Comunali 2011, intervista con Gilberto Chiodi
A meno di una settimana dal termine ultimo per la presentazione delle liste nei comuni interessati dalle elezioni amministrative del 15 e 16 maggio, Comuni-Italiani.it ha intervistato Gilberto Chiodi, 37 anni, candidato a sindaco di San Severino Marche per il Popolo della Libertà.
Tra emergenze e possibilità di sviluppo quali sono le priorità del territorio?
In questo momento storico, si ritiene necessario puntare sulle possibilità di sviluppo di un territorio, in quanto si reputano, vitali per un serio e costante rilancio dell’economia. Le stringenti e, talvolta poco logiche, norme in merito al patto di stabilità interno non facilitano gli investimenti sul territorio, ma anzi limitano iniziative e impulsi all’economia.
Per questo si ritiene fondamentale procedere alla ricerca di soluzioni alternative per incentivare forme di collaborazione pubblico/privato e strumenti di finanziamento innovativi e capaci di generare, veramente, ricchezza.
Rispetto a queste priorità, come si articolerà la sua campagna elettorale?
Occorre lanciare una sfida alla Città, prendere iniziative serie per governare un cambiamento straordinario che sta interessando il mondo, per questo, non bisogna chiudersi nei propri confini, ma aprire ad orizzonti nuovi e più ampi. Oggi, infatti occorre essere rapidi, decisi e dotati di intuito, per poter essere al passo con i tempi dell’economia, del mercato e per poter dare risposte certe e definitive. Pensare di poter accontentare tutti, oggi non è più possibile!
I tre aspetti qualificanti del suo programma.
Un cambio generazionale, non soltanto anagrafico ma soprattutto mentale, un progetto serio per una Città protagonista, dare risposte certe ed in tempi rapidi all’economia, al lavoro, al territorio, sui servizi socio-sanitari, sul turismo, sulla cultura, insomma all’intero territorio ed ai suoi infiniti profili.
I suoi primi 100 giorni da sindaco. Quali atti avranno la precedenza su tutto il resto?
Tre su tutti, una netta discontinuità amministrativa, con una seria riorganizzazione interna, una cura immediata delle attività di manutenzione ordinaria, costruire insieme progetti seri da far finanziare.
Giovani e quote rosa. Che criterio seguirà nella selezione della squadra di governo in merito a questi due aspetti?
Certamente, capacità, professionalità e coerenza politico-amministrativa. Elementi che distinguono la serietà delle persone.
Torna centrale il tema delle fonti energetiche e dello sviluppo ecosostenibile. Come opererà il suo eventuale governo su questo campo?
Ebbene, gli enti locali devono rispettare una legislazione nazionale in itinere, ma appare evidente, che occorre porsi il problema dell’energia, non anche in un contesto difficile, come quello attuale. Il territorio del Comune di San Severino Marche è molto vasto con oltre 194 km quadrati di estensione, pertanto, si avrebbero anche luoghi idonei per forme di energia pulita e a basso impatto ambientale. Ma, appare evidente, che occorre una programmazione seria, sovra comunale ragionando in aree
vaste.
Ospiterebbe una centrale nucleare sul suo territorio?
No.
Guardando alla grave situazione di Lampedusa e ai conflitti in nord Africa, come vive il territorio il fenomeno dell’immigrazione e che tipo di interventi in tal senso prevede il suo programma?
Nella condivisione della ratio della legge Bossi-Fini s.m.i., la situazione politica attuale merita un chiaro ed evidente approfondimento, soprattutto a livello nazionale. In termini, invece, più locali, le scelte da adottare sono molto legate alle strette e dirette esigenze del territorio, in particolare, occorre non creare tensioni, che potrebbero incrinare equilibri umani e sociali, non sempre facili da ricostruire.
Ad una persona deve essere riconosciuta la dignità umana per spirito e credo cristiano, ma è altrettanto evidente, che questo deve coniugarsi con il rispetto delle nostre tradizioni e delle nostre regole.
Federalismo fiscale. Una risorsa o un deterrente per il rilancio del territorio?
Una chiara risorsa, è giusto il principio di riduzione della distanza tra tassazione e centro decisionale (organo politico), fermo restando un pari livello di partenza per tutti, Enti locali, Regioni e Governo Centrale.
Alla fine di questa esperienza che paese si impegna a consegnare ai suoi concittadini rispetto a come si presenta oggi?
Un territorio che crede nelle proprie capacità, nella propria operosità e con una classe dirigente idonea a rappresentare le variegate peculiarità dei propri cittadini. Ora non è più il tempo di improvvisare, occorre avere, intuito, coraggio amministrativo e la capacità di prendere decisioni senza illudere nessuno.
Categorie: Elezioni Comunali.
Tag: legge Bossi-Fini, patto di stabilità interno
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