Il 21 dicembre 2014, alle ore 12,45 circa, innumerevoli persone hanno assistito al ”Lancio del Botafumeiro”, ( il turibolo/incensiere) più grande del mondo. È il momento in cui la preghiera sale dai fedeli a Dio Onnipotente e Misericordioso. Quello di Cava dei Tirreni si ispira ad un’antica tradizione che ricorre nella Cattedrale di Santiago di Compostela, in Spagna e fa riferimento al versetto del Salmo 141 di Davide che recita: ”Signore, a te grido, accorri in mio aiuto; ascolta la mia voce quanto t’invoco: Come incenso salga a te la mia preghiera, le mie mani alzate come sacrificio della sera”.

Il Botafumeiro di Cava dei Tirreni, alto 1.60 metri, pesante 70 più 13 chili tra carbone e incenso, di rame cesellato bagnato nell’argento, è il più grande turibolo del mondo dal 2010. Per farlo oscillare ad una velocità di 80 chilometri orari, viene legato dal suo grande anello ad una enorme corda che scende da una carrucola fissata al centro del soffitto della navata del santuario. Dopo la spinta iniziale, dieci ”Tiraboleros” dell’Associazione dei Portatori tirano l’altro lato della corda che si dirama in corde più piccole per controllare l’oscillazione del grande botafumeiro, mentre l’incenso si sparge in tutta la navata su tutti i presenti.

 
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