Piero Lodi

Uscirà dal ballottaggio del 29 e 30 maggio il nome del quattordicesimo successore di Albano Tamburini, primo sindaco di Cento nell’era dell’Italia repubblicana. Al primo turno sono corsi alle urne circa 20.300 cittadini, per una percentuale di affluenza del 73,51%, in leggero aumento rispetto al dato delle amministrative 2006. A pochi giorni dalla due giorni elettorale, Comuni-Italiani.it ha intervistato Piero Lodi, 38 anni, candidato a sindaco di Cento sostenuto da una Coalizione di centrosinistra (PD, Sel, Idv, Psi, Fds, Lista civica).

Tra emergenze e possibilità di sviluppo quali sono le priorità del territorio?
Per il 52% la popolazione di Cento vive nelle frazioni. Per molti anni queste realtà territoriali sono state trascurate. Una delle priorità consiste nel ricucire la relazione tra Comune capolguogo e frazioni e risolvere alcuni dei problemi più acuti: servizi, fognature, viabilità, allagamenti.
Occorre, inoltre, disegnare il nostro futuro e assicurare il lavoro alle nuove generazioni: senza lavoro non c’è coesione sociale. Già è prevista la realizzazione di un Polo Tecnologico al quale proponiamo di affiancare un incubatore per valorizzare le competenze e sostenere lo sviluppo di nuove imprese.
Infine, i Centesi vogliono un Comune amico, che sia al loro fianco per cercare di affrontare e risolvere assieme i problemi della nostra comunità.

Rispetto a questi aspetti quale messaggio cercherà di trasmettere ai cittadini da qui alla data del ballottaggio?
I Centesi sentono il bisogno di dare una svolta alle politiche dell’amministrazione. Un cambiamento tranquillo che noi siamo in grado di assicurare.

I tre aspetti qualificanti del suo programma per governare la città.
I. Eliminazione degli sprechi;
II. trasparenza delle scelte;
III. partecipazione alle decisioni.

I suoi primi 100 giorni da sindaco. Quali atti avranno la precedenza su tutto il resto?
• Innanzitutto, cancelleremo una delle delibere più vessatorie con le quali la giunta Pdl-Lega ha salutato i Centesi, quella che imponeva la messa in regola delle fognature entro 60 giorni, pena la perdita dell’agibilità delle abitazioni.
• Firmerò immediatamente la convenzione con la Provincia di Ferrara e la Regione Emilia- Romagna per sbloccare i finanziamenti necessari a mettere fine agli allagamenti.
• Darò vita a una consulta permanente su economia, sport e giovani.
• Metterò subito mano alla riorganizzazione delle Società municipali per evitare che continuino ad accumulare debiti.
• Mi impegnerò per la chiusura definitiva della discarica di Molino Boschetti e per la bonifica del sito.
• Metterò online tutti gli atti del Comune affinché ognuno possa consultarli e verificarli.

Giovani e quote rosa. Che criterio seguirà nella selezione della squadra di governo in merito a questi due aspetti?
Punto a una squadra composta da giovani e, per la metà, da donne.

Torna centrale il tema delle fonti energetiche e dello sviluppo ecosostenibile. Come opererà il suo eventuale governo su questo campo?
L’orizzonte della green economy, oltre ad assicurare uno sviluppo equilibrato e salubre, è quello più promettente dal punto di vista economico e per le possibilità di impiego.
Per parte mia, agirò in relazione con la Regione e con la Provincia, con la Camera di Commercio, le Fondazioni bancarie e le associazioni imprenditoriali per sostenere e stimolare la nascita di imprese e di progetti. Anche il Comune, adottando comportamenti virtuosi e buone pratiche, può fare molto in questa direzione.

Ospiterebbe una centrale nucleare sul suo territorio?
No.

Guardando alla grave situazione di Lampedusa e ai conflitti in nord Africa, come vive il territorio il fenomeno dell’immigrazione e che tipo di interventi in tal senso prevede il suo programma?
Fino ad ora, Cento ha saputo garantire equilibrio e coesione sociale costruendo reti di relazione positive con i nuovi cittadini.
Quello della migrazione non è fenomeno nuovo: i miei figli vanno a scuola con figli di migranti, che sono nati e cresceranno qui. Sono gli italiani del futuro prossimo.

Federalismo fiscale. Una risorsa o un deterrente per il rilancio del territorio?
Per come è stato disegnato fino ad ora, il federalismo fiscale non pare potrà portare grandi benefici. Quel che è certo è che i vari provvedimenti del Governi, con i tagli alla finanza pubblica, hanno ridotto le risorse disponibili sul territorio.

Alla fine di questa esperienza che paese si impegna a consegnare ai suoi concittadini rispetto a come si presenta oggi?
Il mio obiettivo è quello di contribuire, assieme a tutti i cittadini, a risolvere i tanti problemi che, nel corso degli utlimi vent’anni, non essendo stati affrontati, si sono aggravati. Quindi, prima di tutto, una buona manutenzione dell’esistente.
Contemporaneamente, vogliamo investire sul futuro, guardare oltre l’arco temporale dei cinque anni, pensare a come dovrà essere il Centese nei prossimi trenta-cinquant’anni. È solo pensando a un orizzonte ampio che si fanno i passi nella direzione giusta.
E nella direzione giusta ci si va tutti assieme, ascoltando e rispettando le opinioni. I Centesi hanno dimostrato di avere idee, energie e intelligenze per assicurare il futuro a se stessi e ai loro figli: cammineremo assieme.

 
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