mondo del volley.
La società ha ottenuto quest’anno la qualifica di scuola federale di pallavolo, un progetto con il quale è attribuita, attraverso un bando nazionale, questa qualifica alle società sportive aventi i requisiti sportivi, tecnico progettuali rispondenti agli obiettivi federali per la fascia di età 6-14 anni. Assieme al nostro Direttore Tecnico, prof. Luciano Mauro, abbiamo deciso per i prossimi anni di intensificare maggiormente l’attività sia sul territorio che nei comuni limitrofi.
Avete sia il settore maschile sia quello femminile. Nella sua realtà riscontra un calo d’interesse dei maschi per il volley?
Assolutamente no. Nel giro di 3 anni abbiamo raddoppiato il numero degli iscritti che solo nel maschile oggi sono più di 120.
Quest’anno abbiamo anche ottenuto il marchio di qualità per il settore giovanile e questo vuol dire che stiamo lavorando nella giusta direzione!
Come giudica le continue modifiche subite negli anni dalle regole di gioco?
Credo che le modifiche intervenute hanno migliorato ancora di più il nostro sport. Oggi, senza dubbio, c’è molto più spettacolo!
Cosa eventualmente cambierebbe?
Forse l’altezza della rete per i campionati di Serie A, cambierebbe notevolmente le dinamiche del gioco.
Essendo la società più vecchia e storica di Bresso, rappresentiamo lo spirito bressese per eccellenza. La Polisportiva è un po’ come il mare, in grado di trasformarsi, rigenerarsi, adeguarsi alla modernità dei tempi che cambiano, ma di essere allo stesso tempo sempre fedele se stessa, nella sua capacità di essere presenza costante della vita quotidiana dei ragazzi e di tutta una comunità, e nella consapevolezza di non perdere di vista quei punti di riferimento imprescindibili per la crescita degli atleti. Giocare nel PCG Bresso vuol dire anche saper condividere un’esperienza, un progetto a lungo termine che ti porterà, naturalmente, ad esserle fedele.
Quali altri sport sono praticati nella Polisportiva?
Oggi la Polisportiva conta ben 6 discipline sportive: oltre al Volley, abbiamo il Calcio (Prima Categoria), Calcio a 5 (Serie B), Ciclismo, Atletica, Ginnastica per Adulti e Anziani.
La crisi economica condiziona la realizzazione dei programmi di una società di pallavolo?
Certamente! In questo periodo di crisi, però, crediamo di essere ancora una società fortunata dove la nostra passione ci consente di investire sui giovani e di lavorare con serenità.
Siete protagonisti anche di iniziative sociali, benefiche?
La Polisportiva “non è solo sport”. Infatti partecipa a numerosi progetti sociali come la collaborazione con la Casa Novela di Belo Horizonte in Brasile (un asilo per bambini meno fortunati), con la Cooperativa dei Fiori e altre piccole iniziative.
Categorie: Sport.
Tag: Pallavolo, Pallavolo Serie B2M, PCG Bresso
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