Vela, intervista a Giovanni Maglionico
La Vela è uno sport che ha tantissimi appassionati, capace anche di attirare l’attenzione di milioni di italiani, come dimostrano i dati Auditel delle trasmissioni televisive sin dai tempi di Luna Rossa e a seguire in occasione dei successivi appuntamenti di Coppa America.
Il 2012 è l’anno delle Olimpiadi di Londra, ma anche l’anno che vedrà alcuni eventi di Coppa America svolgersi nel Golfo di Napoli, e quindi sicuramente la Vela sarà tra gli sport più seguiti. Per conoscere meglio questa affascinante disciplina sportiva, Comuni-Italiani.it intervista Giovanni Maglionico, armatore/skipper dell’imbarcazione Jean Jack del Circeo Yacht Vela Club di San Felice Circeo.
Quali sono le principali categorie della Vela, rispetto al tipo d’imbarcazione e al tipo di regata?
La vela ha moltissime discipline tutte molto belle ed interessanti, che vanno dal Windsurf alle derive, dai multiscafi alla vela d’altura, comprendendo anche le regate oceaniche e le stesse traversate in solitario. Non è possibile in questa sede descrivere tutte le differenze delle varie classi e delle varie tipologie di regate, in quanto sarebbe necessario un compendio molto voluminoso.
Possiamo, però, sintetizzare che le regate si differenziano principalmente in regate di flotta o individuali, barca contro barca, le cosiddette “macht race“. I percorsi possono essere dei triangoli, utilizzati soprattutto nelle Olimpiadi e per questo spesso specificati come “olimpici”, o dei bastoni (cioè in linea) utilizzati prevalentemente, ma non solo, per i macht race, come in Coppa America. Ci sono poi le regate d’altura che si esplicano anche sui triangoli olimpici e sui bastoni, ma che per la loro stessa caratteristica hanno prevalentemente delle navigazioni da effettuare. La lunghezza di queste regate è molto variabile, giungendo anche al giro del mondo. Nel campo dei Windsurf, poi, abbiamo sia i classici triangoli olimpici, che le spettacolari gare di figure acrobatiche e di velocità. Un’ultima menzione meritano, infine, le regate effettuate con barche storiche, che coniugano una grande maestria nella conduzione ad un fascino tutto particolare.
Con campo di regata nel Golfo del Circeo e di Terracina si è svolta, nei mesi di novembre e di dicembre scorsi, la prima manche del Campionato Invernale del Golfo per imbarcazioni di altura, organizzato dai circoli del Circeo Yacht Vela Club e del Terracina Vela Club (le regate della seconda sono previste dal 29 gennaio all’11 marzo 2012). Lei ha partecipato nella classe regata classica con il suo Bavaria 36 – Jean Jack. Com’è andata?
Devo dire che del tutto inaspettatamente è andata molto bene. Dopo un duello molto serrato con un Sun Shine 38 – Khamsin II di Forlani siamo riusciti a spuntarla con tre vittorie ed un secondo posto. Mi aspetto, però, una seconda manche ancora più dura, in quanto se per la prima costituivo una sorpresa, ora tutti mi aspettano al varco ancora più agguerriti. Per giunta mentre la prima si è svolta su triangoli olimpici, la seconda ci vedrà gareggiare su navigazioni, ove le variabili legate al vento e quindi alla scelta del percorso aumentano, rendendo la gara ancora più affascinante ed incerta.
Come si avvicinano i giovani alla Vela?
In Italia abbiamo moltissimi circoli velici, anche delle Forze Armate, che unitamente alla Lega Navale Italiana fanno avviamento alla vela e proseguono con corsi di specializzazione e di agonismo. Spesso questa attività è legata alla passione ed alla dedizione di pochi che con grandi sacrifici curano La preparazione dei giovani.
Questo sport quali caratteristiche, capacità richiede?
Si può iniziare ad una giovanissima età: 4/5 anni, con imbarcazioni adatte all’età, per poi continuare con le derive e con le imbarcazioni più grandi. Tendenzialmente la vela non ha limiti di età come Sir Cichister, Elvestrom e l’ammiraglio Straulino hanno mirabilmente dimostrato. L’importante è ricordare i propri limiti, ma soprattutto che stiamo esercitando la nostra attività in un ambiente meraviglioso, ma capace di sviluppare energie di grande intensità, molto al di sopra delle nostre forze. Quindi dobbiamo rispettarlo e cercare di viverlo in sintonia con le sue caratteristiche.
In particolare in gioventù ho seguito corsi di formazione sulle derive, per poi passare in età più matura su barche più grandi ed arrivare alla vela d’altura, sia per svolgere una limitata e dilettantistica attività agonistica, che per passare le mie vacanze, ma soprattutto tutti i miei momenti liberi in mare. In questo contesto sono socio del più che trentennale Circeo Yacht Vela Club, che svolge un’importante attività velica tanto sulle derive quanto nella vela d’altura.
E’ soddisfatto della copertura mediatica della Vela?
In considerazione dei risultati che abbiamo conseguito negli anni, la copertura dei media dovrebbe essere superiore e non limitata ai grandi eventi come le Olimpiadi o la Coppa America. Questo sport bellissimo, che coniuga le capacità fisiche con il lavoro di squadra e l’utilizzazione di un mezzo, meriterebbe molto più spazio per la sua alta valenza educativa. Senza considerare quanto ha già giovato e quanto possa ancora giovare nello sviluppo e nell’integrazione dei ragazzi e delle persone diversamente abili.
Per un appassionato delle regate, per un velista di lungo corso cos’è il mare?
Molti grandi scrittori da Melville a Hemingway hanno mirabilmente descritto le emozioni, i sentimenti, gli stati d’animo che il Mare può trasmettere agli uomini. Da sempre l’uomo è stato conquistato ed affascinato dall’ignoto e dalla scoperta di cose nuove, mai viste da alcuno, come Dante fa dire da Ulisse ai suoi compagni d’avventura. Il Mare, tuttavia, è anche più semplicemente il piacere di vivere un ambiente meraviglioso che dobbiamo proteggere e mantenere per i nostri figli. Il Mare non è egoismo, ma scuola di vita e di altruismo. A questo proposito mi piace sempre ricordare le parole di un vecchio pescatore di San Felice Circeo che diceva che a mare si è sempre frati cioè fratelli.
Categorie: Sport.
Tag: Circeo Yacht Vela Club, vela
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Vela, intervista a Giovanni Maglionico
30 dic, 2011
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Michele Nardella:
Interessante è l'intervista a Giovanni Maglionico perchè ci fa capire meglio c...
Commenti (1)
Michele Nardella scrive:
Interessante è l’intervista a Giovanni Maglionico perchè ci fa capire meglio come va oggi il mondo della vela e significative sono le immagini. Saluti e Buon 2012